Corsport - Del Piero 2013, la Juve ci pensa!

Secondo quanto riportato stamane da Antonio Barillà, sulle colonne del "Corriere dello Sport", la Juventus starebbe pensando alla possibilità di rinnovare per un altro anno - fino al 2013 - il contratto di Alessandro Del Piero. Tanti i motivi che starebbero facendo vacillare le certezze della società, che aveva già annunciato - per bocca del suo presidente Andrea Agnelli - il divorzio dal capitano. "Aspettando in panchina i suoi ritagli, senza mai sbuffare o lamentarsi, Alex ha dimostrato di non essere solo un monumento, ma un campione integro e ancora prezioso - scrive Barillà -. Non reclama spazio, non ruba la scena, non s'atteggia, ma quando è chiamato in causa sa rendersi utile: ovviamente attraverso una gestione oculata, un part-time che sottoscrive purché non si riduca a inutili scampoli. Sprazzi di classe, gol pesanti, assist: ha trascinato la Juve in finale di Coppa Italia (quattro presenze da titolare, due reti) e l'ha spinta verso il Sogno in un momento cruciale del campionato, abbandonando la panchina per cambiare la storia delle partite con Inter e Lazio.
Fino a poche settimane fa, l'addio era scontato: alla maglia bianconera e alla serie A, non al calcio, perché Alex ha ancora voglia di giocare e non s'immagina in altri club italiani. Le prime ribellioni all'oblìo non avevano scalfito le certezze societarie ( «Il presidente è stato chiaro» , ricordò Beppe Marotta) ma adesso lo scenario sembra trasformarsi, non cambia di botto ma insinua dubbi e tentazioni: nei tifosi che tramutano i sondaggi in plebisciti (sul sito del Corriere dello Sport-Stadio, poche settimane fa, il 94,1% dei partecipanti s'è espresso per la conferma; la petizione di Tuttojuve.com ha varcato le trentamila firme) e nei vertici di corso Ferraris che s'interrogano sull'opportunità del divorzio. Indiscrezioni circostanziate raccontano di progetti su Alessandro Nesta, si parla anche di Clarence Seedorf, e allora, se l'esperienza oscura l'anagrafe, perché liquidare il capitano? Perché rinunciare alla preziosità di un impiego part-time e di un carisma eterno? Perché privarsi di un simbolo che non tramonta, come testimoniano le vendite dello Juve Store attiguo allo stadio (e non solo: è un dato generale di marketing) dove la maglia numero dieci è di gran lunga la più venduta? - sono gli interrogativi posti dal quotidiano sportivo romano -. Eppoi non ci sono controindicazioni: Alex non fa capricci, non ha costi esosi, è amato dai compagni di squadra. Una piccola crepa su un muro che sembrava imperforabile, una riflessione che potrebbe evolvere in ripensamento e in un nuovo accordo fino al 2013".