Corriere di Torino - L’amico ritrovato
Su Corriere di Torino: "L'amico ritrovato". Fattore Bremer. C’è un elemento chiave nella Juve che viaggia a punteggio pieno in testa alla classifica
dopo le prime due giornate: è il centrale brasiliano, tornato a guidare la difesa dopo dieci mesi di assenza per il gravissimo infortunio al ginocchio subito nell’ottobre scorso. Sa- rà un caso, e certo non lo è, ma da quando i bianconeri hanno ritrovato il loro leader, la retroguardia è di nuovo im- battuta. Zero gol subiti contro Parma e Genoa. Insomma, con Gleison, o senza, fa tutta la differenza del mondo.
La conferma viene dal film della scorsa stagione: all’alba della gestione Thiago Motta infatti la Juve aveva impressionato per solidità, applicazione, tenuta mentale, fase difensiva organizzata e partecipata, capacità di concedere poco o nulla agli avversari.
Nessuna rete incassata, e in pratica anche zero tiri in porta permessi, nelle prime sei giornate dello scorso campionato. Al centro del reparto c’era appunto il brasiliano. Tutto è cambiato in un attimo nella notte di Champions League di Lipsia: Bremer subisce la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e per la Juve svaniscono i sogni di gloria. Quanto è costata la sua mancanza in termini di punti? Difficile da quantificare, ma la convinzione diffusa è che l’ammontare non sia trascurabile. Di certo, da quel momento i bianconeri hanno perso progressivamente certezze e affidabilità; la concentrazione mostrata nelle prime partite ha lasciato spazio a distrazioni ed errori che si sono tradotti in occasioni e gol per gli avversari.
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