Buenos Aires, dramma sportivo: il River Plate è in B

Negli occhi, nella mente e nei cuori di tutti i tifosi della Juventus è più viva che mai l'immagine di quella finale di coppa Intercontinentale del 1996 a Tokyo dove la Vecchia Signora diventò campione del mondo per club battendo il River Plate, dopo aver vinto la Champions League contro l'Ajax, a Roma. Sembrerebbe esserci un sottile filo che lega i destini della squadra di Torino a quella della capitale argentina. Due tra i club più titolati ed importanti del mondo che, però, stanno vivendo degli anni veramente bui. La Juventus ha conosciuto la Serie B nel 2006/2007 per vicende che tutti conosciamo e ancora non riesce a riprendere il volo; stanotte, invece, la retrocessione l'ha conosciuta anche il River Plate. Allo stadio "Monumental", infatti, non c'è stato il miracolo sportivo che tutti si auguravano: uno dei più grandi club del calcio sudamericano retrocede per la prima volta, in 110 anni di gloriosa storia, in seconda divisione dopo il ritorno dello spareggio-salvezza con il Belgrano, pareggiato 1-1. All'andata il club della città di Cordoba vinse 2-0, risultato determinante per la permanenza in massima serie.
In capitale è andato in scena un vero e proprio dramma sportivo, dentro e fuori dal campo: il goal dopo sei minuti di Mariano Pavone ha fatto sperare nel miracolo, ma lo svarione in difesa che ha spianato la strada al tiro di Farrè al 61', ed il rigore fallito malamente dallo stesso Pavone a venti minuti dalla fine, hanno definito i contorni di un incubo che nemmeno il piu' accanito rivale dei Millonarios avrebbe potuto prevedere. Il River perde la fatidica "promociòn" e retrocede con l'incudine di una situazione finanziaria ai limiti del collasso, con il rischio, per questo, di sparire completamente. La gara è stata sospesa poco prima del 90', a causa dell'ira dei tifosi del River che hanno scavalcato le reti di recinzione, costringendo le forze dell'ordine a usare gli idranti per calmare i sostenitori di casa. Guerriglia all'interno dell'impianto, ma anche e soprattutto all'esterno: faccia a faccia tra hooligans e poliziotti (due agenti feriti gravemente), tentativo di sfondare la sala stampa, lancio di pietre. Insomma, vandalismo allo stato puro. Ed ora, secondo l'emittente "Canal America", le gare della Copa America programmate nell'impianto della capitale sarebbero a rischio, a causa degli ingenti danni subiti dal "Monumental".