Brancozzi: "Le plusvalenze nello sport sono la norma, non un illecito”

Nel corso di Cose di Calcio su Radio Bianconera, il professor Simone Brancozzi è tornato sul tema delle plusvalenze, che negli ultimi anni ha travolto la Juventus portando a sanzioni sportive e a una rivoluzione societaria.
“Quando si parla di plusvalenze sembra di riferirsi a qualcosa di illecito - ha spiegato -. In realtà non è altro che una sopravvalutazione rispetto a un valore di bilancio. Se un camion comprato a 40.000 euro dopo tre anni vale 20.000 a bilancio e lo rivendi a 30.000, realizzi una plusvalenza di 10.000. Per un’azienda normale questo è un evento straordinario, per una società sportiva invece è la norma”.
Secondo Brancozzi, infatti, il ruolo di un dirigente calcistico è anche quello di valorizzare i giovani talenti e rivenderli: “Chi realizza plusvalenze nel calcio è un buon amministratore. È il compito quotidiano: prendere un giocatore di prospettiva, pagarlo poco, farlo crescere e rivenderlo a una cifra maggiore”.
Il caso Juventus, però, rappresenta un’anomalia: “Alla Juve sono state contestate plusvalenze false, ovvero operazioni basate su accordi tra club per supervalutare determinati asset. Ma ricordo che tra quei nomi c’erano Orsolini e Dragusin, che oggi hanno un valore molto superiore rispetto a quanto speso o incassato allora”.
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