Borghi: “Con degli attaccanti come ha la Juve non rinuncerei al discorso delle due punte. David è alle prese con una crisi esistenziale”

Borghi: “Con degli attaccanti come ha la Juve non rinuncerei al discorso delle due punte. David è alle prese con una crisi esistenziale”TuttoJuve.com
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di Benedetta Demichelis

Stefano Borghi sul suo canale YouTube, ha analizzato la situazione in attacco della Juventus: "Poi c'è il grande casino, mi verrebbe da dire, legato ai centravanti. La Juventus ha inseguito a lungo Kolo Muani quest'estate che l'anno scorso aveva portato delle cose, non è riuscito a prenderlo, però ha investito comunque tanto su David e Opendo che sono due attaccanti di comprovato valore internazionale, hanno fatto bene con le squadre precedenti anche molto bene se consideriamo il caso di David. E io credo che la Juventus abbia preso questi due giocatori pensando di porre fine al matrimonio con Vlahovic, viste anche le particolari dinamiche, la sua storia recente, il suo contratto, le sue scadenze, le sue richieste e poi Vlahovic è rimasto".
 

L'analisi di Borghi.
Borghi ha poi proseguito la sua analisi entrando nel dettaglio dei singoli attaccanti della Juventus: "Vlahovic è anche quello che ha reso di più, però esclusivamente da subentrato, mentre David è alle prese con è una sorta di crisi esistenziale davanti alla porta, il gol che ha sbagliato a Villarreal, anche l'occasione che non è riuscito a sfruttare contro il Milan. Openda invece si ritrova secondo me un pochino confuso dal punto di vista tattico perché Openda. È un attaccante, mentre Vlahovic e David sono assolutamente dei numeri nove con caratteristiche fisiche e tecniche diverse, ma assolutamente dei numeri nove. Openda si sente un numero nove ed è un numero 9, l'ha detto alla sua prima conferenza stampa in Italia, però per mobilità, per raggio d'azione anche per brillantezza di spunto, è quello che più di tutti potrebbe essere interpretato anche come 9 e come 11. Però è una situazione che o viene lavorata esclusivamente e trova anche la disponibilità piena del giocatore ad un lavoro che può portargli la possibilità di incidere in maniera più o meno uguale rispetto a quando gioca da nove, ma che gli chiede anche un sacrificio infinitamente maggiore oppure si rischia di rimanere incastrati. L'Openda che ho visto io è veramente anche lui un po' la controfigura dell'Openda che è stato e che può essere. Come esempio vi prendo, al di là poi del discorso del giocare titolare, poi non gioco o gioco un pezzettino, gioco da attaccante, gioco da mezza punta, però l'immagine che ho negli occhi è quel tiro che ha fatto contro il Milan con un'esecuzione veramente raffazzonata, mentre Openda è un giocatore che ha capacità di tiro, che ha capacità tecnica. E anche in nazionale mi sembra che stia un po' risentendo di questo spaesamento. Con tre attaccanti del genere io a priori non rinuncerei mai al discorso delle due punte che poi possono essere a partita in corso perché appunto stiamo dicendo il problema è quello di trovare un equilibrio, ma che devono essere un'idea da esplorare anche come soluzione stabile, utilizzando magari Yildiz appunto da numero 10, quindi in posizione più centrale e poi ragionando su come costruire l'assetto dietro". © Tuttojuve.com - Trascrizione a cura della nostra redazione. Riproduzione del virgolettato consentita solo previa citazione della fonte Tuttojuve.com