Boniek ricorda la tragedia di Heysel: "Noi costretti a giocare. Non posso dimenticare, sembrava un lager"

Zbigniew Boniek, ex giocatore della Juventus, ha rilasciato un'intervista all'Adnkronos in cui ha ricordato la tragica notte dell'Heysel in cui morirono 39 persone sugli spalti durante la finale di Coppa dei Campioni tra i bianconeri e il Liverpool.
Ecco la sua drammatica testimonianza: "Sono consapevole che oggi è il trentanovesimo anniversario della tragica notte di Bruxelles. Non è possibile per me dimenticare ciò che è successo, anche se abbiamo vinto sul campo. Questo ricordo negativo rimane dentro di me e non svanirà mai. Quella tragedia mi colpì profondamente, tanto da spingermi a donare l'intero premio della mia ultima partita con la Juventus alla fondazione a sostegno delle vittime. Non avevo compagni di squadra che mi imitassero, ma ciò non mi importava. In realtà, nessuno di noi voleva giocare quella partita, ma ci costrinsero a farlo dicendoci che il Liverpool e gli arbitri ci stavano aspettando. In cuor nostro sapevamo che non c'era una soluzione giusta: se avessimo vinto, sarebbe sembrato che non ci importasse della tragedia, ma se avessimo perso, non avremmo onorato la memoria delle vittime. Una volta sul campo, però, decidemmo che l'unica nostra opzione era vincere. Sono ancora oggi felicissimo che ci siamo riusciti, anche se mi dispiacque che l'arbitro mi fischiò il rigore che avrei potuto trasformare in gol."
Boniek ha poi raccontato di come si è sentito quando era allo stadio quel giorno. Ha fatto un paragone con un campo di concentramento e ha detto che quando la palla usciva dal campo, era pericoloso andarla a riprendere a causa dei cani al guinzaglio dei poliziotti. Non può dimenticare quella terribile esperienza e ha detto che non si dovrebbe morire in quel modo o andare a vedere una partita di calcio e non tornare a casa. Ha ricordato anche un padre e suo figlio di Cagliari che erano morti quel giorno allo stadio. E' stato questo incidente che lo ha spinto a donare il suo premio alla fondazione che aiuta le famiglie delle vittime.