Beccantini: "Openda centravanti non è stata l’idea del secolo. Kalulu terzino è uno spreco. Della Juve mi ha impressionato una cosa"

Il giornalista Roberto Beccantini ha commentato il mezzo passo falso della Juventus - il terzo consecutivo in campionato - nel match di sabato pomeriggio contro l'Atalanta. Ecco l'analisi della nota firma del giornalismo sportivo sulle pagine del suo sito internet, beckisback.it:
"Il calcio è semplice. Se a un’Atalanta decimata non riservi più di venti minuti di bollicine – con palo di Kalulu, pugni di Carnesecchi, schiene di Pasalic e sprazzi di Koop (!) – devi poi stare in campana, sempre e comunque, perché i giovani, alludo ad Adzic, danno (squillo del 4-3 all’Inter) e tolgono (palla persa a monte del gollissimo di Sulemana, classe 2003, sintesi di stamina, dribbling & diagonale radente). Era il 46’ del primo tempo.
Il calcio è semplice. Openda centravanti non è stata l’idea del secolo. E Thuram è di un giù allarmante. L’ordalia ha cavalcato l’esuberanza di Ahanor (2008), di Yildiz (2005) e, nel bene e nel male, di Adzic (2006). Gli errori si pagano, certo: e Madama, il suo, l’ha pagato. Come la Dea, al 78’, quando Tudor si stava giocando tutto e Juric stava difendendo con tutti. Una svirgolata di Kossounou, in mischia, et voilà la zampata del redivivo Cabal.
Il 9 marzo scorso c’erano ancora Thiago Motta e Gasperini, e allo Stadium l’Atalanta vinse di goleada, 4-0. Fu, per Thiago, l’inizio della fine. Tudor, lui, aveva rinunciato a Locatelli. Centrocampo di gamba, con Cambiaso ovunque (un po’ troppo, a volte). Continuo a pensare che Kalulu terzino, al netto del montante, sia uno spreco, e che il ritorno di Bremer sia stato accompagnato da troppi violini.
Il calcio è semplice; e le maglie sfoggiate, orrende. I cambi di Igorone e Juric hanno sollevato una gran polvere. Anche se il pari lo siglerà proprio un panchinaro e i dribbling di Zhegrova qualcosina hanno lasciato. Della Juventus mi ha impressionato la flessione atletica, sanata dal vantaggio numerico.
Il calcio è semplice: se Krstovic si mangia il raddoppio, l’Atalanta non affonda e, subito dopo il pari, De Roon si fa cacciare (80’), beh, non deve sorprendere l’avanti Savoia conclusivo, con Carnesecchi in vetrina e Vlahovic in cantina".