Ballotta: "La Juve fa fatica a tenere il risultato"

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Ballotta, allenatore ed ex portiere di Lazio e Inter. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Mister, un’Inter che partita dopo partita, sembra acquisire sempre più autorevolezza e convinzione. Non è ancora forse l’Inter di Simone Inzaghi, ma ci sono i presupposti per raggiungerla?
“Ma ci sono i presupposti, anche perché bene o male i giocatori sono quelli. È cambiato l’allenatore e ci vuole un po’ di tempo, un po’ di pazienza, ma vedo che l’Inter sta crescendo. Dopo una partenza così così, adesso si nota che ogni match aggiungono sempre qualcosa in più. Penso sia normale, ma l’Inter darà davvero fastidio e rimane una delle candidate allo Scudetto, nonostante ci siano anche Napoli e Juventus. Attenzione anche al Milan, perché penso che possa dire la sua.”
Allora, mister, chi andrà in Champions a fine stagione? Chi arriverà tra le prime quattro?
“Da qui a fine stagione la strada è ancora lunga. Ci sono sei squadre per quattro posti. La Roma non so se riuscirà a proseguire su questa strada, perché la vedo in difficoltà, soprattutto in fase realizzativa, che di solito è un punto di forza delle squadre di Gasperini. Però è una squadra concreta. A mio avviso le candidate principali restano Inter, Napoli, Milan e Juventus, ma non possiamo escludere Roma ed Atalanta. Poi è chiaro che qualcuna può sbagliare: la Juve, ad esempio, fa un po’ di fatica a tenere il risultato. Siamo ancora all’inizio e le squadre devono trovare il loro assetto migliore, ma qualche indicazione la si intravede già. Non vedo comunque un’ammazza-campionato.”
Quindi, non si aspetta più una corsa a due come nella passata stagione tra Napoli e Inter?
“No, non me l’aspetto, perché vedo che le dirette concorrenti si stanno dando da fare e il campionato sembra più equilibrato. Sinceramente, però, il Napoli ha qualcosa in più a livello di rosa rispetto alle altre. Dovrà saper gestire bene gli impegni, soprattutto nei turni infrasettimanali di Champions che possono pesare. Ma non penso che avrà particolari problemi. Lo vedo un po’ più avanti, non dico avvantaggiato, ma sicuramente superiore dal punto di vista della rosa.”
Però qualcuno dice che, nonostante la rosa sia stata rinforzata, l’undici titolare non sia più forte di quello della passata stagione: cosa ne pensa?
“Guarda, se vinci uno Scudetto significa che l’undici titolare è già molto forte. A mio avviso il Napoli ha migliorato la rosa: alcuni giocatori hanno alzato il livello, basti pensare a De Bruyne, altri lo hanno mantenuto, come Beukema e Milinkovic-Savić, ma complessivamente la squadra è cresciuta. Non sono d’accordo con chi dice che l’undici dell’anno scorso fosse più forte di quello di quest’anno. Io vedo un Napoli ancora più competitivo.”
Abbiamo capito che quest’anno ci sarà un’alternanza tra Alex Meret e Vanja Milinkovic-Savic. Stasera in Champions dovrebbe giocare il serbo. Secondo Lei, perché Conte schiera Milinkovic-Savic nelle gare di Champions e Meret in quelle di campionato?
“Non lo so con certezza. Si parla di rinvii più lunghi, di gioco con i piedi, ma non è facile capirlo dall’esterno. Milinkovic-Savic è un buon portiere, Meret lo è altrettanto. Il problema di Meret è che da tre-quattro anni deve sempre lottare per il posto, non è mai stato titolare inamovibile nonostante abbia vinto due campionati in tre anni. Questo non lo capisco. Ogni anno gli affiancano un portiere forte. Per carità, è giusto avere due portieri di livello, ma l’alternanza non la vedo positiva. Non è facile da gestire per i portieri stessi, che non sanno mai quando giocano, e nemmeno per la difesa, che ha bisogno di certezze e di un leader dietro con cui costruire intesa. Se hanno trovato l’equilibrio giusto, ben venga, ma per me non è semplice.”
Le chiedo una riflessione: il Napoli ha rinnovato Meret per due anni, mentre ha acquistato Milinkovic-Savic per 22 milioni e gli ha fatto un contratto quinquennale. Cosa possiamo capire da questa scelta? Che il futuro della porta del Napoli sarà affidato al serbo?
“Hanno speso tanti soldi e quindi si tutelano con un contratto lungo, è normale: è un capitale che non puoi rischiare di perdere a parametro zero. Il rinnovo biennale di Meret ci può stare, ma il futuro dipenderà sempre dal campo. Non è mai automatico niente: se un’annata va bene, tutto cambia; se va male, si fanno altri ragionamenti. Si giudica sempre sull’ultima stagione e non su quelle precedenti, su tutto il percorso. Per me il contratto quinquennale di Milinkovic-Savic ci sta, serve a tutelarsi per l’investimento fatto. Poi sarà il campo a dire chi merita di giocare.”
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