Adani: "La scelta di Chivu non l'ho capita, l'Inter si è fatta trovare impreparata"

19.06.2025 20:10 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Adani: "La scelta di Chivu non l'ho capita, l'Inter si è fatta trovare impreparata"
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L’Inter ha stupito tutti affidando la panchina a Cristian Chivu dopo l’addio di Simone Inzaghi. Nel corso di ‘Viva el Futbol’, Daniele Adani commenta così la scelta del club nerazzurro di ingaggiare un allenatore con così poca esperienza: “Questa scelta non l’ho capita - ha esordito -. La scelta dovrebbe essere frutto di un percorso, di una visione chiara. O si parte da un progetto e si cerca il profilo adatto, oppure si ha in mente un allenatore e si costruisce attorno a lui. Onestamente, non ho capito questa decisione. Non metto in discussione la qualità di Chivu, che mi sembra serio, competente, appassionato e ben inserito nell’ambiente nerazzurro, ma manca - secondo me - un percorso logico e condiviso," ha detto l’ex calciatore.

Sull’addio di Simone Inzaghi: "L’analisi andava fatta con settimane di anticipo, non aspettando il fischio finale di PSG-Inter. Lo stato maggiore dell’Inter era pronto a salutare Inzaghi o ha reagito all’ultimo? Se era pronto, avrebbe potuto muoversi prima. Non parlo di telefonate, ma almeno di studiare le alternative, sondare il terreno, sviluppare idee. Per permettere a Chivu di esprimersi al meglio, serve una squadra da migliorare e ringiovanire gradualmente. Con Inzaghi, l’Inter ha avuto un’identità forte. Non ha vinto quanto meritava in Italia, ma è stata sempre competitiva, centrando due finali di Champions League in tre anni. Dopo la finale, però, tutto mi è sembrato improvvisato"

Infine, Adani ha mosso una critica più generale al metodo seguito nella scelta del nuovo tecnico: "L’Inter ha bisogno di un allenatore che si inserisca in un progetto strutturato, non di decidere in base a chi è libero o chi può essere liberato, come De Zerbi o Fabregas. Non ho visto una ricerca profonda, non ho visto visione. So che i dirigenti sono preparati e hanno dimostrato di saper lavorare bene nel rapporto costi-benefici, quindi magari questa scelta pagherà. Ma per ora, il percorso che ha portato a Chivu mi è sembrato confusionario. Detto questo, riconosco a Chivu passione, competenza e un buon impatto nella sua esperienza a Parma”, ha concluso.