RICORDANDO UN GRANDE CAMPIONE

La stagione 2008/2009 non verrà probabilmente mai dimenticata. E’ stata infatti l’ultima stagione di uno dei più grandi calciatori che la folla bianconera possa mai ricordare. Innata la sua grinta, come la determinazione a non mollare mai, e se la Juve che verrà avrà intenzione di vincere qualcosa di importante dovrà certamente ricordare quanto dato da Pavel Nedved. Quest’oggi ricorderemo una tappa storica, che ha segnato indelebilmente la carriera del centrocampista ceco, elevandolo tra i più grandi esponenti del suo ruolo dell’ultimo decennio: Juventus-Inter del 2 Marzo 2003. Era la 23esima giornata di Serie A e la nostro compagine stava dando come al solito battaglia per conquistare il tricolore, ma alle spalle aleggiava la preoccupante sagoma nerazzurra, decisa a cambiare finalmente la storia, sempre malevola nei suoi confronti negli ultimi anni.
Dopo il fischio d’inizio di Paparesta i toni del duello iniziano subito a scaldarsi, con il gol del vantaggio bianconero, dopo quattro minuti, con una punizione velenosa di Nedved respinta da Toldo sul fianco di Guglielminpietro (fallo dell' argentino su Zambrotta), per un autogol che è già pronto a mettere in gioco la formazione interista. La loro approssimativa opposizione mette Nedved nelle condizioni di giocare in totale disinvoltura, presentandosi al limite dell' area quando fermarlo era ormai un' impresa proibitiva. Il vantaggio da una spinta virulenta alle offensive della Juve, che limita al minimo i margini di errore e sa produrre un pressing furibondo, a cominciare da Trezeguet e Di Vaio, bravi a tenere costantemente sotto pressione la traballante difesa nerazzurra. Ogni volta che riescono a riconquistare il pallone, ci avventiamo verso la porta di Toldo a velocità tripla rispetto agli avversari, che oppongono una timida resistenza, così come sono avventurosi i tentativi di portare Vieri o Batistuta in condizione di concludere verso Buffon. L’audacia di Cuper di giocare con grande temerarietà non porta alcun frutto concreto, tant' è che i nerazzurri ci minacciano una sola volta, con il diagonale di Recoba, finito a lato di poco al 28', finendo poi vittima del raddoppio siglato:siamo al 34’ e l’indemoniato Nedved dalla trequarti decide di far partire uno splendido sinistro, su cui Toldo non può proprio fare nulla. Un vero colpo da K.O. e ci si può rendere conto della situazione quando l’unica mossa compiuta dal tecnico argentino è quella di inserire Okan al posto di Guly, per dare maggior dinamismo alla squadra ad inizio ripresa, lasciando di fatto insoluto il vero tormentone della serata torinese: la marcatura di Nedved, che continua a rappresentare il propulsore delle scorribande juventine in contropiede e la più seria minaccia per Toldo (parata in due tempi al 9' ). Nonostante anche dalla nostra concediamo in alcuni momenti ai rivali il comando delle operazioni, giochiamo con un' attenzione e una lucidità in fase difensiva tali da non correre mai pericoli reali e semmai da crearne più di uno. Alcune accelerazioni in contropiede in alternativa ad azioni manovrate, ma condotte a ritmi vertiginosi, e il pressing ci permettono di tenere sempre sotto pressione gli interisti, che quando hanno la palla fra i piedi, si sentono smarriti, assai prima di spaventare il quasi inoperoso Buffon. A Vieri e Batistuta arrivano pochissimi palloni, quasi tutti molli e inadatti ad essere trasformati in oro. Così la Juve, tarantolata dalla prospettiva del sacro fuoco del primo posto con tre punti sull' Inter e quattro sul Milan, centra il tris al 38' , ancora su una percussione feroce di Nedved a sinistra, con pallone calciato in rete da Camoranesi. Si chiude così il sipario di una battaglia condotta magnificamente dai nostri uomini, ma soprattutto da Nedved:un vero fuoriclasse, di cui non ci si potrà mai scordare.
F JUVENTUS 3 INTER 0 Marcatori: Guglielminpietro (aut.) 4' , Nedved 34' p.t.; Camoranesi 38' s.t.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Thuram, Ferrara (Iuliano 1' s.t.), Montero, Zambrotta; Tacchinardi, Davids; Camoranesi (Tudor 40' s.t.), Nedved, Di Vaio (Pessotto 33' s.t.); Trezeguet. All: Lippi
INTER (4-4-2): Toldo; J. Zanetti, F. Cannavaro, Materazzi, Cordoba; Guglielminpietro (Okan 1' s.t.), C. Zanetti, Emre, Recoba; Vieri, Batistuta. All: Cuper
Arbitro: Paparesta Ammoniti: F. Cannavaro, C. Zanetti, Camoranesi