27 Maggio 2001: Bomber impareggiabile

27.05.2009 00:00 di  Manuel Magarini   vedi letture
27 Maggio 2001: Bomber impareggiabile
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© foto di Federico de Luca

Non tutte le partite possono valere trofei, ma certamente ogni successo porta maggiore convinzione nei tuoi mezzi, specie se ti permette di dare filo da torcere alla tua grande rivali. Juventus-Perugia del 27 Maggio 2001 si colloca esattamente sotto questo presupposto, con il secondo posto in campionato eventuali tre punti sarebbero serviti ad impensierire la grande Roma di Capello, in quella stagione mastodontica con il super-trio Montella-Totti-Batistuta.


Dopo il fischio d’inizio i bianconeri non riescono a impartire subito il ritmo desiderato, trovandosi invece in uno stato di sospensione, come se il match fosse una fastidiosa formalità, un inopportuno, ma non declinabile invito a cena. Quello Zidane distratto che più di una volta lascia scorrere comodi palloni in fallo laterale, osservando poi perplesso una zolla malandrina, pare muoversi sempre in prossimità della panchina. E l' assenza di Davids, che della corrente di questa squadra è il trasformatore, toglie alla Juventus l' elettricità necessaria per risolvere la pratica in fretta dedicandosi poi, in santa pace, all' ascolto dell' Olimpico. C' è da sudare, invece e non solo perché il termometro del tabellone segnala in avvio un inquietante «più 29». Capace di pressare anche in questo forno a microonde, il Perugia pur avendo traguardi minori e potenza non paragonabile, lotta con i denti per chiudere ogni spazio e non farsi passare. Molto sportivo, ma non chiedeteci di apprezzare; c' è un recente (e bruciante) passato a impedirglielo. La principale differenza tra le due squadre, che hanno analoghi play-maker bassi in Tacchinardi e Liverani, è che Alessio avvia il gioco con una punta perugina avvinghiata alle caviglie, mentre al suo dirimpettaio non rompe le scatole nessuno. Ottiene qualcosina dalla sua corsia sinistra, la Juve, perlomeno fino a quando Cosmi non molla un po' la catena al bravo Blasi, costringendo così Athirson a starsene sulle sue. Pessotto s' industria con la solita volontà a surrogare Davids, ma pecca di scarsa precisione e i suoi traversoni raramente trovano un finale diverso da una facile respinta di sua altezza Materazzi. Insomma, il Perugia fa tutto ciò che deve per portare a casa un punto; per impedirglielo, è presto evidente che la Juventus dovrebbe tirar fuori un coniglio dal cilindro, ovverossia una giocata davvero super. E' altamente spettacolare quella del minuto 18, con un fraseggio volante tra Del Piero e Zidane che Trezeguet conclude in spaccata centrando la traversa. Meno euclidea, ma ugualmente pericolosa, una girata sul portiere di Del Piero al 23' , splendido il palleggio aereo col quale Trezeguet buggera in piena area un difensore, calciando poi alto di poco. Siccome in panchina c' è un certo Pippo Inzaghi, la cui esclusione non può mai venire considerata normale, diremo che del trio avanzato il solo Trezeguet giustifica fino in fondo la scelta di Ancelotti, capitalizzando al massimo ogni pallone che passa dalle sue parti; né Zidane né Del Piero, invece, sono particolarmente ispirati e il loro girovagare all' esterno dell' area degli umbri lascia inalterato il vecchio problema. Sotto porta, abbiamo scarso peso. Per nostra fortuna, quello di Trezeguet è sufficiente per vincere la partita. Succede al minuto 10 della ripresa: un traversone di Zambrotta taglia orizzontalmente l' area, il francese è lesto ad arpionarlo prima di Rivalta e a infilare l' angolino opposto. Non è la bella Juve delle ultime domeniche, quella che controlla con qualche affanno i tentativi di risalita del Perugia, addirittura a quattro punte nel finale per confermarsi bestia nera di Ancelotti. Non è una bella Juve, ma è una Juve sufficiente per accogliere il regalo anti-Lazio dell' Inter e stringerselo al petto come fa Van der Sar con un pallone maligno di Ahn. Per lo scudetto restano poche speranze; ma, visto che il rischio era di cancellarle del tutto, il sorriso di Trezeguet ricorda che siamo ancora in corsa.


MARCATORE: Trezeguet (J) al 10' s.t.


JUVENTUS (4-3-1-2): Van der Sar; Tudor, Iuliano, Montero, Athirson (Brighi 34' s.t.); Zambrotta, Tacchinardi, Pessotto; Zidane (O' Neill 21' s.t.); Trezeguet, Del Piero (F.Inzaghi 41' s.t.). (Carini, Ferrara, Birindelli, Fonseca). All: Ancelotti. ESPULSI: nessuno AMMONITI: O' Neill per fallo di mano, Iuliano per gioco scorretto ANGOLI: 7 TIRI IN PORTA: 4 (una traversa) TIRI FUORI: 9 FALLI COMMESSI: 17 IN FUORIGIOCO: 3


PERUGIA (3-5-2): Mazzantini; Rivalta, Materazzi, Di Loreto; Blasi (Saudati 21' s.t.), Paris, Liverani, Guiñazu (Robbiati 34' s.t.), Pieri; Ahn, Vryzas. (Tardioli, Hilario, Lombardi, Sogliano, Gatti). All: Cosmi. ESPULSI: nessuno AMMONITI: Mazzantini per c.n.r., Liverani per gioco scorretto ANGOLI: 3 TIRI IN PORTA: 2 TIRI FUORI: 2 FALLI COMMESSI: 25 IN FUORIGIOCO: 2
 

ARBITRO: Bolognino di Milano RECUPERI: primo tempo 2' , secondo tempo 5' SPETTATORI: paganti 1.247, incasso 74.730.000 lire, abbonati 35.446, quota-gara 765.289.324