24 Maggio 2003: Non bisogna mollare MAI

Esistono partite che a livello individuale non ti sanno dare nulla, ad eccezione di infliggere danni alle tue rivali. Così fu nell’ultima giornata di campionato 03/04, quando la Juventus di Lippi affrontò il Chievo.
La straordinaria stagione con la conquista del ventisettesimo tricolore prospettava un match di festa, di celebrazione, ma dall’altra parte i clivensi si sarebbero giocati un traguardo importante, come la qualificazione per la prossima Coppa Uefa.
Dopo il fischio d’inizio di Pieri le tendenze della battaglie decidono di rivelarsi immediatamente, già al 16’ il siluro di Zalayeta ci porta in vantaggio, un 1 a 0 che nonostante le opportunità per entrambe le avversarie sarà anche il risultato finale della prima frazione di gioco. Nella ripresa lo spettacolo sarà comunque pronto ad uscire, con il bellissimo stop e il tiro sempre firmato Zalagoal, che al 57’ sul 2-0. Bastano soli 5’ e Bierhoffcon un tuffo riapre immediatamente la gara. Manca mezz' ora alla fine, un calo atletico e psicologico dei bianconeri a quel punto era prevedibilissimo: basta aspettare. Invece Corini e Luciano infiammano la disfida con falli e ripicche fuori luogo, visto il clima da ultimo giorno di scuola, e qualche juventino tira fuori l' orgoglio. Così Trezeguet, entrato per una semplice sgambata, s' invola verso il 3-1, complice una scivolata di Mensah. Due minuti dopo, D' Anna sgambetta senza motivo, a centrocampo, Zenoni. Che s' annota il gesto nella memoria mentre l' arbitro, per niente compenetrato nelle difficoltà psicologiche dei veneti, decide di usare il pugno di ferro (poteva bastare il giallo) e spedisce sotto la doccia il difensore. Rimontare due reti ai campioni d' Italia con un uomo in meno è un' impresa che puoi tentare soltanto nell' ultima di campionato. E il Chievo non solo la tenta, ma la porta pure a felice compimento grazie a due zampate di Bierhoff lasciato solo soletto in mezzo all' area. Siamo a 10' dal termine ed i risultati di Parma e Udinese obbligano il Chievo a tentare il 4-3, altrimenti dovrebbe spareggiare con i friulani. Ma proprio quando Corini e Perrotta riescono ad alimentare l' iniziativa, Zambrotta dalla trequarti sinistra pennella un assist nel mezzo per l' accorrente Zenoni, che evita il recupero di De Franceschi e deposita in rete. Da notare che Zambrotta riceve un brutto e inutile pestone da Corini mentre Zenoni viene atterrato da D' Anna: chi la fa, l' aspetti... Sotto 3-4, il Chievo viene di nuovo catapultato in avanti dalla forza della disperazione e pure da una Juve che proprio non se la sente di infierire. Il maxi recupero concesso generosamente dall' acerbo Pieri è un ulteriore aiuto che il Chievo però non sa sfruttare: in 5' i gialloblù hanno a disposizione tre occasionissime per il 4-4. La Juve è sparita dal campo, ma la sfortuna vuole che i palloni da inviare in fondo al sacco capitano a due difensori. Davvero non si capisce come faccia Mensah a spedire prima su Chimenti e quindi a lato da tre metri. Poi Legrottaglie ci prova due volte e sulla seconda anche lui riesce a toccare alto dentro l' area di porta senza alcun ostacolo. Chi è causa del suo mal pianga se stesso: di certo non ci tenevamo proprio a fare il boia.