SOTTOBOSCO - Dedicato alle avversarie e alle mosche cocchiere partenopee. Il (grande) ritorno di Orsato, vigliaccamente lapidato. Scritte contro Scirea e vittime Heysel, appello a Digos e Salvini. Marotta, non farlo...

02.12.2018 01:09 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Dedicato alle avversarie e alle mosche cocchiere partenopee. Il (grande) ritorno di Orsato, vigliaccamente lapidato. Scritte contro Scirea e vittime Heysel, appello a Digos e Salvini.  Marotta, non farlo...

Dedicato alle avversarie della Juventus: adesso vediamo come se la cavano. Madama fa il suo a Firenze, campo storicamente ostico. Ma Madama è vaccinata. Gioca, accelera quando la Fiorentina chiede il massimo al suo motore, poi la chiude. Certo che se si mette a segnare anche Bentancur, per chi insegue si fa grigia.

Mi sono piaciuti in tanti da Cancelo (a sinistra), a Chiellini capitano che firma il tabellino, a Dybala, tuttocampista come vuole Allegri, a Cuadrado interno di una notte, con Pjanic tenuto a riposo. Ma soprattutto il polacco in porta, sicuro e De Sciglio molto più, ormai, che una  alternativa. Allegri mescola, inventa, tranquillizza, stimola. C'è una parola per definire lo stato  psicologico della Juventus: consapevolezza. Delle proprie qualità, del gioco (a tratti esaltante) degli obiettivi da conseguire.

Dedicato a quelli che storcono sempre il naso. A quelli che “il Napoli ha il gioco più bello“. A quelli che “se la Juventus non fa il triplete ha fallito la stagione“. A quelli che “Ronaldo, così anziano è un rischio“ . Finora ne ha fatti 10 in campionato: per trovarne uno di tanto prolifico nella prima parte della stagione bisogna risalire a John Charles. Niente e nessuno smuove Ronaldo dalla sua missione. Neppure le (nuove) accuse della signorina che lo accusa di averla stuprata. Neppure le insolenze (Pallone d'oro) di France Football e dei suoi bizzarri giurati. Figuriamoci se lo smuovono le facezie sul “lifting andato male, all'occhio destro che non apre più completamente“. Quando si dice concentrarsi sul gioco. 

Dedicato alle mosche cocchiere partenopee. Visto Orsato? Dai, scrivete che ha arbitrato male. Vi voglio leggere, sui rigori non dati alla Fiorentina e soprattutto sui gialli (due, tre, quattro?) che mancano a Ronaldo.

Gran bella direzione. Un grande arbitro, indegnamente e vigliaccamente lapidato Per ora va così gente di Napoli: la targa di Madama è lontana. Per leggerla ci vuole il binocolo.

Ma potete sempre consolarvi con i cori della curva del San Paolo: “Juventini succhia piselli, come tutti gli Agnelli“. Quando si dice avere padronanza della lingua francese.

Dedicato a quelli che “Marotta soffierà Pogba a Paratici“. E magari lo annuncerà subito dopo Juventus – Inter .

Io mi tolgo il cappello davanti a Beppe Marotta, straordinario dirigente:  uomo di poche parole e di molti fatti. Spero non assecondi il “sentire popolare“ presentandosi all'Allianz con il contratto già firmato. Non sarebbe elegante, Non sarebbe da Marotta .

Già, la prossima è Juventus – Inter. Per ora mi astengo .

Mercato? All' ovest niente di nuovo. Mi preme, invece, altro . 

Firenze è un luogo di storica civiltà. Arte, poesia, letteratura, architettura sono gemme coniugate in una sola parola: Rinascimento.

Ma è anche un luogo di lurida feccia. Quella che tappezza di volantini infami la città per l'arrivo della Juventus. Quella che su un muro ha scritto: “ Heysel : -39 . Scirea brucia all'inferno“ .

Basterebbe “volerli“ perseguire.

Basterebbe una modesta analisi delle Forze dell'Ordine per risalire alla stampa dei volantini. Alla vernice della scritta. Anche uno Sherlock Holmes in erba sarebbe in grado di scovarli nel giro di un paio di settimane .

Non erano, questi gentiluomini, tra quanti hanno applaudito, l'omaggio congiunto di Fiorentina e Juventus alla memoria di Davide Astori. Ma ci sono. E fanno schifo.

Insultare Scirea neppure è osceno. E' blasfemo. Tocca al sindaco Nardella, uomo dabbene e perbene?

 Un sindaco non ha gli strumenti in possesso della Digos. Tocca alla Digos.

E non perché “devono“. Tocca alla Digos perché tanta inciviltà non può passare ancora una volta in “cavalleria“. Chiedo fortissimamente l'intervento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Che ha mille grattacapi e mille urgenze. Ma che non può, non deve, restare insensibile su questa vicenda. Non sono“ cretini“. Sono feccia. E la feccia va spalata. Veda Salvini con quale “ruspa”. 

Uno dei candidati sindaco di una nota cittadina ligure, può essere, viceversa, “ rimosso “, solo dagli elettori. Ma prima dei cittadini dovrebbe provvedere il partito per il quale, questo lord, si candida. Il suo post contro Gianluca Vialli, che come noto sta lottando contro la malattia, è talmente immondo, da non poter essere riproposto. Privo di umanità e di pietas: una vera schifezza.