SOTTOBOSCO - Infortuni, stanchezza e "non gioco": questa oggi è la Juve. C'è un grande problema che penalizza anche Vlahovic. Calvario Dybala, servirà discorso onesto. Problemi a iosa, ma Allegri sta spremendo anche qualcosa di buono

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
07.03.2022 01:21 di Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO -  Infortuni, stanchezza e "non gioco": questa oggi è la Juve. C'è un grande problema che penalizza anche Vlahovic. Calvario Dybala, servirà discorso onesto. Problemi a iosa, ma Allegri sta spremendo anche qualcosa di buono
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Una Juventus  stanchissima per le fatiche di Coppa Italia, vince soffrendo di “corto muso“ contro lo Spezia: con il minimo scarto e con la lingua di fuori nel secondo tempo. La Juve oggi è questa: con un “non gioco“ reso ancora più problematico dalle numerose assenze per infortunio. Nelle  quali pesa maledettamente quella di Dybala. Che, pare, non sarà disponibile neppure contro la  Sampdoria . Ora,  servirà fare su Dybala un discorso onesto . Giocatore  meraviglioso, frenato oltre che dai troppi infortuni, anche da una mancanza di continuità, nelle prestazioni e nel rendimento che lo hanno confinato all'alba dei 29 anni  ad un ruolo marginale, rispetto alle immense qualità tecniche. Dybala doveva essere dopo l'addio di Ronaldo al centro del progetto Juve. Non lo è stato e probabilmente non lo sarà in futuro. La Juve nicchia a rinnovargli il contratto:  Dybala non offre garanzie. Lo dicono i numeri, le tante partite non giocate: dalla stagione di Sarri in poi la vicenda calcistica di Dybala è stata una sorta di calvario. Oggi Dybala è un giocatore svincolato. Ed essendo la Juve una azienda ( sacrosanto che le aziende si tutelino, valutando  ogni possibile rischio ) gli ha offerto un contratto a rendimento: una parte fissa e una che tenga conto della sua reale presenza in campo. In caso contrario il divorzio sarà inevitabile . Magari la Juve sbaglierà. Ma è  ragionevole che la Juve si tuteli in chiave futura . Ora si spera che Dybala possa rientrare almeno in Champion's contro il Villareal. Contro gli spagnoli servirà vincere. Il gol in trasferta che vale doppio è stato “abolito“. Vale in Coppa Italia (ancora per questa stagione) non in Europa. Dybala potrebbe essere una delle chiavi per risolvere il rebus iberico.

Dopo la prova contro lo Spezia il partito di quelli che chiedono la testa di Allegri si è ingrossato. E fa niente se la Juventus è al quattordicesimo risultato utile di fila .Allegri non se ne crucci. Vada per la sua strada, dicendo le cose onestamente, come finora ha fatto: la Juve non è da scudetto. Oggi ha consolidato il quarto posto che garantisce la Champion's e ha rosicchiato punti al Napoli.

Ma è lecito per la tifoseria avere rimpianti. Pensando a come stanno andando le cose  in campionato. Pensando ai tanti punti buttati via contro squadre sulla carta abbordabili (Empoli, Venezia eccetera). Pensando a come potevano andare le cose con un centravanti vero fin dall'inizio. E magari con un “pensatore“ a  centrocampo. Non un genio alla Pirlo, ma almeno un geometra con buoni fondamentali. Contro lo Spezia Arthur ha giocato meglio di un inguardabile Rabiot. Ma resta Arthur, del quale uno che se ne intende come Donadoni ha detto: “Non mi convince. Gioca con passaggi corti e quasi sempre inutili“.  Il problema della Juventus è quello di non avere un regista in grado di innescare Vlahovic e di “distribuire“ per le mezze ali in fase di inserimento. Questo è il problema principale. Il secondo è quello di una squadra dove i singoli quando non hanno la palla tra i piedi non  si smarcano, corrono poco, tendono ad ingolfare le zone zone di competenza. Ma sia pure con le  carenze è innegabile che qualche cosa di buono Allegri lo stia spremendo. La maturazione di Rugani. Quella di Danilo. La trasformazione di Morata. L' impagabile duttilità di Cuadrado. Il portiere non è un fenomeno ma garantisce un buon rendimento. De Ligt è un fenomeno. Vlahovic ha solo bisogno di avere compagni che lo imbecchino . Manca maledettamente Chiesa, mancano le sue accelerazioni. Mancano le invenzioni di Dybala. Manca l'anarchia produttiva del texano. Mancano i totem Chiellini e Bonucci. E manca, per quanto recentemente si è visto, la sostanza di Zakaria.

Se la Juve non avesse sciupato in avvio di stagione, se non avesse “tradito” in troppe occasioni, se Allegri avesse trovato prima la “quadra“ , anche  questa   stilisticamente brutta, ora la Juventus sarebbe in lotta per lo scudetto. E probabilmente non avrebbe perso la Supercoppa. Scudetto che potrebbe andare al Milan. Che sa vincere gli scontri diretti. E che tutto sommato – a mio modesto parere- lo meriterebbe. Si può ritenere che il celebre “culo di Sacchi“ si sia trasferito  sul fondo schiena di Pioli e di Giroud. Io non sono di questo parere. Per fare i gol di Giroud ci vuole una specifica attitudine a farli. Per tenere in rotta di navigazione una squadra (squassata dai marosi in Champion's) bisogna essere bravi nocchieri. Pioli lo è. Il Milan vale più dell'Inter e del Napoli? Probabilmente no. Ma al Napoli al dunque mancano sempre cinque centesimi per fare un milione. E l'Inter che pure ha da giocarsi la fiche di una partita in meno (quando recupereranno visto che Gravina vorrebbe  una “finestra” ad usum Mancini?)  sembra sempre in debito con se stessa. Ma disputando una grande gara contro il Liverpool potrebbe trovare l'energia per credere senza riserve in se stessa. Vedremo.

Mi congedo segnalando quanto compiuto a Venezia dal signor Pairetto (in socia con il Var). Quattro rigori in una partita (tre contro il Venezia). Fate voi.