L'IMBOSCATA - Pirlo, ottima impressione e buoni propositi, ma dovrà accontentarsi. La conferma: Sarri è abbastanza inca****o. Retroscena Locatelli-Juve. L'incredibile caso Bernardeschi.

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
28.08.2020 00:15 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Pirlo, ottima impressione e buoni propositi, ma dovrà accontentarsi. La conferma: Sarri è abbastanza inca****o. Retroscena Locatelli-Juve. L'incredibile caso Bernardeschi.

Andrea Pirlo, alla prima conferenza stampa ha suscitato ottima impressione.  Ha detto cose sensate. Ma ha detto anche cose senza peli sulla lingua. Ha congedato Higuain, ha fatto capire che la medesima cosa potrebbe toccare a Khedira. Ha parlato di “entusiasmo da ritrovare“. Segno che negli ultimi dodici mesi di entusiasmo in casa bianconera ce n'era poco. I motivi sono arcinoti. Con un amaro retrogusto: Sarri non ha alcuna intenzione di rescindere. Ergo Sarri non è solo (comprensibilmente) amareggiato. Sarri è (meno comprensibilmente) incazzato. Siamo sempre in attesa della sua conferenza stampa e di quelle iniziali parole: “Ho sbagliato, questo e questo: eccetera“.  Andrea Pirlo dovrà mettersi al lavoro con la ramazza. A mio parere c'è gente, anche tra i giocatori, responsabile per la pessima stagione della Signora. E parlo sempre del gioco, tanto per essere chiari. La Juve “forza nove“ è nella storia. Ma questo non esime dal dire le cose come stanno: la Juventus ha perso un anno. E se l'obiettivo primario era (come era) la Champions, allora la stagione della Juve al netto delle due finali fallimentari e dello scudetto conquistato è stata deludente. E non per non aver alzato la coppa dalle grandi orecchie. Ma perché in Champions ha bucato . Si dirà: niente di nuovo. Vero: ma c'è modo e modo di fallire. 

Cosa serve alla Juve? Temo che Pirlo si dovrà accontentare. Hanno preso un mediano McKennie, che gioca nel campionato tedesco. Giovane senza pedigree. Non lo conosco, quindi evito giudizi. Stanno trattando Locatelli e Dzeko, pare anche Gosens. Tre buoni che non costano un tozzo di pane. Vi spiego perché la trattativa per Locatelli non decolla. La Juve ha offerto 20 milioni. Il Sassuolo, reputa (a ragione) che se Tonali ne vale 40, allora Locatelli, che tra l'altro ha fatto una stagione migliore del bresciano, non possa valere la metà. Ma il motivo principale è che Locatelli potrebbe essere chiamato in Nazionale da Mancini. E due gare disputate, mettiamo all'Europeo, fanno schizzare il valore di un giocatore alle stelle. A meno di una offerta indecente al Sassuolo non conviene vendere Locatelli in questa sessione di mercato. Si parla del ritorno di Kean. Si parlerà di Gravenberch come al sottoscritto piacerebbe? 

Basterebbe? Forse per il campionato, se alcuni giocatori  (Ramsey, Bernardeschi in primis) verranno da Pirlo rigenerati. Fino a novembre non avrà de Ligt ma da subito potrà disporre di Demiral. Le avversarie si stanno muovendo. Alcune (Inter e  Napoli) decisamente bene. A proposito: hanno ripreso a “vendere“ Bernardeschi. Non rammento in tutta la storia bianconera un giocatore messo tanto in discussione come Bernardeschi.  Lo hanno già “venduto” allo United, al Psg, al City, al Tottenham, al Bayern, alla Roma e al Milan. Ora, praticamente in contemporanea, al Napoli e all'Atletico. Bernardeschi versione calcistica del “Visconte dimezzato“ di Calvino. La parte destra sotto il Vesuvio, la sinistra a Madrid.

Confido in Pirlo. La gente ha bisogno di “valori“ come lui. La Juventus ma anche il calcio italiano. Il quale deve fare attenzione a non continuare a spararle grosse. Fare attenzione. Perché l'overdose di calcio “offerta“ in sequenza ravvicinata causa Covid ha prodotto assuefazione. E l'assuefazione, inevitabilmente, crea disinteresse. Non saranno le “bombe“ di mercato a mettere una pezza  Di soldi in giro ce ne sono pochi. Il Napoli ha potuto spendere perché ha i conti in ordine e la gestione in attivo. Molte altre società (Juve compresa) non avranno la medesima disponibilità economica. L'ho scritto e lo riscrivo: niente sarà come prima fino a quando il pubblico non potrà tornare allo stadio. Sarà un calcio senza vera gioia. Sarà un calcio, come il bistrattato Federico Berna, “dimezzato“. Fino a quando non ci sarà un vaccino. Pirlo può essere la grande novità. Al pari di Pippo Inzaghi nuovamente in serie A. Ma potrebbe esserlo anche Mancini con la sua Nazionale. Se i vari Zaniolo, Tonali, Barella si riveleranno giocatori veri e non solo giovani promettenti. Che la Dea assista il calcio italico. Con i suoi troppi stranieri, i suoi troppi (presunti ) assi, i suoi allenatori con al piede la palla dell' ideologia, la sua Federazione che sogna i play off.  Bagno di umiltà.   Magari provando a copiare Bergamo, la Dea, Percassi e Gasperini. Sono gli unici, i bergamaschi, ad aver recitato in Champions da protagonisti sfiorando l'impossibile. Non so cosa abbia detto Pirlo nello spogliatoio il primo giorno di allenamento. Ma so cosa avrei detto io. Questo. “Diciamoci la verità: vi è andata di cu...ad essere usciti con il Lione. Se passavate potevate prendere una ripassata stile Barcellona contro il Bayern“ . Qualcuno si sente di escluderlo?