L'IMBOSCATA - Il silenzio (e la zoppia) della Juventus. Allegri ha trovato le macerie, Spalletti senza alibi. Telenovela Dybala, mistero Bernardeschi. Calciopoli, accolto ricorso Giraudo a Strasburgo: Agnelli riapre il cassetto?

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.

10.09.2021 00:31 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA  - Il silenzio (e la zoppia) della Juventus. Allegri ha trovato le macerie, Spalletti senza alibi.  Telenovela Dybala, mistero Bernardeschi.  Calciopoli, accolto ricorso Giraudo a Strasburgo: Agnelli riapre il cassetto?
© foto di Andrea Bosco

Del silenzio, la Juventus, sembra aver fatto una missione. Niente la scompone. Immagino che alla Juventus la pensino come Sainte- Beuve: “Il silenzio solo è il sovrano disprezzo“. Ma una Juve silente è una Juve che evidenzia la sua odierna zoppia.

La giustizia federale ha ridotto di una giornata la squalifica di Osimeh. Che contro la Juve sarà in campo. Meglio così. Un Napoli privato di Osimeh avrebbe “pianto“. Ora Spalletti non avrà alibi: dovrà fare polpette di Allegri. A Max Allegri  spetterà  provare a dissolvere le certezze partenopee. Anche con una squadra dimezzata ed incerottata. A Napoli, di questi tempi, anche un pareggio sarebbe da annoverare  a successo.

Continua intanto, stucchevole, la telenovela relativa al rinnovo del contratto di Dybala. Fra quattro mesi il giocatore  potrebbe firmare da svincolato. Al pari di Bernardeschi del cui rinnovo, viceversa, nessuno parla .

Bernardeschi che (mistero)  gioca  bene solo con la maglia della Nazionale. Contro il “burro“ lituano ha realizzato due pregevoli gol Kean. E questo è di buon auspicio, considerato che Chiesa è semi-infortunato, che Dybala (quasi certamente) a Napoli non ci sarà e che Morata con la sua Nazionale non è arrivato (secondo le gazzette) alla sufficienza. Allegri è atteso da un gran lavoro. Lo sapeva, ma forse neppure lui immaginava di trovare alla Continassa, macerie. Non parlo di questioni tecniche. Parlo della “testa“ della Juve: la brutta attitudine al  black out .

Per dirla, tuttavia, alla James Bond: mai dire mai. E allora, relata refero,  motori al massimo, che gennaio è dietro l'angolo:  il mediano del Monaco è l'ultima moda. Vlahovic per giugno: se paghi 80. E si sta  riposizionando Gravenberch. A zero si potrebbe liberare,  nel 2022, Goretska. Fantozziani  sogni proibiti si aprono su altri scenari. Come quello di  un Donnarumma che a Parigi continuerà a non giocare e che “fisiologicamente“ arriverebbe tra un anno alla Juve. O come quel Haaland, regalo (a se stessa) di Madama in occasione del Centenario. Spiegava Freud che il sogno “è il tentato appagamento di un desiderio“ . Tentato, appunto.

In serata  due notizie. Una bella:  la Juventus Women ancora vittoriosa che accede ai gironi di Champions .

La seconda clamorosa. Il Tribunale dei diritti dell'uomo ha ritenuto ammissibile il ricorso dell'ex amministratore delegato della Juve, Antonio Giraudo, radiato in via definitiva dalla giustizia sportiva.  Ora il Tribunale di Strasburgo (che nel 90% dei casi è solito respingere  questo tipo di richieste  come riporta il  "Corriere della Sera“   si è pronunciato a favore dell'ammissibilità. Ci vorranno alcuni mesi prima del dibattimento. La  palla passa allo Stato Italiano e al suo sistema giudiziario. Giraudo infatti ha eccepito su soprattutto su un fronte : essere stata costretta la difesa della  Juventus  all'epoca di Calciopoli ad esaminare 7000 pagine (accusatorie) in 7 giorni .  Per ora si tratta solo di ammissibilità. Ma dovesse mai la corte di Strasburgo pronunciarsi nel successivo dibattimento ancora a favore di Giraudo, lo Stato Italiano sarebbe costretto a risarcirlo. Quel tribunale infatti valuta se i diritti della difesa siano stati o meno violati. In caso affermativo potrebbe essere riscritta la storia di Calciopoli? Non è detto. Ma verosimilmente  dovesse essere accertato che all'epoca i diritti di Giraudo furono violati, inevitabilmente lo sarebbero stati anche quelli della Juventus. E' probabile che a  Strasburgo venga depositata anche quella dichiarazione del magistrato Sandulli, componente il collegio giudicante di Calciopoli che un anno dopo la sentenza che spedì la Juve in serie B, ebbe a dichiarare: “ Giudicammo sull'onda del sentire popolare“ .

Magari ora  la Juventus potrebbe ripescare dal cassetto della scrivania dell' ex presidente Cobolli Gigli la relazione da lui  commissionata nel 2006 all'avvocato Dupont in vista di una difesa mai  esercitata. Come noto per Calciopoli a difendere  la Juventus fu  l'avvocato  Zaccone. Per informazione, Dupont è il legale  del celebre caso Bosman. E sempre per informazione, l'avvocato Dupont, non risulta abbia mai perso un ricorso. A Strasburgo.