L'IMBOSCATA - I complimenti di Allegri ad Arthur: cosa avrebbe detto Galeone? Ci sarebbe tanto da dire in tempi normali, ma sono ore buie per la storia del mondo. Guerra in Ucraina: proposta Juve...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
04.03.2022 00:53 di Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA -  I complimenti di Allegri ad Arthur: cosa avrebbe detto Galeone? Ci sarebbe tanto da dire in tempi normali, ma sono ore buie per la storia del mondo. Guerra in Ucraina: proposta Juve...
© foto di Andrea Bosco

In tempi normali avrei parlato della vittoria della Juventus in Coppa Italia a Firenze. Fortunata, fortunosa, sofferta. Avrei parlato della grande gara di Danilo e De Ligt. Dei cori razzisti a Vlahovic, mazzolato da Igor (che è brasiliano, non russo) come aveva fatto Bremer nel derby. Avrei parlato delle difficoltà di De Sciglio, Ake (impiegato però fuori ruolo), Kean , Morata. Dei progressi di Rabiot e dei complimenti di Allegri ad Arthur. Devo aver visto un'altra partita. Ma a parte questo chiedo. Cosa avrebbe detto Galeone ad Allegri se Allegri a Pescara avesse giocato come Arthur? Mi piacerebbe saperlo.  Avrei parlato del gol in trasferta, che per questa edizione della Coppa Italia vale ancora il doppio e mette la Juve con un piede in finale. Ma il ritorno con la Fiorentina non sarà una passeggiata. In tempi normali avrei parlato di Gravenberch che radiomercato vuole sempre più vicino alla Juve per la prossima stagione . E di Dybala che per ora (e siamo a marzo) ancora non ha rinnovato. Di questo e di altro, avrei parlato.

Ma, come sapete, cari lettori, il mondo sta vivendo una delle ore più buie della sua storia. La guerra in Ucraina può diventare un conflitto mondiale. La situazione è pesante.  E fare distinguo, in queste ore, di morte e devastazione, appare impossibile. Chi massacra è sempre dalla parte del torto. Oggi come ieri: sia chiaro. Anche un “ieri“ non tanto lontano. Ho quindi una modesta  proposta: che la Juve indossi per tutta la stagione la maglia gialla e blu (simbolo di Torino) sua seconda divisa, in segno di solidarietà con l'Ucraina. Come ha scritto il direttore del “Corriere della Sera“ commentando la contro-copertina- bandiera, commissionata a Mimmo Paladino: “Siamo tutti ucraini “