Vlahovic è una cessione forse più costosa di tenerlo in rosa

I fischi a Dusan Vlahovic sono il termometro di quanto sta succedendo in casa Juventus. Perché se è vero che il serbo sta allenandosi al meglio, tenendo fede al contratto e dimostrando di essere un professionista, dall'altro ci sono le tensioni con i tifosi, quelli che vorrebbero una firma sul contratto - per allontanare ulteriori nubi sul suo futuro - e altri che lo vedrebbero più lontano possibile dall'Allianz Stadium. Difficile dire quale è la posizione corretta e quale no, perché non è una situazione manichea dove è tutto o bianco o nero. Le zone di grigio sono ampie e chi si schiera facilmente semplifica eccessivamente lo stato dell'arte.
Consideriamo una cessione di Dusan Vlahovic per una trentina di milioni. Servirebbe poi coprire l'ingaggio di Vlahovic: se trovasse una proposta da 7 milioni sarebbero 10 in meno (lordi) in un anno. Quindi una buonuscita del genere è da mettere in preventivo. E poi ci sono gli oneri del procuratore che, fra un anno, potrebbe chiedere una cifra alta alla firma. Realisticamente alla Juve servono (almeno) 15 milioni per cederlo: il resto è tutto guadagno e, con 30, andrebbe a pari. Sotto sarebbe minusvalenza.
Il costo tra stipendio e ammortamento è di 38 milioni (più di 5 già elargiti). Così saremmo di fronte a 15 senza fare nulla, più l'acquisto di un attaccante e il suo relativo stipendio. Fosse Kolo Muani sarebbe intorno ai 42-43 (più 5 già elargiti, appunto) e un altro peso a bilancio per i prossimi anni. A questo punto, almeno economicamente, meglio tenersi Vlahovic. Ed evitare di rafforzare le avversarie come il Milan.