Un mercato di troppi fronti aperti con pochi giorni a disposizione

Un anno fa Cristiano Giuntoli era riuscito in (quasi) tutte le sue scelte. Mancava solo Weston McKennie, poi riabilitato. Però erano stati ceduti da Federico Chiesa fino ad arrivare a tutti gli altri. L'epurazione del post Allegri era completa, a parte un Danilo poi salutato durante il mercato invernale. Invece oggi è il 28 di agosto, cinque giorni alla chiusura, con una situazione decisamente incompleta. Nico Gonzalez fuori dal progetto e che può andare via in prestito lunedì, Dusan Vlahovic che pur di non andare via può restare da terza punta, Kolo Muani che aspetta solo una chiamata e via discorrendo.
Sembra un po' il giorno della marmotta. Quello che si ripete tutto uguale da qualche mese a questa parte. Perché fosse solo settimane non sarebbe poi così male. Ora però non si può più scappare né delegare, la chiusura del mercato si avvicina e, volendo muovere, bisogna fare qualcosa.
Sempre che si voglia muovere sui vari fronti. Savona, Zhegrova, Nico, Molina, Vlahovic, Kolo Muani. L'idea è che non cambierà molto in rosa, solo un sostituto se qualcuno esce, come sempre detto. A questo punto, a meno di offerte - come per Savona, appunto - non sarebbe meglio rimanere così e rimandare i problemi (se ci saranno) alla prossima estate? Anche perché non ci sono acquisti di Cristiano Ronaldo all'orizzonte, ma nemmeno di Higuain o Pogba.