Rocchi: “Fallo di Joao Mario? Il calcio di rigore è una decisione errata. Il provvedimento corretto per Orban era il cartellino ROSSO . Tudor ha anche ragione, ma…”

23.09.2025 15:40 di  Benedetta Demichelis   vedi letture
Rocchi: “Fallo di Joao Mario? Il calcio di rigore è una decisione errata. Il provvedimento corretto per Orban era il cartellino ROSSO . Tudor ha anche ragione, ma…”
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Il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, a Open Var, ha analizzato l'episodio del calcio di rigore fischiato contro la Juventus nel corso della sfida con il Verona: "La decisione non è corretta, non è calcio di rigore e non è corretto tirare fuori l’altro episodio come dinamica. Ciò che rende non punibile questo tipo di episodi è la dinamica, c’è un discorso di contatto, braccio e non spalla, per noi questa decisione è errata. Orban? In questo caso il provvedimento corretto era il cartellino rosso, il giocatore guarda l’avversario ed è un motivo che doveva accendere la lampadina. È un episodio da decidere in campo, non al monitor, dove peraltro i due colleghi lo liquidano con troppa velocità. Io non discuto mai le parole degli allenatori, peraltro in questo caso Tudor ha anche ragione, ma dico sempre di non esagerare con i termini: non fanno bene a nessuno, siamo qua e chiedo sempre massima collaborazione. Cito il comportamento di Vieira, ha subito un rigore contro ed è stato anche espulso, ma si è comportato in maniera diversa. Altrimenti diventa una gazzarra.

Su Rapuano e Aureliano: "Noi siamo sempre molto severi su certe valutazioni, la prestazione non è stata positiva per nessuno, né arbitro né tantomeno Var, pur trattandosi di uno dei più bravi. Io ho sentito allenatori che hanno difeso i propri portieri: io prendo sempre a esempio il portiere, è il ruolo più simile all’arbitro. Credo valga lo stesso: noi non sospendiamo mai per questione tecnica, solo per questioni disciplinari. È chiaro che se devo fare una scelta, per dire una formazione, e ho dieci ragazzi che hanno fatto bene, la settimana dopo schiero in A loro e in B gli altri, o li lascio a casa. Però noi non sospendiamo: rivedrete presto i ragazzi in campo”.