Live

Perin: “Spalletti è il migliore. Sto facendo di tutto per recuperare per Napoli. Sull’assenza di Vlahovic…”

Perin: “Spalletti è il migliore. Sto facendo di tutto per recuperare per Napoli. Sull’assenza di Vlahovic…”
Oggi alle 20:13Primo piano
di Camillo Demichelis
fonte Dall’inviato a Fossano

Mattia Perin ha parlato nel corso di un evento di Balocco sponsor della Juventus. Ecco le sue parole riprese da TuttoJuve.com: 

Come state?
"Benissimo, dopo tre vittorie consecutive stiamo bene".

Tu personalmente?
"Benissimo, ho avuto un piccolo affaticamento ma sto facendo di tutto per cercare di esserci con il Napoli. Non vogliamo far diventare il problema più serio di quello che è".
 

Spalletti qualche giorno fa ti ha definito una sorta di influencer carismatico dello spogliatoio. Come la vivi a livello di responsabilità nei confronti del gruppo e della Juventus?

"Tra l'altro mi ha fatto sorridere quando l'ho sentito perché in una società di oggi l'influencer è molto utilizzato. Il mister ha veramente un ampio bagaglio lessicale e certe volte viene fuori con dei termini incredibili. È una responsabilità che ho scelto di assumermi data l'età e la fortuna che ho avuto di condividere lo spogliatoio con delle leggende di questo club e del calcio mondiale. Più che una responsabilità metto a disposizione la mia esperienza per i più giovani. È una scelta che faccio quotidianamente ogni mattina soprattutto quando ci sono periodi più lunghi dove non gioco e potrebbero arrivare delle mancanze di stimoli. Svegliarmi una mattina e avere l'obiettivo di andare al campo e di essere una guida o comunque una persona che mette la propria esperienza a disposizione dei più giovani mi dà tantissimi stimoli. Mi dà l'energia e l'entusiasmo giusto per stare sempre a livello di prestazioni in forma". 
 

Mattia, ci sono diversi giovani che stanno arrivando in prima squadra, che consigli dai loro e come li stai vedendo?
"È sempre piacevole vedere i ragazzi più giovani che arrivano in prima squadra perché cerchiamo di mettere a disposizione la nostra esperienza e quello che conosciamo al loro servizio così che magari possano acquisire nuovi strumenti da mettere nel loro bagaglio tecnico. Cerchiamo di aiutarli a pieno perché sono il futuro della Juventus. Quello che ho imparato in questi anni è che la Juventus vende prima di tutti, quindi bisogna mettere le proprie qualità a disposizione della Juventus perché noi un giorno andremo via, chi smetterà, chi cambierà squadra, invece questo grande club rimarrà per sempre la storia, l'energia, la cultura che permea proprio nell'ambiente Juventus. Quindi è giusto metterci a disposizione e mettere sempre prima la Juventus rispetto all'ego". 
 

Tu alla Juventus hai avuto tantissimi allenatori, in cosa vedi Spalletti diverso? In cosa lo vedi diverso sul piano motivazionale, nei rapporti interpersonali con voi e poi magari anche sul piano tattico?
"Sul piano tattico è fenomenale, veramente incredibile, maniacale. Ha delle letture in campo che sono da assoluto fuori classe. Me ne aveva parlato, per esempio Daniele De Rossi, che ha avuto tanti anni alla Roma, me ne parlava quando eravamo in Nazionale insieme e ora capisco realmente quello che lui diceva. Ha dei dettagli, delle piccole cose, una meticolosità veramente fuori dal comune, non umana e questa cosa qui sicuramente aiuta a migliorarci sia singolarmente che come gruppo perché in uno sport e in un livello dove la differenza tra squadra è veramente sottile, anche solo l'1% fa tutta la differenza del mondo e questo è quello che lui ci sta portando. Ci sta facendo capire che l'1%,  più l'1%, più l'1%m  più l'1%, più l'1%, più il 5% , fa tutta la differenza del mondo tra vincere o non vincere una partita, tra passare o non passare un turno. Mi ha sorpreso veramente in positivo". 
 

Cosa ha avvertito nelle reazioni di Spalletti in vista della partita di campo di questa partita importante?
"Un'esperienza tale, comunque sono 30 anni che fa l'allenatore, un'esperienza tale che la sta prendendo nel modo giusto, ce la sta facendo preparare sia a livello emotivo che a livello tattico, secondo me, nel miglior modo possibile. Poi ovviamente come dico sempre in campo andiamo noi e noi dobbiamo essere bravi a mettere in campo quello che lui ci chiede fuori".
 

Come pensate di sopperire alle assenze di Vlahovic e di Gatti?
"Sono assenze pesanti però in un club come la Juventus sicuramente quella di Dusan che sarà più lunga sarà complicato ma abbiamo comunque giocatori come Jonathan e Lois che se sono arrivati alla Juventus è perché lo meritano, lo vedo quotidianamente dentro il campo di allenamento. Chi è qui è perché comunque è stato scelto e ha avuto la bravura di arrivare alla Juventus, certe volte è più difficile dimostrarlo, ci vuole un periodo di ambientamento ma sono sicuro che arriverà il momento in cui tutte e due dimostreranno di essere pienamente all'altezza di questa maglia".

Una domanda che forse è già stata fatta, tutti gli allenatori che ha avuto, 6-7 allenatori durante le sue stagioni alla Juve, cosa le hanno insegnato, cosa ha capito da ognuno di loro?
"Ho avuto la fortuna di avere tantissimi allenatori come Max Allegri, ha dei colpi di genio, una genialità incredibile, è anche lui delle letture che erano fuori dal comune, in queste letture è quasi del geniale sia il mister Spalletti che Max. La territorialità li unisce da questo punto di vista perché in Toscana c'è un pizzico di genio che nasce lì da questa qualità. Da tutti ho imparato qualcosa, ormai ho 33 anni e cerco di apprendere quotidianamente il più possibile perché mi piace molto ridare indietro quello che ho imparato al più giovane".

Sul mese di dicembre con tanti socntri diretti...

"Questo calendario ci deve stimolare per dimostrare che possiamo alzare ancora di più il nostro livello. Scudetto? Calma siamo al 4 dicembre"

Quando Spalletti è arrivato, è diventato virale la clip e tu gli chiedi come va il mister, lui risponde che dipenderà da voi, mette un po' in soggezione, ti ha messo pressione?
"Assolutamente no. Quando sei aperto a livello empatico basta poco a capire quando uno è ironico ma al limite del vero perché mi disse una cosa che è lapalissiana, dipenderà da voi, chi è che va in campo? Noi, sono io il primo a dirlo. Non ci mette pressione, anzi ci aiuta a farci capire quanto possiamo migliorare e quanto ancora abbiamo di valore inespresso che dobbiamo riuscire a mettere in campo il prima possibile".
 

Tatticamente è uno dei più forti che hai avuto?

"Assolutamente sì, ma ho avuto la fortuna di avere allenatori, ogni tanto ci penso, sono stato veramente fortunato, ho avuto Gian Piero Gasperini, ho avuto Max Allegri, ho avuto Antonio Conte in nazionale, ho imparato qualcosa da tutti loro e tutti loro mi hanno lasciato qualcosa, quindi cerco di riportarlo dentro lo spogliatoio".