L’URAGANO KEAN SCACCIA I FANTASMI DEL PARI
La Juventus cerca di ritrovare la vittoria dopo la sconfitta brutta contro il Genoa, i bianconeri però perdono subito Paulo Dybala che si ferma nel riscaldamento, al suo posto Bentancur.
Per Allegri, quindi la formazione vede Szczesny in porta, Alex Sandro e Cancelo sugli esterni, difesa con Rugani e Chiellini, Emre Can, Matuidi, Pjanic e Bentancur con Bernardeschi e Mandzukic. Nell’Empoli, Andreazzoli punta su Caputo e Farias.
Partita molto chiusa all’inizio con l’Empoli ben messo in campo. Prima mezza occasione con Farias e Rugani che chiude bene. Empoli pericoloso e senza timore reverenziale. Bianconeri un po’ in difficoltà. Sempre la formazione di Andreazzoli pericolosa con Krunic che va vicino al gol. La Vecchia Signora non tiene un pallone, brutto inizio.
Alla mezz’ora prima occasione per la Juventus, con Mandzukic che impegna Dragowski. Finisce il primo tempo assolutamente deludente con una sola conclusione, meglio l’Empoli.
Inizia meglio la Juventus con Bernardeschi che impegna Dragowski. Lo stesso Bernardeschi ci prova, palla alta. Bene i bianconeri nella ripresa anche se la pressione porta a poche conclusioni pericolose. Ancora Bernardeschi che ci prova da fuori, pallone ancora fuori.
Entra Spinazzola ed esce un non troppo positivo Alex Sandro. Ci prova Mandzukic, palla alta. Ancora Juve con Cancelo, pallone a lato, è un’altra Juve.
Entra anche Kean ed esce Matuidi. Ancora Cancelo in conclusione, palla a lato.
ENTRA KEAN E LA SBLOCCA- e’ il suo momento, inutile dirlo, appena entrato, Kean sfrutta un assist al bacio di Mandzukic e batte Dragowski con tiro secco. Gioca meglio la Juve con La Penna che si perde una punizione clamorosa facendo arrabbiare lo Stadium.
Ancora Kean che ha la palla per il raddoppio ma Dragowski lo ipnotizza. Entrano Aquah, Ucan e Pasqual, escono Krunic, Maietta e Pajac. Entra Caceres per Bernardeschi. Nel finale spinge la squadra Toscana con Emre Can che rischia la frittata. Per i bianconeri una vittoria non memorabile, serve Moise Kean per sbloccarla dopo un primo tempo brutto ed uno secondo bello, vittoria meritata, mancano quattro vittorie per lo scudetto.
Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
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