LORO ACERBI, NOI..

20.06.2012 22:00 di  Andrea Antonio Colazingari   vedi letture
LORO ACERBI, NOI..
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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Fa un certo effetto vedere il Milan arruolare, ormai a getto continuo, onesti lavoratori del pallone lontani anni luce dal talento dei grandi rossoneri del passato. Un tempo il Diavolo si assicurava con Nesta il miglior centrale del pianeta: oggi, scrittura Francesco Acerbi, bravo ma di altra lega rispetto all’ex laziale, per raccoglierne l’eredità. Segno dei tempi (duri) per Galliani e Braida: Acerbi e (pare) Constant, arrivano dopo Mesbah, Muntari, Maxi Lopez, anticipati dal Mexes inguardabile “ammirato” nella fase iniziale degli Europei. La farsa Thiago Silva, remake di quella invernale che vide protagonista il brasiliano rotto, Alexandre Pato, sarà servita per addolcire il malcontento dei tifosi rossoneri? “Abbiamo tenuto il fuoriclasse verdeoro, ora turatevi il naso e sorbettatevi le mezze cartucce che possiamo permetterci”: questo il succo.

Perso Silvestre (destinato all’Inter), Galliani ha chiuso per Acerbi: altro sintomo dello stato di coma in cui versano le casse rossonere svuotate da anni d’ingaggi folli e non più in grado di permettersi neppure un buon difensore argentino. La Juve chiude per Isla e Asamoah, cioè due dei pezzi più richiesti del mercato europeo; si assicura con Giovinco uno dei più talentuosi fantasisti del continente e pensa al dopo Pirlo puntando a Verratti, cioè al meglio in circolazione a livello giovanile. Il Milan che fu, si arrabatta con prestiti e compropietà per colmare i buchi di una rosa logora come un cappotto stanco di essere indossato; è ridotto ad attendere i saldi di fine stagione nella speranza che il Liverpool gli “regali” Aquilani, non riscattato al momento opportuno per ovvi motivi di bilancio. Insomma, un quadro deprimente (per loro): se Constant è il sostituto di Muntari (infortunatosi con la propria nazionale), allora l’encefalogramma è decisamente piatto.