Lode al garbo di mister Allegri, ma quant’è grande questo Bar Sport italiano?

Onore al merito. Mister Allegri ce l’ha fatta. Quella che sembrava dopo la terza giornata di coppa una situazione disperata, si è trasformata in una splendida realtà. La Juventus è fra le prime 16 squadre di Europa. Fra il malcontento generale, il livornese si è guadagnato il rispetto, mettendo da parte l’ombra del suo predecessore. Bravo Max, complimenti!
Purtroppo si perde di vista una cosa fondamentale: la Juventus si è qualificata come seconda in un girone che poteva tranquillamente vincere. I bianconeri sulla carta sono più forti dell’Atletico Madrid. Nonostante i problemi sulla fascia, Madama ha un centrocampo nettamente più forte ed un reparto offensivo molto più tecnico di quello "Colchonero".
Di conseguenza, il passaggio al turno successivo, deve essere visto non come un’impresa, ma come un passo obbligato, una sorta di minimo sindacale.
Da molte parti si legge che Conte sia stato cancellato dopo che lo scorso anno non è stato superato il girone; ma la gente ha una memoria molto labile, dal momento che dopo il match con l’Olympiakos erano volate le prime critiche contro il toscano. Ci si dovrebbe ricordare che il leccese, a parte i tre scudetti vinti dopo i due settimi posti consecutivi, nella stagione 2012/2013 ha centrato il passaggio ai quarti dopo aver vinto un girone dove c’erano i campioni d'Europa in carica del Chelsea e i tostissimi ragazzi dello Shakhtar Donetzk. Che lo scorso anno si poteva fare di più è sotto gli occhi di tutti, ma come si fa a disintegrare la carriera di un professionista serio per non aver centrato un obiettivo, peraltro da ottenere in condizioni ambientali alquanto grottesche (il pantano di Istanbul) e dopo essere stati defraudati al Santiago Bernabeu contro il Real?
Non ci si deve dimenticare che la maggior parte dei grandi tecnici ha sbagliato almeno una volta in Europa. Lo stesso Ancelotti, considerato da molti il miglior allenatore in circolazione per ciò che concerne le vittorie in campo internazionale, è stato eliminato nella stagione 2000/2001 dal Panathinaikos, finendo ultimo nel girone E, a sua volta composto da: Deportivo La Coruna, gli stessi ellenici e Amburgo. Non solo, quella Juve contava fra le sue fila assi del calibro di: Zidane, Del Piero, Davids, Trezeguet e Pippo Inzaghi, di conseguenza non è solo superficiale, ma anche abbastanza stupido accanirsi contro l’uomo della rinascita, che ha portato cattiveria e voglia di vincere in una compagine che si era ormai abituata a subire rimonte e stare lontana dall’Europa che conta.
Che dire? Massimiliano Allegri è un ottimo professionista per ciò che concerne tattica e possesso palla, oltre che una persona pacata e in grado di tenere a bada il barometro nell’ambiente, ma, in tutto ciò, si deve attendere prima di considerarlo il nuovo Mosè che divide le acque del mar Rosso (o demolirlo) ed attaccare un simbolo della juventinità come Antonio Conte. Sperando che l’ex mister rossonero arrivi alle fasi finali della Champions League e rivinca il campionato, non si deve dimenticare che le annate sono lunghe e, purtroppo, i giudizi del popolino variano alla velocità della luce. Historia docet!