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TJ - SARRI: "Col Milan partita complicata. I risultati di Lazio e Inter? Nessun rilassamento. Higuain è l'unico con cui litigo. Chiellini e Alex Sandro..."

06.07.2020 16:55 di Simone Dinoi Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - SARRI: "Col Milan partita complicata. I risultati di Lazio e Inter? Nessun rilassamento. Higuain è l'unico con cui litigo. Chiellini e Alex Sandro..."

Maurizio Sarri presenta Milan-Juventus, gara valida per la 31ª giornata di Serie A, in programma domani sera alle 21:45 allo stadio San Siro. Tuttojuve.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero in diretta.

Il Milan è stato un avversario difficile quando l’avete affrontato: che partita si aspetta anche alla luce delle assenze che avrete?

“A noi il Milan ha creato per tutta la stagione difficoltà e in più in questo momento è in grandissima condizione fisica e mentale. In più ha fatto le ultime partite su grandi livelli con due vittorie importantissime contro Roma e Lazio. Affrontare il Milan in questo momento è una partita complicata”

Si aspettava dopo sole 4 partite di raddoppiare vantaggio sull’Inter e di allungare sulla Lazio? Questi risultati servono per farvi stare con le antenne dritte o creano rilassatezza?

“Non dovrebbero creare alcun tipo di rilassamento. Questo è un periodo in cui tutte le partite sono difficilissime e sbagliare una partita può esser estremamente facile perché nessuna squadra sembra in grandissima condizione fisica e quindi l’aspetto mentale è quello determinante. Questo è un periodo in cui i risultati non scontati possono venire fuori con grande facilità. Io ai ragazzi ho sempre detto che sarà un mese durissimo in cui a volte ci sembrerà più facile ma non sarà così o ci sembrerà più difficile ma non sarà impossibile. Quindi dobbiamo procedere come fatto finora: la partita è domani e non ci interessa neanche contro chi giochiamo la prossima”.

Possiamo aspettarci qualche sorpresa per le sue assenze di domani? Giocano Higuain e Rugani?

“In questo momento non abbiamo deciso niente. Le soluzione più scontate sembrerebbero queste ma vediamo. Tutti parlano della nostra rosa larghissima ma nell’ultima partita che avevamo fatto i convocati erano 21 con 3 portieri e 3 ragazzi dell’Under 23 che giocano stabilmente in Serie C. Quindi in questo momento la nostra rosa è fatta da 15 giocatori di campo, contiamo di recuperarne però è chiaro che Chiellini e Alex Sandro ieri hanno fatto una prima bella fetta di allenamento insieme agli altri. Ma da questo a essere in condizione per fare una partita ce ne passa. Alex Sandro ha avuto un periodo di stop relativamente breve ma Giorgio è stato a lungo fuori in questa stagione. Vedremo oggi le reazioni e poi decidiamo”.

Come sta Ramsey? Può esser un’opzione per domani?

“Ramsey è sempre un’opzione, è un giocatore che ci dà palleggio e soluzioni offensive anche come centrocampista. Lui è quello più di di inserimento fra i centrocampisti che abbiamo, è quello che potenzialmente ha più gol addosso. Per noi è sempre un opzione, anche lui viene da un periodo abbastanza complicato. Nell’ultima partita non è entrato solo perché la sensazione dalla panchina è che avevamo più bisogno di uno stabilizzatore come Matuidi”.

Ci puoi fare un aggiornamento sulle condizioni di Higuain e poi com’è il vostro rapporto personale?

"Durante la stagione ho letto che ho litigato un po’ con tutti, in realtà l’unico con cui litigo è Higuain. Non so perché ma è sempre stato cosi. Forse anche perché lui necessita di avere un contraltare aggressivo per tirare fuori il meglio da se stesso. Mentalmente sta meglio, fisicamente non so che tipo di tenuta possa avere in questo momento. Negli ultimi giorni si è allenato con più continuità, per quanto riguarda il piccolo infortunio sembra stare bene in questo momento. Ma anche lui ha avuto poca continuità di allenamenti in questo mese quindi sicuramente ci lascerà qualcosa dal punto di vista fisico ma a livello mentale sta meglio”.

Qual è il difetto principale di questa squadra al momento?

“Abbiamo margini di miglioramento come tutte le squadre. Nell’ultima partita abbiamo perso le distanze, non erano quelle giuste. Abbiamo avuto difficoltà nell'inseguimento della palla sia in orizzontale che in verticale quindi le palle perse non erano subito riconquistate ma si concedeva spazio agli avversari per  le ripartenza. Quindi i margini di miglioramento ci sono indubbiamente. Sono contento di quello che ho visto fare alla squadra, sia dal punto di vista sportivo che umano. Siamo consapevoli che possiamo migliorare ancora, questo periodo è duro, è un periodo atipico in cui è difficile giocare con questa frequenza. Come vediamo dai risultati di tutti è difficile dare continuità a risultato e prestazione”.

Avete cominciato a subire di meno: la squadra ha trovato l'equilibrio che cercava?

“La sensazione è che in questo momento non concediamo tantissimo però bisogna fare attenzione. Mentre la fase offensiva può dipendere da 2000 fattori e può essere fortemente condizionata dal talento dei giocatori, in quella difensiva ci va un'applicazione mentale, un'attenzione, che vengono fuori solitamente da grandi motivazioni. Io sono sempre della convinzione che una fase difensiva fatta con ottimi movimenti difensivi ma di scadente aggressività sia peggio di una fase difensiva confusionaria ma fatta con un grande livello di aggressività e applicazione. Quindi lì si va veramente a scavare nelle motivazioni dei giocatori: per avere una fase difensiva ottimale per 90 minuti, alla base occorre energia mentale e grande motivazione"

Avete messo la testa sulla preparazione per le prossime settimane, anche in chiave agosto?

“Quello che è stato fatto è stato fatto nella preparazione. Non ci sono margini per intervenire nel calendario se non fermando il giocatore per qualche partita. Al momento attuale non lo possiamo fare. In questo momento per noi è impossibile intervenire per quanto riguarda l'aspetto fisico facendo preparazioni mirate. Se poi fra 15 giorni recuperiamo qualcuno possiamo far allenare 2-3 giocatori per volta, lasciandoli fuori per qualche partita dedicandogli qualche allenamento individuale per tenerli in condizione il più possibile”.

Higuain non va coccolato?

“Higuain va coccolato un giorno e battuto nel muro quello dopo. Lui è uno che quando va in depressione ha bisogno di grande aiuto e grande accompagnamento dal punto di vista affettivo perché moralmente è un ragazzo sensibile che si può abbattere. Ma se va in esaltazione è uno che va battuto nel muro perché si può accontentare”.