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TJ - Dybala a Del Piero su Instagram: "Ho segnato a tanti grandi portieri: mi manca solo Buffon"

10.04.2020 22:01 di  Luca Cavallero   vedi letture
LIVE TJ - Dybala a Del Piero su Instagram: "Ho segnato a tanti grandi portieri: mi manca solo Buffon"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Mancano pochi minuti alla diretta Instagram tra Paulo Dybala e Alessandro Del Piero, due numeri dieci della Juventus appartenenti ad epoche diverse. I due non hanno mai nascosto sui social il feeling da cui sono legati, avendo anche in ballo una suggestiva sfida a suon di punizioni (specialità di entrambi). Tuttojuve.com vi racconterà in esclusiva il botta e risposta virtuale tra i due.

Dybala: "Ciao ragazzi, come va? Sto aspettando la richiesta di Ale (non sono molto bravo con queste cose)".

Del Piero: "Come stai? Sei a Torino?".

Dybala: "Sì, siamo rimasti qua dopo la brutta notizia ad aspettare che passi tutto".

Del Piero: "Avete avuto sintomi tu e Oriana?"

Dybala: "Sì, un po' lunghi. Oriana ne ha avuti un po' meno. Ho dovuto interrompere gli allenamenti. I dottori mi hanno inviato le vitamine. Per fortuna da un paio di giorni stiamo bene. Sto aspettando l'esito del tampone".

Del Piero: "E' un periodo difficle, anche per i figli".

Dybala: "Immagino: in una situazione come questa devi anche essere bravo ad usare l'immaginazione".

Dybala: "Ma con i tuoi figli parli italiano o inglese?"

Del Piero: "In casa l'italiano, ma loro a scuola studiano l'inglese. A Los Angeles poi c'è anche tanta gente che parla lo spagnolo".

Dybala: "Ti manca l'Italia?"

Del Piero: "No perchè alla fine ci torno ogni due mesi e ho contatti con tutti gli amici. E' una vita diversa a cui mi sono abituato".

Del Piero: "Abbiamo fatto questa diretta perchè è il giorno 10?"

Dybala: "Ma certo! Non ci avevo pensato: oggi è il 10 aprile".

Dybala: "Mi manca del calcio il contatto con i compagni e il contatto con la palla".

Del Piero: "Immagino, la quotidianità in allenamento è fondamentale...".

Dybala: "Un momento: ti devi allenare perchè dobbiamo fare la gara di punizioni con Buffon in porta!".

Del Piero: "Ok: dieci punizioni con il destro e dieci con il sinistro".

Del Piero: "Tra l'altro l'ultimo gol che hai fatto con l'Inter è stato straordinario..."

Dybala: "Secondo me Handanovic non se lo aspettava: l'ho preso controtempo".

Dybala: "Come ti vedi nel calcio di oggi Alex?".

Del Piero: "C'è stata una crescita notevole: io ho cominciato in un mondo con i giornalisti per esempio che stavano fuori dallo spogliatoio. Adesso piano, piano è cambiato tutto: gli allenatori si sono anche mixati rispetto a prima, c'è un'apertura delle frontiere notevole. La voglia di giocare comunque non è passata!".

Dybala: "Forse anche a livello fisico il calcio è cambiato: oggi si corre molto di più rispetto a prima. Sei d'accordo? Ho letto che 20-30 anni fa un giocatore faceva al massimo 8-9 km. Ora i centrocampisti ne fanno solo 12".

Del Piero: "Già negli ultimi dieci anni c'erano questi numeri. Il passaggio all'indietro al portiere ha cambiato completamente tutto. Prima tutti gli stadi avevano la pista e si giocava solo con un pallone; oggi ci sono dieci palloni intorno... ogni volta che la palla esce sono 30-40 secondi di recupero tempo in più. Oggi c'è poi molta più protezione: i difensori possono fare meno falli. Oggi ci sono molte più telecamere e più tutela dello spettacolo. Quando vinsi il primo scudetto con la Juve lo staff era solo di 5-6 persone...".

Dybala: "Noi usciamo sempre tutti vestiti di nero, quelli che lavorano per noi in bianco: a volte siamo più bianchi che neri. Ora c'è molta più gente che lavora con noi, che sanno di che cosa abbiamo bisogno nello specifico. Le grandi società hanno queste soluzioni per me. Non ha senso che io lavoro come Chiellini e De Ligt, perchè ho caratteristiche diverse. Comunque il fatto dei falli è vero: io ho Samuel come allenatore della Nazionale. Il primo anno di Palermo quando andai a San Siro giocava ancora con i nerazzurri e mi ha fatto un sacco di falli: oggi non sarebbe mai avvenuto".

Del Piero: "Racconta l'aneddotto della maglia".

Dybala: "Ho partecipato ad un'asta per la tua maglia del 2010-2011. Però fui superato nell'offerta senza che io lo sapessi. Mancavano cinque ore, aspetto aspetto, poi uno entra e ho perso la tua maglia per dieci euro e non ho avuto la possibilità di fare la mia offerta".

Del Piero: "Dai, te la darò io".

Dybala: "Facciamo così: chi vince la gara di punizioni regala all'altro la propria maglia numero dieci".

Del Piero: "Com'è la situazione in Argentina?"

Dybala: "Bene, perchè il presidente ha subito disposto la quarantena e diluito i casi. Non si può uscire, perchè se esci rischi la galera".

Dybala: "Qual era il tui idolo da giovane?"

Del Piero: "Platini, in un'epoca in cui c'erano lui, Zico e Maradona in Italia".

Del Piero: "Cibo preferito italiano e argentino".

Dybala: "Argentino l'asado, italiano la pizza. Però ricordo che quando ero al Palermo andavo in una trattoria a mangiare gli spaghetti con l'aragosta insieme alla mia famiglia".

Dybala: "Il mio gol più bello alla Juve? Io ti dico il tuo".

Del Piero: "Quello che hai fatto contro l'Inter, per la complessità, è forse il più bello. Altri sono stati gesti tecnici, ma questo è stato completo".

Dybala: "Il tuo secondo me quello contro la Fiorentina al volo".

Del Piero: "Io ci ho azzeccato con il tuo gol più bello?"

Dybala: "Forse sì, peccato solo non averlo potuto condividere con i tifosi della Juventus in un'atmosfera completamente insolita".

Dybala: "Qual è il tuo gol su punizione più bello?"

Del Piero: "Quella contro il Real nei quarti di Champions e contro il Bologna. Anche quella nel 2008 contro lo Zenti. O anche il 2-0 al Bernabeu. Uscire tra gli applausi è stato indimenticabile. Il tuo invece?".

Dybala: "Alla Juventus ne ho fatti tanti. Se devo trovarne proprio uno, a livello di importanza, quello contro l'Atletico perchè abbiamo vinto con quel gol e perchè a volte pensare in così poco tempo di prendere una decisione così è stato bello. Mancava un minuto e quante volte potevo calciare potevo sbagliare. Ne ho parlato con Pjanic che mi aveva consigliato di tirare basso, io però ho calciato alto, caricando il più forte possibile. Oblak non se lo aspettava. per il resto ho segnato a tanti grandi portieri: l'unico che mi manca è Gigi (Buffon ndr)".