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TJ - ALLEGRI in conferenza: "Il difficile viene adesso. Dobbiamo essere un blocco unico, perchè arrivano i 35 giorni più importanti della stagione"

29.04.2023 12:08 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dall'inviato all'Allianz Stadium
LIVE TJ - ALLEGRI in conferenza: "Il difficile viene adesso. Dobbiamo essere un blocco unico, perchè arrivano i 35 giorni più importanti della stagione"

Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Bologna. TuttoJuve.com ha seguito l'evento in diretta:

Come ha visto la squadra?

"Veniamo da un periodo negativo, perchè abbiamo perso 4 delle ultime 6 partite. Domani abbiamo la possibilità di invertire le cose contro un Bologna che sta facendo ottime cose. Thiago Motta sta facendo un bel lavoro".

Vi siete confrontati?

"La cosa da fare in questi momenti è quella di stare zitti come è già capitato nei momenti di difficoltà come quando ci hanno tolto i 15 punti o in altre stagioni, è lavorare. Ci sono 35 giorni importanti davanti a noi e non c’è altra scelta. Parlare serve a poco. Nel calcio quando non vinci sei dalla parte del torto e quando vinci hai ragione. Come si suol dire chi vince è un bravo ragazzo e chi perde... Dobbiamo reagire al fatto che comunque abbiamo lasciato per strada un po' di punti in campionato".

Ci racconta gli ultimi giorni?

"Il confronto contro i giocatori non c'è stato. Quando una squadra perde, soprattutto alla Juventus, vengono tirate fuori delle illazioni, perchè la gente ha molta fantasia. Ho sentito la conferenza di Giannis (Antetokoumpo ndr) dell'altro giorno, ci sono dei momenti nella vita sportiva in cui vinci meno però l'importante è lavorare con serenità per creare i presupposti per tornare a vincere. Poi vince sempre una squadra e bisogna lavorare per esser noi quella squadra".

Come riesce a motivare la squadra?

"Poco no, perchè abbiamo ancora un obiettivo in campionato e migliorare il piazzamento della scorsa stagione. Poi c'è l'Europa League. L'obiettivo è arrivare a marzo e aprile sempre in lotta per qualcosa, anche quest'anno ci siamo riusciti. Poi se siamo bravi e fortunati, li centriamo. L'obiettivo di ogni società, nel campionato italiano, vista la situazione economica del calcio italiano, non è che ora abbiamo 5 squadre tra Champions ed Europa League, e i problemi non ci sono. Questo è il calcio. Una società come la Juventus, l'Inter, Milan, ora il Napoli ha vinto e 3 restano fuori dalla Champions delle 6 che sono in lotta. Sono 60-70 milioni di introiti che vengono meno. L'obiettivo primario di ogni società è giocare dopo la Champions. Siamo in lotta per farlo e per cercare di vincere l'Europa League. Un passo alla volta. Se siamo bravi e fortunati ci riusciamo, comunque abbiamo fatto il possibile per ottenere qualcosa”.

L'allenatore è sempre nel mirino. Domani si può vedere qualche altro ragazzo?

"Io in particolare. Per me è un divertimento, perchè su questo mi stimolate. Stanno tutti bene, ma Chiesa viene da 10 mesi di inattività e le sue prestazioni sono nella norma come Pogba che non è nelle condizioni ottimali per giocare una partita. Vorrei vedere il Pogba che ho allenato, ma al momento non è così.  Nella sfortuna di avere ragazzi infortunati come Pogba, Chiesa, Vlahovic che viene da una pubalgia importante non è che ora è diventato scarso. Nella sfortuna grazie al lavoro in questi dieci anni dalla Juventus, c'è la fortuna di avere tanti giocatori come Soulé, Fagioli, Miretti, Iling che hanno fatto tante partite. Miretti ne ha 40 ed è un 2003, Fagioli 30 e l'anno scorso ne ha fatte 25 in Serie B con la Cremonese. Non è facile giocare tante partite alla Juventus. Parlando con Buffon una volta lui mi disse che il primo anno alla Juventus non ci aveva capito niente, il secondo neanche, perchè la Juventus è una cosa unica. Poi capisco che si vorrebbe tutto e subito, ma ci vuole pazienza, giocare alla Juve non è facile, la fortuna è aver trovato un patrimonio di questo tipo. Il momento più difficile è ora, non è quando ci hanno tolto i 15 punti, ma ora. Non parlo solo della squadra ma di tutto, perchè la società deve essere un blocco unico, perchè ci sono i 35 giorni più importanti della stagione. Come in tutte le stagioni gli ultimi 35 giorni sono i più importanti. Bisogna essere un blocco granitico. Qui parlo a 360 gradi".

Come mai ci sono state così tante sconfitte?

"Spiegare non è facile, io ho vissuto un'esperienza così a Cagliari. Ora abbiamo 7 partite di campionato e 2 d'Europa League speriamo siano 3. Come successo nel 2015 con 10-12 punti in 10 partite, piano piano abbiamo messo un pezzettino alla volta. Ora dobbiamo pensare a domani sapendo che è difficile. Quello che oggi vediamo tutto nero magari domani comincia a essere grigio. Dobbiamo uscirne tutti insieme senza vedere più nero di quello che è. Nonostante i disastri fatti siamo terzi in classifica".

Cosa è successo nel post con l'Inter?

"Perchè cosa è successo? Riportato da chi? Pensiamo alla partita di domani".

Meriti di essere confermato a prescindere?

"Questo è un problema della società non mio. Io sono tornato alla Juventus sapendo le difficoltà. Poi non devo star qui a difendermi, devo solo lavorare come ho sempre fatto. L'anno scorso fino alla partita con l'Inter si parlava di scudetto, abbiamo perso due finali. Quest'anno son cresciuti tanti giovani. Nella vita le cose a seconda di come uno le vuole vedere e dire cambiano. Poi io non devo star qui a difendermi, non devo difendermi di niente. Vediamo come finiamo quest'anno, in questo momento qui possiamo fare ancora bene. Se non ci riusciremo qualcuno sarà più bravo di noi. Soddisfatto del quarto posto? Che domanda è, ci sono domande più intelligenti e altre... Io non ero soddisfatto neanche po' aver perso la finale di Champions. Io ho molto rispetto dei tifosi e li ringrazio per quello che stanno facendo. Io posso mettere grande onestà, grande professionalità e grande impegno per la Juventus. Però le difficoltà ci sono, noi dobbiamo essere un blocco granitico. Poi se a fine stagione, secondo la società il lavoro non sarà stato soddisfacente, la società prenderà la sue decisioni, perchè l'allenatore è responsabile di tutto. Ma è una cosa normale, fa parte della vita e del gioco. Sarei soddisfatto se vincessi tutto, ma questo è impossibile. Se no devo tornare al discorso di Giannis (Antetokoumpo ndr) della scorsa sera. Ci sono degli obiettivi. Potrei chiederlo anche a te se sei soddisfatta di tornare il prossimo anno a fare le domande a me? Faccio come Giannis, se ti ritrovo qui l'anno prossimo hai fallito nel tuo lavoro? Alla fine dell'anno una vince il campionato, una la Coppa Italia, una la Champions, una l'Europa League. Tutte le altre che non hanno vinto hanno fallito?  Io sono sereno, mi diverto. Analizziamo quello che c'è da fare in totale serenità, io credo che serva tornare a vincere una partita che è quella di domani".

Come mai una prestazione come quella di San Siro?

"Lo sanno tutti che abbiamo avuto un approccio sbagliato, dormiente, che abbiamo pagato prendendo gol. Dovevamo esser più incisivi nella fase offensiva. Quando abbiamo vinto abbiamo avuto poco possesso palla. L'altro giorno abbiamo avuto il 61% del possesso palla, quei dati a cosa servono se non tiri una volta in porta? Le partite hanno una loro storia. Noi abbiamo sbagliato l'approccio".

Che atteggiamento servirà domani?

"Domani è molto difficile. Noi abbiamo 7 partite per rimanere nelle prime 4. Credo che a 73 punti sei dentro alla Champions. Dobbiamo dobbiamo cercare di vincere la prima e non sarà facile, dobbiamo fare la partita per l'importanza che ha. Rispettando il Bologna che sta facendo un'ottima stagione con dei buoni giocatori. Va fatta una partita di grande attenzione".

Termina la conferenza stampa di Massimiliano Allegri