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TJ - ALLEGRI: “Alziamo le antenne perché c’è troppa euforia. Domani sarà una partita tosta. Vlahovic e Chiesa a completa disposizione. McKennie sta bene”

22.09.2023 11:31 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - ALLEGRI: “Alziamo le antenne perché c’è troppa euforia. Domani sarà una partita tosta. Vlahovic e Chiesa a completa disposizione. McKennie sta bene”

Massimiliano Allegri sta parlando in vista della gara contro il Sassuolo. TuttoJuve.com sta riportando le sue parole in diretta: 

Cosa deve fare la Juve per ripetere quanto fatto contro la Lazio? 
 

"Bisogna alzare le antenne perché c'è troppa euforia in giro, da una parte è bello dall'altra toglie energie e attenzione. Siamo solo alla quinta partita. Negli ultimi anni a Sassuolo, solo una volta abbiamo vinto 3-0 con tripletta di Dybala. Sono sempre state partite combattute. Loro vengono da una brutta sconfitta. Quindi troveremo un ambiente e una squadra tosta con voglia di rivalsa. Per fare risultato domani bisogna fare una partita di grande fisicità, tecnica perché venire via da Sassuolo con un risultato positivo sarebbe molto importante". 
 

Come stanno Vlahovic e Chiesa?

"Hanno saltato un giorno che hanno fatto differenziato perché Vlahovic ha un po' di mal di schiena e Federico ha un po' il flessore affaticato, aveva lavorato martedì e mercoledì ha saltato, però sono a completa disposizione".

Domani vedremo gli stessi uomini e contro il Lecce ci saranno rotazioni?

"Martedi abbiamo una partita a distanza di tre giorni a capiterà, quest'anno solo quanto ci sarà il turno infrasettimanale e la Coppa Italia, intanto pensiamo alla partita di domani poi domani sera dopo la partita penseremo a quella di martedì dove ci saranno delle rotazioni. Importante concentrarsi sulla partita di domani. Oggi valuterò le condìzioni di Chiesa e Vlahovic però stanno tutti bene nel reparto di attacco. Milik e Kean stanno bene. Yildiz andrà a giocare con la Next Gen. Huijsen starà in pianta stabile con noi visto che Alex Sandro starà fuori per un po' di tempo". 
 

Pensi anche tu che non fare la Champions dia un vantaggio di 5/6 punti? 
 

"Io non so quale sarà il vantaggio o lo svantaggio perché dipende dai punti di vista. Noi dobbiamo pensare che l'anno prossimo la Juventus dovrà giocare la Champions perché credo sia un valore aggiunto a livello tecnico ed economico per la società e su questo ci dobbiamo impegnare. Abbiamo la possibilità di entrare tra le prime quattro, non sarà semplice perché ritengo che Inter, Milan e Napoli sono al di sopra delle altre squadre. Quindi sarà molto difficile. Bisogna fare un passo alla volta con molto equilibrio senza avere grandi sbalzi di umore sia quando vinciamo che quando arriverà un momento difficile. Bisogna rimanere in equilibrio perché l'obiettivo finale è il 26 maggio". 
 

La strada è quella giusta? 
 

"La strada sarà quella  giusta se arriveremo in fondo e avremo ottenuto l'obiettivo. Perchè altrimenti, se non entriamo tra le prime 4, come obiettivo non avremo fatto un ottimo lavoro. Poi che siamo una squadra con meno esperienza degli altri, che dobbiamo lavorare e abbiamo tempo per farlo durante la settimana, questo è un altro discorso. Ci saranno partite meno belle dove comunque dobbiamo fare lo stesso risultato. Perchè saranno partite più equilibrate, dove i dettagli faranno la differenza e su questo bisogna essere molto bravi".

Avete l'idea di fare qualcosa di nuovo rispetto allo scorso anno come idea di gioco o dipende dalla condizione dei giocatori? 
 

"Come ho detto diverse volte è una questione di conformazione della rosa. Quest'anno avremo perso sicuramente in esperienza ma avremo acquistato sicuramente un entusiasmo, dinamismo di tutti i giocatori. Bisogna essere contenti, lavorare in questo senso. Bisogna sapere che bisogna correre più degli altri. Bisogna andare molto forte, perché poi bisogna andare a cercare con i risultati che fanno sì che la squadra cresca in autostima. E soprattutto cercare di consolidarsi nelle prime 4 posizioni. Ecco perché tutta questa euforia ed entusiasmo che c'è in giro bisogna tenerlo a bada perché altrimenti ci facciamo del male. Bisogna stare molto calmi, pensiamo alla partita di domani che è complicata e difficile e soprattuto bisogna affrontarla nel migliore dei modi perché la troppa positività delle cose abbassa le energie e su questo bisogna lavorarci". 

Gli ultimi eventi hanno responsabilizzato Miretti e Fagioli, ed è giusto responsabilizzarsi?


"La responsabilità è di tutti, più giovani o meno giovani. Quando si gioca alla Juventus bisogna crescere più in fretta sapendo che comunque è una cosa fisiologica. Bisogna aspettarci degli errori di inesperienza dei ragazzi più giovani. Fortunatamente abbiamo anche un gruppo di giocatori più esperti che bilancia la cosa. Però Miretti, Fagioli, Cambiaso anche se è nuovo, Iling, Gatti. Gatti l'anno scorso era al primo anno di Juventus. Questi ragazzi stanno crescendo, bisogna credere piano piano e soprattutto bisogna vedere un obiettivo che è quello del risultato finale attraverso le prestazioni. Però bisogna averlo bene chiaro. Questa è sicuramente una fase di crescita". 

Qual è stato l'impatto che ha avuto Magnanelli?


"Francesco è un ragazzo che è molto bravo e lo ha avuto ai tempi del Sassuolo. Per quanto riguarda lo staff, è uno staff tra quelli che sono con me da 18 anni, poi è passato Paolo Bianco, l'anno scorso, due anni fa è stato inserito Padoin... Tra l'altro io sono contento di tutto lo staff, a me piace scegliere collaboratori molto bravi. Soprattutto sono ragazzi giovani che hanno la possibilità di lavorare alla Juventus e se un domani dovessero decidere, come ha fatto Paolo Bianco, l'anno scorso di intraprendere la carriera da allenatore, io sono solamente che contento, anzi per me sarebbe un orgoglio che tanti che hanno lavorato con me, a parte il gruppo storico che ormai abbiamo una certa età, possono fare la carriera da allenatore. Sono mo,ti contento di tutti quelli che lavorano alla Continassa, non scordiamoci i preparatori, i match analist. C'è un buon gruppo di lavoro e soprattutto c'è un buon spirito all'interno della Continassa. Però con questo non bisogna pensare che queste quattro partite giocato, abbiano risolto tutti i problemi perché gli obiettivi si raggiungono a fine stagione". Bisogna ritornare alla normalità che fa parte del dna della Juventus. E qual è? È quella di cercare di vincere più partite possibili per arrivare in fondo all'obiettivo. Domani ne abbiamo una più giocata quella, va messa da parte che martedì ce ne sarà un'altra".

Domani potete essere primi per una notte questo è uno stimolo?


"È uno stimolo, quello che dico sempre ai ragazzi è che noi dobbiamo desiderare di arrivare nelle prime 4 e di vincere la partita domani. Perché le cose desiderate danno uno stimolo in più e soprattutto danno uno stimolo in più. Domani ci sarà la partita contro il Sassuolo e soprattutto ci consentirebbe di prendere tre punti o un punto o quello che sarà che ci avvicinerebbero alla quota Champions. Però bisogna fare un passetto alla volta i campionato non si vincono o non si perdono in una partita. Non si entra o si sta fuori dalla Champions in una partita perché mancano ancora 34 partite quindi ci vuole molta pazienza e cercare di lavorare bene". 

Fagioli può essere un'alternativa a Locatelli davanti alla difesa? Cosa vi ha portato nello specifico Manganelli? 


"Nicolò è un giocatore che può giocare anche davanti ala difesa, è normale che vada provato e riprovato. Ha piedi e tecnica per giocare davanti alla difesa. Ora, come dissi nel lontano 2017, è una mezzala di regia e così continua ad essere. È normale che nel corso degli anni potrà diventare uno che può giocare davanti alla difesa. Per quanto riguarda Francesco, è andato a sostituire Paolo Bianco e insieme a Padoin sono operativi sul campo. Ci dá una mano. Poi ognuno ha le proprie mansioni e tutti portano il loro lavoro nella preparazione alla partita". 

Vuol dire che la squadra non è matura per gestire una corsa di vertice?


"No non ho detto assolutamente questo. Perché la forza di una squadra è di una società è quella di avere equilibrio. Perché i risultati si ottengono, secondo il mio modesto parere con l'equilibrio. Dove regna l'equilibrio è più facile ottenere risultati. Come ho sempre detto un risultato, una vittoria non ci deve spostare, perché siamo solamente alla quarta partita, domani abbiamo la quinta. Perché domani o il giorno in cui ci sarà un pareggio o una sconfitta, perché nell'arco di un campionato ci sta, non è che crolla tutto. Bisogna continuare a lavorare. Ci sono squadre più attrezzate della Juventus e quindi noi dobbiamo combattere con queste squadre, lavorando con entusiasmo, voglia e determinazione. Venendo tutti i giorni al campo cercando di migliorare e poi in fondo all'anno se saremo quarti o secondi o terzi o primi questo dopo lo vedremo. E li vedremo quanto può essere cresciuta la squadra. Una cosa è certa: per come è stata strutturata la squadra, questa è una squadra comunque che ha e avrà un futuro perché ci sono tanti italiani dentro, giocatori giovani. Il più anziano è Danilo che ha 33 anni. Questa squadra ha un futuro e questo è già un risultato importante. Poi dopo se quest'anno dovessimo arrivare nelle prime quattro, con la Juventus che ha fatto un cambio generazionale ciclico che, è normale per una società che vince 9 scudetti e gioca 2 finali di Champions, vince 5 Coppa Italia, 3/4  Supercoppe, rischia, come è successo ad altre squadre di rimanere fuori dalla Champions. La Juventus, momentaneamente, visto che da quando sono arrivato io sono rimasti 6 giocatori, non è mai stata fuori dalla Champions. Perché l'anno scorso la Juventus è arrivata terza e quindi questo è un risultato. Con una squadra che quest'anno è stata ringiovanita e sono partiti giocatori di grande tecnica come Di Maria, Paredes, Bonucci e Cuadrado, con Pogba che momentaneamente purtroppo vive questa situazione, è una squadra che ha un futuro. Facciamo tutto il possibile per arrivare nelle prime 4, la Juventus come società avrà un introito più alto e noi daremo una mano anche da questo punto di  vista, continuerà il suo percorso di crescita all'interno della Champions dove i giocatori faranno più esperienza e cresceranno. Io credo che la società Juventus ha una rosa che per i prossimi anni potrà togliersi delle soddisfazioni indipendentemente dal mercato che verrà fatto. Però quest'anno è molto importante. Ecco perché non bisogna volare troppo in alto e bisogna tenere i piedi a terra. Poi a me volare in alto non piace molto, mi piace stare con i piedi a terra e camminare. Questa è la cosa più importante". 

Berardi sarebbe servito?


"No assolutamente quest'estate, come sapete c'è il direttore Giuntoli e il direttore Manna che seguivano il mercato, ci sono state varie trattative, però, alla fine abbiamo deciso di rimanere con questo gruppo di giocatori. E con questo lavorare. Berardi, domani, speriamo non ripeta le stesse prestazioni che fa quando gioca con la Juve. Noi dobbiamo essere bravi a limitarlo". 

Kean troverà il giusto minutaggio per entrare nel giro azzurro?


"Innanzitutto, la visita dell'altro giorno di Spalletti ci ha fatto molto piacere, perché comunque noi siamo a disposizione per mettere i giocatori che il Ct convocherà nelle migliori condizioni. Noi lavoriamo come Juventus per cercare di dare più giocatori possibili alla nazionale. È normale che in ottica nazionale abbiamo dei potenziali giocatori come Chiesa e Locatelli però ci sono altri giocatori che potranno far parte della nazionale. Sicuramente noi ci impegniamo per la Juventus ma anche per la nazionale per dare tanti giocatori alla nazionale che è un patrimonio del calcio italiano". 

Come sta McKennie toccherà ancora a lui o a Weah?


"McKennie sta bene, ha preso un colpo l'altro giorno in allenamento però sta bene. Oggi, però, valuterò, ma Weah è un buon cambio, si sta inserendo bene è un giocatore arrivato da nemmeno tre mesi nel campionato italiano e quindi deve conoscere la Serie A però sono molto contento del ragazzo".

Una sua opinione all'inserimento dello sport nella Costituzione?


"Sono molto contento che la Repubblica riconosce il valore sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva. Sono molto contento, tra l'altro io faccio parte da diversi anni di" allenatore alleato di sport e salute", perché credo che i ragazzi giovani vadano educati nell'alimentazione e nel fare sport. I numeri e i dati che ci sono in Italia rispetto a quelli di tanti anni fa sono notevolmente cambiati, c'è molta più obesità tra i ragazzini e quindi vanno stimolati a fare sport. Lo sport ti dà regole e disciplina e ti dà molta educazione. Sono molto contento di questa introduzione nell'articolo 33 della Costituzione italiana perché comunque aiuterà ad andare nelle scuole e a educare le nuove generazioni che saranno il futuro dell'Italia". 

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