Il singolare caso di Adp

08.08.2013 15:00 di  Davide Terruzzi  Twitter:    vedi letture
Il singolare caso di Adp

Scrivere di Alessandro Del Piero non è mai facile. Si corre il rischio di essere etichettato allo stesso tempo come un delpierista o anti delpierista, due fazioni che all'interno del mondo juventino sono presenti e in contrasto tra di loro. 

Chi inizia ad avere i primi e indelebili ricordi sul calcio a partire da fine anni Ottanta ha in Del Piero un punto di riferimento; chi tifa Juventus, e ha 30 anni, ha vissuto gran parte della sua vita con una certezza: Del Piero in campo, con la numero 10. E prova una certa sensazione vedere come venga ora esaltato da tutti, mentre dopo gli Europei del 2000 e quelli del 2004, così come i Mondiali del 2002, Alessandro Del Piero veniva criticato e attaccato da tutte le parti, considerato alla stregua di un bollito, un ferro vecchio da buttare via. Attaccare lui, perché il simbolo stesso della Juventus, esaltare lui per criticare le mosse della Vecchia Signora. Singolare il suo destino: lasciata la maglia bianconera, è diventato un panda da salvaguardare, mentre prima si cercava di impallinarlo appena possibile. Bandiera di una parte, prima, bandiera del calcio, poi.

Alessandro Del Piero è il giocatore più rappresentativo della storia della Juventus. Lo dicono i numeri, sebbene ognuno nel suo cuore ha impresso il nome del proprio idolo. Alessandro Del Piero però non è più un calciatore juventino da un anno e tre mesi, quindi fa parte del passato, gioca nel Sydney e sta vivendo una nuova esperienza umana e professionale. Pertanto, è quantomeno singolare vedere tifosi della Juventus in ritiro o allo stadio con la maglia australiana di Del Piero, tanto strano che la domanda se sia stata fondata una nuova società nasce spontanea. Per carità, giusto affezionarsi ai giocatori, sacrosanto avvicinarsi a una squadra perché affascinati da un calciatore, legittimo applaudirlo e tributargli i doverosi onori, ma la Juventus non si chiamava Del Piero & Co., come oggi non è una Marchisio & Co. Insomma, il calcio non è uno sport individuale, ma di squadra. Si tifa Juventus. Sennò si è confusa la realtà, perché se tifo solo per un singolo, non posso essere un tifoso della squadra. Insomma, il calcio, come è diverso dal mondo della musica o del cinema.