Fra la Juve con Vlahovic e quella senza ci sono 90 minuti di differenza
Oggi Thiago Motta ha cercato di spiegare come mai la sua squadra non è riuscita a dare forma alla sua forza offensiva. "Veniamo da alcune partite che non abbiamo vinto. In alcune abbiamo fatto buone prestazioni, ma dobbiamo migliorare. L'esigenza è massima. Non ci si può concentrare solo su una fase del gioco per avere il risultato che vogliamo. Oggi la nostra fase offensiva è una responsabilità di tutti partendo dal nostro portiere. Più arriviamo con gli uomini giusti davanti, più probabilità avremo di fare gol".
Come se arrivare al gol fosse un qualcosa di corale. Eppure la differenza fra quando c'è Vlahovic oppure quando è in infermeria appare chiara. Un gol ogni 48 minuti quando è in campo, uno ogni 138 quando non c'è. Vuol dire che c'è una partita bonus in più dopo i 48 minuti. Per fare gli stessi gol quindi servirebbero 26 partite in più: la Juve ne ha fatti solo tre in stagione senza il centravanti.
Così la sensazione è evidente: uno non vale uno e cambiando gli addendi il risultato sarà per forza diverso. Quindi, nella gestione di una squadra che vuole arrivare almeno al quarto posto serve chi segna. E se non è Vlahovic servirà un altro attaccante. "Domani Dusan sarà con il gruppo. Siamo contenti del suo rientro, che possa fare ciò che gli piace. E' il suo lavoro entrare in campo e giocare a calcio, domani abbiamo ancora Dusan, Savona, Adzic. Siamo contenti del rientro di questi giocatori, perchè interessa alla squadra anche personalmente per ognuno di loro. Tornano in campo e sono contento di questo".