Fernando Llorente a Corsera: "Primo anno alla Juve buono. Il risultato con la Fiorentina non è stato positivo, ma resta tutto da decidere. Se non vinciamo lo scudetto Conte..."

Fernando Llorente ha parlato al Corriere della Sera: "Siamo una squadra unita, il gruppo è magnifico, abbiamo buoni rapporti: questo è fondamentale. Sono venuto qui per conquistare più titoli possibili. Mi sento fortunato. Non è facile vincere tre volte di seguito lo scudetto, ma noi stiamo facendo un anno quasi perfetto. A me piace il calcio italiano, è un calcio competitivo, qui le squadre non sono “aperte” come in Spagna, è tutto molto più tattico. Contro la Juve, poi, si chiudono a riccio. Trovare spazi è difficile. È stata dura lasciare Bilbao, mi sono formato là. Metà vita l’ho passata là. Tutto bello, a parte l’uscita. L’Athletic non prende giocatori da fuori, vive con ciò che tiene. C’è questa mentalità, lo so, ma se un giocatore vuole fare qualcosa di nuovo devi aiutarlo, non ostacolarlo come hanno fatto a me. Mi volevano altre squadre. Avevo altre offerte, ma la Juventus mi ha convinto. Ho creduto nel progetto. Soprattutto in Conte. E non ho sbagliato".
Europa League: "Certo si può recuperare. Il risultato con la Fiorentina non è stato positivo, ma resta tutto da decidere. Tutto è importante, noi sappiamo che non dobbiamo mollare niente. Lo scudet-to certo, ma anche la Coppa. Io sono affamato".
Tevez: "Va bene, è uno normale come me. Ama la vita semplice".
Aiutini: "Sì, mi dà fastidio. Ma con le squadre più forti è la stessa cosa anche in Spagna o in Inghilterra. Basta pensare che l’arbitro è un uomo normale, che sbaglia come noi".
Attaccanti di riferimento: "Ronaldo, Romario, Michael Laudrup, sono cresciuto con il dream team di Cruijff. Da piccolo ero tifoso del Barça, sono stato 17 anni a Bilbao e tifavo Athletic. Ora Juve".
Esperienza Juve: "All’inizio è stata dura. Facevo fatica, non ero abituato al lavoro che si fa alla Juve. Per essere il primo anno, finora è stato buono,L’unica cosa che mi/ci è mancata è avanzare in Champions. La mia cosa migliore quest'anno e' stata il sostegno ai compagni, soprattutto in difesa. E i gol, naturalmente. In Spagna di gol di testa ne ho segnati 12, un anno. È record All’inizio era tutto differente ma ora mi sento bene, a casa".
Il compare: "Paul Pogba, il mio compagno di camera. Gli sto insegnando lo spagnolo. Gli piace molto imparare le lingue".
Convocazione: "Dal 2008 al 2012 sono sempre stato convocato, dopo c’è stato l’anno travaglia- to a Bilbao. Non è ancora deciso nulla. De- vo continuare a fare quello che faccio. I conti a maggio".
Chiusura sullo scudetto: "Speriamo di vincerlo, se no Conte ci ammazza tutti".