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Riccardo Cucchi: "Juve disunita nella ripresa, episodi hanno aiutato la Lazio. Troppe critiche per la sconfitta. Sarri? Non tutti adatti alla sua idea di gioco..."

09.12.2019 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Riccardo Cucchi: "Juve disunita nella ripresa, episodi hanno aiutato la Lazio. Troppe critiche per la sconfitta. Sarri? Non tutti adatti alla sua idea di gioco..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato, in esclusiva, la storica voce di "Tutto il calcio minuto per minuto" e punto di riferimento per le sue enormi qualità giornalistiche dimostrate in tutta la sua carriera, Riccardo Cucchi, per raccontare il post Lazio-Juventus e non solo:

Le dichiarazioni di Acerbi a fine partita, rilasciare ai cronisti presenti, in sintesi sono state queste: "Siamo stati perfetti". Frase che riassume un po' quel che è stata la serata della Lazio. Che opinione ha del match dell'Olimpico?

"Per battere la Juventus occorre essere perfetti. Ha ragione Acerbi. Ma si deve anche aggiungere che nei primi 35 minuti ho visto una gran bella Juventus, che ha avuto il solo torto di non riuscire a chiudere l'incontro. Nel secondo tempo, Lazio migliore degli avversari e capace di chiudere, questa volta, il match. Inzaghi ha preparato bene la partita. E si sa che la Lazio predilige il gioco di rimessa e gli spazi. E gli episodi l'hanno anche aiutata".  

D'altronde, in settimana, sia Milinkovic-Savic che Lulic si erano espressi possibilisti sulla possibilità di battere la Juventus. A suo parere, come mai la prestazione è stata così differente rispetto alle ultime volte in cui la Lazio ha affrontato i bianconeri in casa?

"La Lazio è cresciuta. Ora è consapevole delle sue qualità e non ha perso concentrazione come in altri momenti. E tutti i giocatori attraversano un buon momento. Su tutti Luis Alberto, centrocampista di grande talento. Bene anche Milinkovic, Lazzari e molti altri. La squadra sta bene. E le sette vittorie consecutive lo dicono chiaramente. Inzaghi ha costruito una squadra".

Come ha visto la Juventus all'Olimpico? Sul piatto della bilancia, per la svolta del match, pesa più l'infortunio di Bentancur oppure il rosso a Cuadrado?

"Sono due episodi che hanno influito: forse di più l'infortunio di Bentancur, anche se giocare in 10 un match aperto è sempre difficile. La Juventus è calata nella ripresa secondo me, si è disunita. Ma aveva cominciato molto bene". 

Crede ci siano troppe critiche attorno alla Juventus per questa sconfitta?

"Decisamente. E' la prima sconfitta in campionato, non può generare pessimismo. La Juventus è forte in ogni reparto, è la migliore formazione di A. Può starci una serata imperfetta. Sono convinto che i bianconeri ripartiranno subito. E non dimenticate che ci sarà una Supercoppa ad offrire la possibilità di una rivincita immediata".

Come può adesso Maurizio Sarri far ritrovare le motivazioni ad un gruppo che, in campionato, vince da anni e anni ininterrottamente? 

"La Juventus ha le motivazioni nel suo dna, è nata per vincere. Non è questo il lavoro che deve fare Sarri. Al tecnico toscano serve tempo per dare una sua fisionomia di gioco alla squadra. E deve farlo continuando a vincere. Non è un lavoro semplice, anche perchè credo che abbia tanti grandi giocatori a sua disposizione ma non tutti adatti alla sua idea di calcio. Per questo è costretto a mediare tra aspirazioni di bel gioco e concretezza". 

Due punti separano Inter e Juventus, la Lazio con la vittoria di sabato è ufficialmente candidata per il titolo. Quale è il suo pensiero sull'attuale Serie A?

"No, non sono d'accordo. La Lazio non è candidata al titolo. l'obiettivo dei biancocelesti è il piazzamento Champions. La squadra ha qualità ma non i ricambi sufficienti. Le candidate al titolo sono la Juventus e l'Inter. Ma la Serie A beneficia in termini di spettacolo e di  'appeal' di questi nuovi equilibri. C'è una maggiore competitività, e non solo in testa. Basti osservare il cammino della Roma, del Cagliari, dell'Atalanta o il gioco che esprimono compagini come il Verona. E' una Serie A più divertente".

Si ringrazia Riccardo Cucchi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.