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Ramon Calderón: "Giocatori Juve sensibili e responsabili, CR7 nuovamente un esempio. Marcelo? Può ancora fare 3 o 4 anni a buon livello"

30.03.2020 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Ramon Calderón: "Giocatori Juve sensibili e responsabili, CR7 nuovamente un esempio. Marcelo? Può ancora fare 3 o 4 anni a buon livello"
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"Grazie a Dio, per il momento, sia io che la mia famiglia stiamo bene e senza sintomi di infezione. Purtroppo anche la Spagna come l'Italia sta vivendo angosciante e drammatica senza precedenti, nessuno sembra in grado di prevedere quando finirà". Inevitabilmente inizia così la nostra chiacchierata con l'ex presidente del Real Madrid, Ramon Calderón​​​​​​, che in esclusiva per TuttoJuve.com prosegue il suo racconto: "Migliaia di persone hanno perso la vita tra cui alcuni amici - ha continuato con voce commossa -, il numero aumenta ogni giorno e ci sono sempre più malati. Questo, sfortunatamente, sembra suggerire che ci saranno ancora delle perdite umane".

E pensare che nemmeno un paio di mesi fa, nessuno avrebbe immaginato tutto ciò.

"Sì, questa è una vera tragedia che lascerà gravi conseguenze in migliaia di famiglie e nella nostra società. A ciò si aggiunge l'incertezza sul futuro e l'impotenza di proteggerci e difenderci da un nemico invisibile. Sia gli ospedali che i medici sono sopraffatti e non ci sono mezzi sufficienti per prendersi cura di tutte le persone colpite. Il nostro governo non ha tenuto conto degli avvertimenti sulla gravità del problema e non ha adottato le misure appropriate per contenere il contagio nel tempo e ha reso la situazione caotica. Il pessimismo sta invadendo la nostra società e la sensazione che i nostri leader non siano stati all'altezza delle circostanze sta diventando sempre più diffusa".

Provando a parlare di calcio, anche se è tremendamente difficile, le è piaciuto il gesto dei giocatori della Juventus di rinunciare ai loro stipendi per i prossimi quattro mesi?

"Con questa decisione, i giocatori dimostrano di essere consapevoli della gravità della situazione economica che il loro club dovrà affrontare nei prossimi mesi a causa della mancanza di entrate. Mi sembra che agiscano con un grande senso di responsabilità e con la sensibilità di coloro che vivono un momento così difficile per loro e per il paese in cui risiedono".

A suo parere, quale club spagnolo potrebbe seguire l'esempio della Juventus?

"Tutte le società dovranno adattarsi alle circostanze eccezionali che stiamo vivendo, costringendole così a modificare i loro piani e le loro previsioni economiche. Il mondo del calcio non farà eccezione. Senza dimenticarci che questo mondo sarà colpito dalle difficoltà di non poter più organizzare, nei prossimi mesi, partite di calcio in condizione normale. La situazione è molto grave, dovremo assumerci tutti le conseguenze che ne deriveranno e sono sicuro che nessuna delle società spagnola resterà ignara a ciò".

Approfondendo il discorso sulla rinuncia degli stipendi, ad esempio Cristiano non percepirà circa 10.3 milioni di euro. Si dice che per un campione come lui sia semplice perché guadagna molto, ma è davvero così?

"Indipendentemente dal fatto che la quantità sia molto elevata, qui non si tratta di questo ma di atteggiamento nei confronti delle circostanze della vita. I giocatori di calcio dimostrano sempre la loro solidarietà nei momenti difficili. Cristiano è un esempio dentro e fuori dal campo, in questa occasione poi lo ha mostrato di nuovo. La sua decisione lo onora ed è una buona prova del suo grande impegno nei confronti della società".

Hai letto della possibilità di vedere Marcelo alla Juventus? Sarebbe un altro errore di Pérez?

"Ho una grande debolezza per Marcelo, perché era una delle scommesse del mio progetto sportivo quando lo acquistammo nel dicembre 2006, Aveva solo 18 anni, era giovanissimo. Sono molto contento per il successo che ha avuto, dopo 13 stagioni rimane uno dei giocatori più importanti della squadra. Penso che potrebbe ancora giocare ad un buon livello per altri 3 o 4 anni, per cui in caso di cessione il Real perderebbe un top mentre la Juventus farebbe davvero un bellissimo affare".

Higuaín è stato criticato per il gesto di tornare in Argentina per stare al fianco di sua madre. A suo parere, il "Pipita" ha fatto bene?

"Non conosco le circostanze per cui Gonzalo è andato in Argentina, suppongo sia stato fatto con il consenso della Juventus. Probabilmente è stato spinto dalle circostanze eccezionali che tutti noi stiamo vivendo, lo conosco bene e sono sicuro che la sua decisione sarà giustificata".

Si ringrazia Ramón Calderón Ramos per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.