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Michele Giraldi (Ticinonline): "Clima di festa a Berna, per la Juve non ci saranno problemi. Hoarau il maggior pericolo nel 4-4-2 di Seoane"

11.12.2018 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Michele Giraldi (Ticinonline): "Clima di festa a Berna, per la Juve non ci saranno problemi. Hoarau il maggior pericolo nel 4-4-2 di Seoane"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega della testata giornalistica "Ticinonline" che si occupa di seguire da vicino lo Young Boys, Michele Giraldi, per parlare del match e non solo:

Quale è il polso della situazione a Berna? Che cosa si dice in merito alla sfida con la Juventus?

"Se la Juventus dovesse giocare almeno al 70% delle sue possibilità, non penso ci saranno problemi. Qui la vivono come una festa, lo Young Boys è primo con un cospicuo vantaggio sul Basilea e non vedono l'ora di poter ospitare Cristiano Ronaldo. Le aspettative sono molto alte, è come se i tifosi dovessero andare al circo. Il sintetico e i ritmi blandi potrebbero mettere in difficoltà i bianconeri, ma a livello tecnico c'è un abisso".

Alla Juve conviene, dunque, avere lo stesso atteggiamento dell'andata?

"Sì, nonostante siano due mondi differenti. Lo Young Boys ha una padronanza del campo che in Svizzera non ha eguali, è un po' come la stessa Juventus in Italia. Vince non giocando al massimo. Se si dovesse trovar di fronte una squadra un po' molle, a mio avviso potrebbe inizialmente far la sorpresa. L'unico problema potrebbe essere sottovalutare l'avversario, ma non è nella mentalità dei bianconeri".

La Juve in Europa gioca molto meglio rispetto al campionato, ma potrebbe esserci la paura di rivivere la notte di Siviglia del 2015.

"Se la Juventus dovesse partir bene, non credo ci potranno essere problemi. L'obiettivo dichiarato è di arrivare primo nel girone e penso che Allegri non lascerà nulla al caso. Vedo difficile che lo Young Boys possa impensierire i campioni d'Italia, qui il clima è molto più spensierato e c'è voglia di godersi i grandi campioni avversari. C'è molta tranquillità nei padroni di casa, anche se potrebbe esserci la possibilità di sfruttare il palcoscenico per fare una bella prestazione".

Ci sono novità di formazione per quanto riguarda gli svizzeri?

"Lo schieramento è sempre il solito, sarà un 4-4-2 in cui in porta ci sarà von Ballmoos; Mbabu, Camara, Lauper e Benito la linea difensiva; a centrocampo, in mezzo, Sanogo ed Aebischer, mentre i due esterni saranno Fassnacht e Sulejmani. In attacco due tra Hoarau, Nsame e Assalé ma credo che il francese sarà l'unico inamovibile. Nel derby è rimasto in panchina ma è stato grazie a lui, subentrato a partita in corso, se lo Young Boys ha potuto battere il Thun nel derby. E' molto sentito, un po' come quello di Torino".

Chi potrebbe essere uno dei maggiori pericoli dello Young Boys?

"Sicuramente Hoarau, ha 34 anni e non credo avrà più occasioni di livello per potersi mettere in mostra. Poi ci sono Mbabu e Fassnacht che stanno facendo molto bene a destra, senza dimenticarci di Sulejmani che spesso si accentra e fa la terza punta nel 4-4-2 di Seoane".

Lo Young Boys è già eliminato e come dicevamo punta a fare una bella figura. Come è stato vissuto, a Berna, l'episodio controverso capitato negli ultimi minuti contro il Manchester in cui il controllo non proprio regolare di Fellaini è costato il pareggio?

"La polemica è stata di lieve entità, qui la Champions la stanno vivendo come un grande evento e si stanno godendo lo spettacolo. Ha fatto bene contro il Manchester e proverà a far lo stesso contro la Juventus, lo Young Boys sta dominando il campionato da un anno e mezzo e i suoi giocatori hanno una autostima ai massimi livelli. L'ultima volta una squadra italiana, il Napoli, ha perso 2-0 ma era una squadra differente da quella di oggi. L'Europa per quella squadra era un terreno inesplorato, mentre ora sono molto più protagonisti".

Credi che, nei prossimi anni, potranno ripetere gli stessi risultati del Basilea a livello europeo?

"Secondo me no, perché è meno forte di quel Basilea. La squadra sta crescendo e il suo progetto è interessante, ma hanno sfruttato il buco clamoroso dei rivali che hanno cambiato dirigenza affidandosi ad ex calciatori non ancora pronti. I giovani sono cresciuti tantissimo, ma sono ancora lontani dai fasti di Streller, Frei e gli altri storici".

Si ringrazia Michele Giraldi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.