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Michael Ballack: "Bayer umorale, Havertz da top club. Juventus? Una delle mie favorite per la Champions. Su Emre Can, il 2001 e la Serie A..."

30.09.2019 12:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Michael Ballack: "Bayer umorale, Havertz da top club. Juventus? Una delle mie favorite per la Champions. Su Emre Can, il 2001 e la Serie A..."
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© foto di Allstar/Image Sport

In carriera ha segnato la bellezza di 183 gol tra club e nazionale, nella stagione 2001/2002 arrivò addirittura a 25 centri totali tra campionato, coppa nazionale e Champions League. Non a caso, Michael Ballack è definito come uno dei migliori centrocampisti della sua generazione ed è anche tra i più prolifici della storia del calcio mondiale. Chi lo vuole sminuire lo etichetta con il nomignolo di "eterno secondo", ma in questo sport non esiste soltanto la vittoria. "Der Capitano", infatti, è stato il collante tra la vecchia e la nuova Germania, la figura di spicco di una generazione che ha saputo riempire di stelle un cielo buio e privo di ogni luce.

La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per parlare del match di domani tra Juventus e Bayer Leverkusen e non solo:

La Juventus è favorita nel match contro il Leverkusen di domani sera. Ci puoi introdurre l'avversario di giornata? Quali sono i suoi punti di forza e quelli di debolezza?

"Sicuramente, il Bayer 04 è sempre stata una squadra forte ed insidiosa. Vuole far circolare il pallone, ma anche contrastare velocemente con i loro attaccanti rapidi in modo da poter ribaltare l'azione. E se l'avversario lo consente, sono in grado di giocare con molta frenesia e intensità. Debolezze? Difesa e mentalità. Spesso è divertente da vedere, il Leverkusen dipende però molto dal suo umore".

Il talento Havertz ha attratto le attenzioni di tutte le big europee, tra cui la Juventus. Può esser decisivo ai fini della partita?

"Sì, Havertz è attualmente il giocatore più interessante. Ha una grande qualità sulla palla, ma anche grande determinazione nel voler segnare a tutti i costi. I suoi gol aiutano tantissimo la squadra e i suoi compagni. È ancora giovane, quindi è importante che sia rimasto a Leverkusen per almeno un altro anno. A mio parere, possiede le potenzialità per giocare in ogni grande club d'Europa".

La Juve, d'altro canto, ha iniziato bene in campionato e ha quasi vinto a Madrid nella partita d'esordio in Champions. A tuo parere, con il nuovo allenatore e i nuovi giocatori acquistati può puntare a vincere la Champions League?

"Certamente, la Juventus è in corsa per vincere la Champions. Già lo scorso anno era una delle mie favorite, la squadra si è rinforzata dopo l'ultima sessione di calciomercato. C'è esperienza, grande qualità e molta forza: i campioni d'Italia hanno tutto nelle loro mani".

Tutti gli occhi sono sempre puntati su Cristiano Ronaldo, ma la Juve non è solo il portoghese. Ad esempio, quest'anno il centrocampo si è arricchito di due giocatori di livello e sembra essere il più profondo in Europa. Che cosa ne pensi?

"Ritengo Pjanic un grande calciatore, è veramente molto bravo nel calciare e nel concludere positivamente un'azione. Giocatori come Matuidi e Khedira garantiscono buona fisicità e presenza, insomma in questa rosa c'è un bel mix. Parlando di singoli, Ramsey e Dybala sono due giocatori eccezionali".

E pensare che un calciatore come Emre Can è fuori dalla rosa presente in Europa. Quale è la tua idea a riguardo?

"Non conosco le circostanze che lo hanno portato all'esclusione in Champions, Emre è veramente un bel giocatore. Penso davvero questo, perché altrimenti un club come la Juventus non avrebbe fatto di tutto per acquistarlo lo scorso anno".

29 novembre 2001, una data che dice tutto e niente. A seconda del tifo. Perché l'ultima sfida giocata a Torino terminò con un sonoro 4-0 per i padroni di casa. Che ricordo hai? Anni dopo riesci a spiegarti questa sconfitta? Anche perché al ritorno finì 3-1 per voi e quel match vi servì per qualificarvi fino alla finale di Glasgow.

"Ricordo che arrivammo a Torino una settimana prima, ma la partita non si disputò a causa della nebbia. La UEFA, successivamente, posticipò la sfida di una settimana. Ma anche quel mercoledì non si giocò per lo stesso motivo, per questo si pensò di giocare alle 22 del giovedì che era un orario non ideale per noi. Era tardi, non volevamo perché soltanto due giorni dopo c'era un altro match importante con soltanto 48 ore per recuperare le energie. La sera non riuscimmo a trovare un albergo, quindi dopo aver mangiato guidammo per due ore sulle Alpi. Arrivammo in hotel alle 2 del mattino e alle 10 del mattino partimmo per raggiungere il 'Delle Alpi' dove l'incontro era in programma per le 15. Tutti noi accusammo la stanchezza, non potemmo dare il meglio di noi stessi e perdemmo 4-0. A distanza di tanto tempo posso affermare che non ci fu la stessa preparazione per entrambe".

Stai seguendo il campionato italiano? A distanza di anni, sembra esser tornato ad un buon livello di competitività.

"Ho molti amici italiani, quindi spesso guardiamo il campionato italiano. Penso che il campionato sia più forte e più equilibrato, la competizione è migliore. Sicuramente Juventus, Napoli ed Inter possono competere per vincere la Serie A, ci sono poi diverse squadre interessanti che possono dire la propria soprattutto a livello internazionale".

Michael, hai mai rischiato di venire alla Juventus? Ricordiamo che ad un certo punto della tua carriera sei stato accostato ai bianconeri prima di trasferirti al Chelsea.

"No, non c'è mai stata questa possibilità. Furono tutte indiscrezioni, voci, speculazioni".

Si ringrazia Michael Ballack per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.

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