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Luca Serafini: "Divario con la Juve netto e grande, per il Milan è una salita del Giro. I tifosi juventini li sopporti meglio degli interisti nella vita di tutti i giorni"

10.11.2018 21:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Fonte: Intervista di Raffaella Bon
ESCLUSIVA TJ - Luca Serafini: "Divario con la Juve netto e grande, per il Milan è una salita del Giro.  I tifosi juventini li sopporti meglio degli interisti nella vita di tutti i giorni"
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Il giornalista Luca Serafini, per anni al seguito del Milan per Mediaset, si è espresso sul match in programma domani sera a San Siro ai microfoni di Tuttojuve.com: "Quel mistero mi accompagna da quasi mezzo secolo, dalla prima volta in cui mio cugino Antonio mi portò a vedere Milan-Juventus. Ero bambino e rimasi sbalordito da tutta quella gente, tutte quelle bandiere rossonere, perché San Siro fino al fischio d'inizio era tutto milanista. Poi, al gol della Juve, mezzo stadio si alzò in piedi per esultare e io non capivo dove fossero stati i tifosi bianconeri fino a quel momento. E ancora oggi, a parte lo spicchio là in alto riservato ai tifosi ospiti, è così. Un po' come a Milano, insomma: gli interisti li vedi, li senti, parlano molto, esultano meno e sfottono all'infinito. I tifosi della Juve invece qui sono discreti, non mettono le bandiere ai balconi dopo i successi, la piantano lì dopo un paio di giorni e già fanno programmi per il futuro. Li sopporti meglio nella vita di tutti i giorni".

Che gara sarà domani?
"E' una salita del Giro, per il Milan. E' una vetta di quelle che definiscono invalicabili, ma qualcuno ce la fa. Se sa soffrire, sudare, pedalare, dosare le energie, alzarsi in piedi sui pedali. Questa vetta bianconera ti può scatenare addosso da un momento all'altro un sole cocente o una nevicata fuori stagione, una pozzanghera su cui scivolare e finire culo a terra o un dosso mimetizzato dove rovesciarti con la bici. Devi stare attento, concentrato, sfidare la sua forza della natura con tutta la volontà che hai in corpo. Il divario è netto, è grande".

La Juve può primeggiare ancora in Italia e fare strada in Europa?
"Questa Juve ricorda il Milan di Capello degli anni Novanta, che vinse infatti 4 scudetti in 5 anni e disputò 3 finali di Champions in un lustro: ha una panchina lunga, infinita, di qualità. Con quell'altra squadra può cambiare faccia a qualsiasi partita, attraverso moduli diversi, giocatori, atteggiamento, disposizione. Vincerà un altro scudetto e dovrà temere solo se stessa in Europa, perché nemmeno le altre grandi del Continente hanno i ricambi di Allegri".

Il Milan domani può farcela?
"Sono ottimista, credo alle favole cui mi abbandono leggendo libri e guardando film. Davide esiste. E qualche volta Golia lo batte davvero".