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L'Avv. penalista Castronovo: "Coni può annullare questa illegittima sentenza, vi spiego il perché..."

23.01.2023 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - L'Avv. penalista Castronovo: "Coni può annullare questa illegittima sentenza, vi spiego il perché..."
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Il pirotecnico 3-3 tra Juventus e Atalanta passa in secondo piano nelle discussioni del day after. A tenere banco è la sentenza che vede i bianconeri penalizzati di 15 punti. gli unici ad esser puniti pesantemente dalla Corte d'Appello della Figc riunitasi lo scorso venerdì. La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'Avv. penalista Giovanni Castronovo, per parlarne approfonditamente e non solo:

La Procura e la Corte d'appello hanno punito in maniera molto dura la Juventus. Potendo usufruire delle sue conoscenze giuridiche, quale è il commento dal punto di vista tecnico a questa sentenza?

"È una sentenza che certamente non può rimanere nel mondo del diritto, essendo stata emessa sulla scorta di un’ipotesi d’accusa populista che rivendicava, nei confronti del club calcistico più blasonato d’Italia, una punizione esemplare (9 punti di penalizzazione, poi addirittura modificata in peius dalla Corte d’Appello Federale), che è giunta ad irrogare la sproporzionata sanzione di ben 15 punti a conclusione di un procedimento stranamente non celebratosi in modo pubblico. Sotto altro profilo, la decisione in esame è da ritenersi illogica, poiché, stante l’avvenuto proscioglimento di tutte le altre società coinvolte nella vicenda, non si comprende come la Juventus, da sola, abbia potuto realizzare le contestare plusvalenze fittizie (illecito che, per la sua consumazione, richiede l’accordo almeno tra due società). Occorrerà leggere la motivazione per capire ciò che, ad oggi, sembra inspiegabile".

"Inspiegabile", per molte parti, sembra proprio il termine più corretto da utilizzare.

"Peraltro, in assenza di una norma ben precisa sul punto, ovvero di dati oggettivi con i quali parametrarsi, per comprendere quale debba essere il criterio da adottare per determinare in maniera corretta il valore di un calciatore, la giurisprudenza sin qui maturata sul punto, sia nell’ambito del diritto sportivo che penale, ha escluso qualsivoglia responsabilità per tutti i club sottoposti a processo, di talchè questa pronuncia si pone in antitesi con tutte le sentenze emesse in precedenza".

Che ne pensa dal punto di vista personale?

"A me pare che la decisione in commento abbia violato anche il principio giuridico del “ne bis in idem”, posto che sia stato accolto il ricorso per revocazione proposto dal Procuratore Chine’ da Bufalino, pur in assenza di elementi nuovi, non potendosi considerare tale un foglio A4, contenente degli appuntamenti redatti da Fabio Paratici, con una integrazione di Federico Cherubini (che fa riferimento ad un abuso di "plusvalenze artificiali"), illegittimamente definito in requisitoria dalla Procura Federale come 'il libro nero di Fabio Paratici'. Per tali ragioni, nutro un cauto ottimismo affinché il Collegio di Garanzia del Coni possa annullare questa illegittima sentenza, ma solo per vizio di forma, non potendo entrare in alcun modo nel merito della decisione di che trattasi".

Visto che la Juventus è stata l'unica squadra colpita, a differenza degli altri club, ritiene sia stata fortemente danneggiata?

"Da ciò che emerge, la Juventus è stata ritenuta il capro espiatorio del 'sistema calcio', chiaramente malato ed in profonda crisi. Si ha la sensazione che l’organo giudicante sia andato ben al di là della questione plusvalenze, teorizzando l’esistenza di un 'criminoso sistema Juve', che in realtà non esiste. Non si spiegherebbe altrimenti l’irrogazione di una penalizzazione così severa e spropositata,ben al di là della richiesta formulata dalla Procura Federale. E per far ciò si sono calpestate le più elementari regole giuridiche, dando luogo ad una disparità di trattamento davvero ingiustificabile con le altre società sottoposte a processo, risultando l’unica società condannata per aver operato plusvalenze illecite, violazione che necessariamente si commette in due. Ed infatti, se un vantaggio non consentito viene tratto dal gonfiare il valore di due calciatori coinvolti nello scambio, questo lo otterranno entrambe le società.Qui invece l’unica colpevole è il club bianconero. Il giudice Mario Luigi Torsello avrà un bel da fare,dovendo redigere sul punto una motivazione esaustiva e convincente,sulla scorta di un corredo probatorio assai evanescente".

Ma la Juve non può rivolgersi al Tar del Lazio o al Tas di Losanna?

"Come detto, l’unica strada giuridica percorribile per i legali della società torinese è il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, esclusivamente per vizi di natura formale. Ed all’uopo rilevo una questione di assoluto rilievo, che se accolta, potrebbe essere assorbente rispetto alle ulteriori doglianze eventualmente contenute nel ricorso redatto dai legali della Juventus. Ed invero, il codice di giustizia sportiva prescrive per la presentazione del ricorso il termine di 30 giorni dalla notizia di fatti nuovi. Il procuratore Chiné ebbe a sottoscrivere il ricorso il 27 dicembre, assumendo di aver ricevuto gli atti il 24 novembre. In realtà, secondo alcuni dati emersi, parrebbe che le cose stiano diversamente, in quanto la richiesta inoltrata dalla Procura Federale ai pm torinesi sia partita il 27 ottobre, ossia dopo soli 3 giorni dalla notifica dell’avviso indagini, e dopo pochi giorni avrebbero ricevuto copia delle intercettazioni e di tutto il nuovo materiale investigativo raccolto. Sicché, se così fosse, il ricorso per revocatoria sarebbe inammissibile, essendo stato proposto ben oltre il termine di 30 giorni dall’avvenuta conoscenza di fatti nuovi".

Si ringrazia l'Avv. Giovanni Castronovo per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.