esclusiva tj

Guidi, ex allenatore Chiesa: "Sarebbe perfetto per la Juve e Pirlo, vi racconto dove scattò il click clamoroso. E che coppia formerebbe con Bernardeschi sulle fasce"

30.09.2020 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Guidi, ex allenatore Chiesa: "Sarebbe perfetto per la Juve e Pirlo, vi racconto dove scattò il click clamoroso. E che coppia formerebbe con Bernardeschi sulle fasce"
TuttoJuve.com
© foto di Federico De Luca

Le ultime indiscrezioni, in ordine temporale, accostano Federico Chiesa nuovamente ai colori bianconeri. Il talento della Fiorentina, infatti, già l'anno scorso era stato vicino alla Juve ma soltanto un intervento deciso di Rocco Commisso, nel frattempo diventato il nuovo proprietario della Fiorentina, ne bloccò un esito che stava per scriversi. La nostra redazione ha contattato telefonicamente l'attuale tecnico della Casertana e allenatore di Chiesa ai tempi delle giovanili viola, Federico Guidi, per parlare più approfonditamente di lui e non solo:

Se le nomino Federico Chiesa, chi le viene in mente?

"Un ragazzo che ho avuto la fortuna di allenare negli allievi nazionali e due anni in Primavera. Lo conoscevo sin da quando era piccolino, aveva fatto tutta la trafila nella Fiorentina. Federico è un ragazzo che ho visto esplodere calcisticamente, è un calciatore moderno che interpreta bene entrambi le fasi di gioco. Con me giocava attaccante esterno, calcia facilmente con entrambi i piedi e soprattutto possiede un'intensità di gioco di alto livello. Non è un caso che si sia conquistato l'attenzione di tanti addetti ai lavori e la maglia della nazionale maggiore".

Spesso viene criticato perché è considerato solo un giocatore da contrattacco. E' davvero così?

"Assolutamente no, è un calciatore che possiede grande forza e una velocità fuori dal comune. Quando trova ampi spazi, con le sue falcate diventa particolarmente fastidioso per gli avversari. E' in grado di dialogare con i compagni, con le sue varietà di giocate riesce ad essere abilissimo nell'uno contro uno. Possiede ancora margini di miglioramento, Federico ha tutto il necessario per giocare ancora su livelli più alti".

Come potrebbe essere la Juventus, a tuo parere è all'altezza del club bianconero?

"Federico può giocare in qualsiasi top club, lo ritengo un talento assoluto. Una delle sue più grandi doti è la duttilità, non è un caso che Paulo Sousa lo ha impiegato in fascia e Iachini, come faceva già Montella, lo fa giocare nei due d'attacco. Può giocare con chiunque e con qualsiasi sistema di gioco, lo vedrei bene nella Juventus di Pirlo. Sarebbe perfetto".

E neanche a farlo apposta, Chiesa potrebbe arrivare alla stessa età di Federico Bernardeschi alla Juventus.

"E' una simpatica analogia questa, anche Bernardeschi poi lo conosco bene. Sono contento per entrambi i ragazzi, è una soddisfazione vederli esser arrivati ai vertici del calcio italiano. Fa senza dubbio piacere".

Come si troverebbero i due a giocare, insieme, sulle fasce opposte?

"A mio parere molto bene, sono due giocatori che con la loro fisicità e intensità potrebbero essere in grado di ricoprire a pieno quel tipo di ruolo che chiede Pirlo senza perdere qualità in fase offensiva. Se Bernardeschi, poi, dovesse esser rimesso in fascia come all'inizio con Paulo Sousa, può far davvero rivedere tutto il suo talento".

C'è qualche aneddoto legato a quando lo hai allenato?

"Il primo aneddoto vero fu con gli allievi nazionali, Federico arrivava dalle categorie inferiori in cui aveva giocato poco. Fisicamente è maturato dopo, per questo aveva trovato poco spazio. Io lo presi in U17, le sue doti già si intravedevano e nel modo di calciare assomigliava molto al papà Enrico. Con me aveva iniziato come titolare, contro la Reggina fece un gran gol rientrando da sinistra verso destra con grande velocità d'esecuzione e calciò quella palla piazzandola sotto l'incrocio. A Federico dissi, rientrando negli spogliatoi, che avevo visto un 'Gol alla Chiesa'".

E immagino che la macchina dei ricordi prosegue il suo racconto.

"Sì, perché c'è un altro ricordo con lui (sorride ndr). Lui era proprio un maniaco del dettaglio, durante le partite disputate in Primavera quando sbagliava una giocata aveva delle lunghe pause dove si metteva a rimuginare l'errore. Si fermava letteralmente, a me questa cosa faceva imbestialire. Proprio per farglielo rendere conto, ad inizio stagione, feci vedere a Federico un video in cui si dimostrava l'atteggiamento sbagliato. Da quella volta scattò una sorta di click clamoroso, diventa un giocatore intensissimo nella doppia fase garantendo la stessa bravura".

E Bernardeschi, già accennato prima, lo conosci bene. Che cosa pensi di lui?

"In bianconero è andato a corrente alternata, in alcune occasioni però è riuscito a mettere in mostra tutto il suo talento. Così alla mente ripenso alla sfida con l'Atletico Madrid in Champions League, impressionante quella partita. Credo che quando indossi una maglia prestigiosa come quella della Juventus possono succedere dei passaggi a vuoto, dove le responsabilità aumentano e il peso del pallone è diverso. Se non sei sereno, lucido e con una forte personalità puoi anche vacillare, ma Bernardeschi è un ragazzo di talento, di spessore e non è uno che si lascia affossare dalle situazioni negative. Come dicevo poc'anzi, per me può far bene quest'anno".

Se non dovesse far bene, questa sarà l'ultima spiaggia per Bernardeschi alla Juventus?

"Non parlerei di ultima spiaggia per un ragazzo di 26 anni, tutti hanno vissuto dei momenti positivi e negativi. Il rifiutare delle offerte significa che lui è conscio dei suoi mezzi e vuole metterle in mostra alla Juventus, quei fischi di troppo lo hanno motivato per fare una bella stagione. Bernardeschi aveva fatto parlare di sé come uno dei talenti più belli del nostro calcio, è ancora un punto fermo della nazionale italiana".

Si ringrazia Federico Guidi e l'addetto stampa della Casertana, nella persona di Giuseppe Frondella, per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.