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Giorgetti (La Nazione): "Contestazione no-stop per Vlahovic, la Juve ha acquistato un marziano. Fiorentina in crescita, su Milenkovic..."

28.02.2022 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Giorgetti (La Nazione): "Contestazione no-stop per Vlahovic, la Juve ha acquistato un marziano. Fiorentina in crescita, su Milenkovic..."
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La redazione di Tuttojuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega de "La Nazione" e molto vicino alle vicende di casa viola, Angelo Giorgetti, per parlare approfonditamente di Fiorentina-Juventus e non solo:

Juventus e Fiorentina non incrociano le loro spade in Coppa Italia da quella semifinale del 2015. A Firenze c'è la stessa attesa e trepidazione? Quanto crede la città nella qualificazione alla finale?

"A Firenze c'è sempre attesa per la partita contro la Juventus, tecnicamente l'adrenalina è sempre la stessa per una semifinale di Coppa Italia o un'eventuale - improbabilissima - amichevole. Non so quanto la città creda alla qualificazione per la finale, per ora tutti sono concentrati sulla partita di andata. Dipenderà ovviamente molto dal risultato di mercoledì". 

Come vedi la viola? È il momento migliore per affrontare la Juventus?

"La Fiorentina ha trovato identità nello spogliatoio e in campo, dopo lo stupore della cessione di Vlahovic la squadra ha reagito moltiplicando la propria intensità di gioco. Italiano in questo (e non solo in questo) è stato bravissimo. Tutti sono molto coinvolti, è come se i giocatori avessero capito che è necessario impegnarsi di più senza Dusan. Non so se sia il momento migliore per affrontare la Juve, perché la sconfitta al 94' contro il Sassuolo è stata un piccolo choc dopo le vittorie contro l'Atalanta in Coppa e in campionato e in trasferta contro lo Spezia. Comunque la Fiorentina mi sembra in una fase di crescita, sotto il profilo dell'identità di gruppo e della gestione delle difficoltà che si presentano durante le partite".

Che Juve ti aspetti al Franchi mercoledì sera?

"Un poco diversa da quella ideale per le assenze, ma la solita, pericolosissima Juve che non molla fino all'ultimo centesimo di secondo del recupero". 

Dusan Vlahovic ritornerà come avversario per la prima volta, quale reazione ti aspetti dal pubblico? E come verrà affrontato dai suoi ex compagni?

"È scontato aspettarsi una contestazione no-stop contro Vlahovic, i fiorentini sanno unire ironia e ferocia e mercoledì sera avranno l'opportunità di dimostrarlo. Mi auguro solo che non vengano passati certi limiti, molte volte la curva ha dimostrato di saper mantenere alto il livello dei cori e degli striscioni proprio nel segno dello spirito fiorentino. Per quanto riguarda i compagni della Fiorentina, sono certo che accoglieranno benissimo Dusan: dentro lo spogliatoio era uno dei giocatori più rispettati".

Basterà il brasiliano Cabral a non farlo rimpiangere? Lo vedi come uno dei protagonisti del match?

"In assoluto credo sia difficile non rimpiangere un centravanti come Vlahovic. Per giudicare Cabral c'è bisogno di tempo, è un attaccante diverso rispetto a Dusan ma sta cercando di adattarsi ai movimenti che gli chiede Italiano. Il gol segnato contro il Sassuolo è la conferma che Cabral ha principalmente l'istinto da centravanti d'area. Dovrà sicuramente completarsi, è un classe 1998 e arriva da un campionato in cui le partite avevano un'intensità minore". 

Ritornando a Vlahovic e all'operazione che lo ha portato alla Juventus, giusto cederlo a quella cifra a gennaio? 

"Su questo tema ci sono due partiti che ferocemente si confrontano a Firenze, anche se gli sforzi della proprietà americana per trattenere Vlahovic sono stati tanti e trasparenti. Ad un certo punto credo sia venuta a mancare la pazienza da parte di Commisso e negli ultimi giorni del mercato la Juve si è presentata con una tentazione cash avendo la prospettiva di cedere Kulusevski e Bentancur. La mia opinione 'contabile' che 75 milioni (più 5 di bonus) siano tantissimi per un giocatore che arriva a un anno e mezzo dallo svincolo, ma la Juve si è messa in casa un autentico marziano e la Fiorentina si è privata del capocannoniere a metà campionato".

Ma non era meglio tenerlo e venderlo ad una cifra più bassa la prossima estate? 

"Non so rispondere, perché è sempre difficile dare giudizi quando i soldi non sono tuoi: Commisso ha fatto i suoi conti e probabilmente ha posto fine a un tormento che lo aveva logorato negli ultimi mesi. Uno come lui non è abituato a sentirsi rispondere di no, e la Fiorentina aveva comunque messo sul piatto 60 milioni per rinnovare il contratto di Vlahovic. Un finale comunque doloroso per i tifosi viola, che già negli ultimi anni hanno già visto traslocare a Torino Bernardeschi e Chiesa". 

Quante possibilità ci sono di un ingaggio di Milenkovic da parte della Juve? Lo vedi possibile? 

"Questo davvero non lo so. Posso solo dire che Milenkovic è un difensore di alto livello che la scorsa estate ha rifiutato il West Ham - la trattativa era praticamente definita - ed è legatissimo a Vlahovic. Racconto un aneddoto: quando si presentò ai cronisti fiorentini nel ritiro di Moena, era il 2017, Milenkovic parlava già un buon italiano e molta sorpresa provocò fra noi che lo ascoltavamo, quando disse: 'Ringrazio Corvino che mi ha portato a Firenze, il vero colpo però l'ha fatto con Vlahovic. Vedrete che diventerà uno dei 5 centravanti più forti del mondo'. Noi sorridemmo, lui rimase serissimo".

Si ringrazia Angelo Giorgetti per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.