Felice Piccolo: "La Juventus è favorita ma attenzione all'Empoli che se la giocherà a viso aperto. Under 23? Sì, confermo l'indiscrezione. E su Chiellini e l'anno di B..."

L'esordio a 18 anni in Coppa Italia contro la Sampdoria nel 2001, l'anno di Serie B trascorso accanto a campioni come Del Piero e Nedved, l'accostamento all'Under 23 nelle ultime settimane che potevano nuovamente renderlo un protagonista della Vecchia Signora. Stiamo parlando di Felice Piccolo, che la nostra redazione ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per parlare di Empoli-Juventus e non solo:
Da doppio ex, che partita ti aspetti al "Castellani" questa sera?
"Mi aspetto un match di spessore in cui la Juventus sarà, logicamente, la favorita per prendersi i tre punti. L'Empoli cercherà di rendere il match il più equilibrato possibile, ha giocatori che possono dar fastidio come Ciccio Caputo e giocherà a viso aperto come ha sempre fatto. Non proverà affatto a difendersi. La Juventus è di un altro livello, ma non si può mai sapere che cosa succederà in campo".
Il presidente Corsi diceva ieri ai nostri microfoni che contro la Juventus non ci vogliono grandi stimoli, ma anche se il risultato è già segnato proveranno ugualmente a sognare. Condividi le sue parole?
"Sì, sono d'accordo con il presidente che ho avuto il piacere di conoscere nella mia esperienza in Toscana. Si può soltanto parlar bene di lui. Ha costruito con poco tutto ciò che ha, da questo punto di vista penso sia un esempio positivo da seguire. Gli stimoli ai giocatori non mancheranno di certo, non capita tutti i giorni di affrontare una grande squadra come la Juventus. Cercheranno di fare del loro meglio per ottenere un risultato positivo".
Secondo te, i difensori dell'Empoli come affronteranno Ronaldo? Gli occhi degli spettatori saranno tutti addosso a lui.
Dal punto di vista del difensore non c'è un modo particolare per marcarlo, è un calciatore differente da Messi che è più imprevedibile e non sai mai dove andrà. Nel momento in cui scenderanno in campo sapranno benissimo che avranno di fronte un grande campione. Anche perché se ti concentri solo su di lui, ci sono poi altri fenomeni come Dybala o Mandzukic che fanno la differenza in qualsiasi momento".
Felice, per chi farai il tifo? Più per l'Empoli o più per la Juventus?
"Con molta onestà, per nessuna delle due squadre. Cercherò di godermi lo spettacolo augurandomi che vincerà la migliore".
Che cosa pensi del campionato italiano? Credi lo rivincerà ancora la Juventus?
"La Juve è sempre favorita per la vittoria finale, ha dimostrato una potenza disarmante in questa stagione sotto tutti i punti di vista. Il Napoli sta facendo molto bene, ha un allenatore come Ancelotti che ha proseguito la scia di Sarri e sta migliorando ancor più la squadra poco per volta. Ho visto bene anche l'Inter nonostante la sconfitta in Champions, mentre la Roma ha giocato bene in Champions e Pellegrini mi è sembrato molto in palla".
Uno dei reparti migliori della Juventus è sicuramente la difesa, tanto è che nell'ultimo match di Champions sono arrivate lodi da Mourinho. Non uno qualunque.
"E' vero, infatti personalmente concordo con Mourinho quando ha detto che Bonucci e Chiellini possono essere dei professori ad Harvard per il modo che hanno di difendere. Conosco Chiellini da quando aveva 14 anni, ho un anno in più di lui e abbiamo fatto l'Under 15 insieme. Il primo mister che gli ha dato fiducia facendolo esordire è stato Capello, lui all'epoca era un terzino fluidificante e sembrava destinato a quel tipo di carriera. E invece, successivamente, a Deschamps piaceva cambiare il ruolo dei calciatori e, nonostante i tanti centrali presenti in rosa, aveva provato ugualmente Giorgio in quel ruolo. Gli piaceva molto come calciatore, gli piaceva la sua grinta e il suo modo di lottare su ogni pallone. Il resto, poi, lo conoscete".
Parlando dell'anno di Serie B, proprio un paio di giorni fa c'è stato un simpatico siparietto tra il presidente Agnelli e Pavel Nedved nell'assemblea degli azionisti. Agnelli ha chiesto, parlando di rispetto per le sentenze, dove giocasse Pavel nel 2006 e la risposta, ovviamente, la sappiamo tutti. Ci puoi raccontare come andò quella esperienza con la Juve? Fu la prima di una certa importanza?
"In realtà no, poiché avevo già giocato con la Reggina in Serie A e l'anno successivo sono andato alla Lazio, ma purtroppo ho subito un brutto infortunio che ha poi condizionato la mia stagione. Ero di proprietà della Juventus e nell'estate del 2006 sono tornato alla base perché, almeno inizialmente, ero destinato ad andare in prestito. Ma Deschamps ha giudicato positive le mie qualità e mi ha voluto con sé, per me è stato un anno straordinario che ricordo ancora oggi con molto affetto. A volte mi schierava centrale di centrocampo e in quel reparto c'erano Camoranesi e Nedved. Mamma mia, ho ancora i brividi a pensarci. C'erano davvero tanti campioni, da Trezeguet a Del Piero che era un idolo per i più giovani".
Ultimamente abbiamo letto il tuo nome accostato alla Juventus, questa volta per la squadra Under 23. Eri in lizza con Del Prete ma alla fine ha prevalso quest'ultimo. Ci puoi confermare le indiscrezioni? Erano veritiere?
"Si, sono stati veri gli accostamenti che si sono letti di recente sulla Juventus Under 23, non ho mai avuto un contatto diretto con la società ma avevo espresso il mio benestare. La mia volontà era di tornare ad indossare quei colori. Purtroppo la trattativa non si è più concretizzata ma li ringrazio ugualmente, perché mi sono sentito onorato dell'interesse che hanno mostrato verso di me".
Si ringrazia Felice Piccolo per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.