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Angelo Di Livio: "Firenze una battaglia, mi piange il cuore per Mandžukić. Chiesa? Sarebbe stato fondamentale. Su Matuidi e il 1999..."

10.09.2019 14:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Angelo Di Livio: "Firenze una battaglia, mi piange il cuore per Mandžukić. Chiesa? Sarebbe stato fondamentale. Su Matuidi e il 1999..."
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Da adesso in poi cominceranno partite un po' più toste. E' vero che sono arrivati sei punti, ma la Juve deve lavorare e migliorare ancora. Non abbiamo visto una squadra che tatticamente può esser perfetta, bisogna evitare determinati cali di concentrazione e qualche errore tattico". E' la lettura dell'ex centrocampista bianconero Angelo Di Livio, che interrogato in esclusiva da TuttoJuve.com si esprime così riguardo l'avvio di stagione dei bianconeri:

Cali di concentrazione, il riferimento sembra alla difesa e ai tre gol subiti nel giro di un quarto d'ora dal Napoli nell'ultimo match di campionato.

"Sì, alla difesa ma il pensiero è rivolto chiaramente a tutta la squadra".

Una battuta su de Ligt: si sta inserendo bene, secondo te?

"Sinceramente l'ho visto molto indietro, ha fatto degli errori di marcatura contro il Napoli e per me deve capire che questo è un calcio diverso da quello olandese. Dovrà cercare di rubare con gli occhi l'arte dei propri compagni, Chiellini si è fatto male ma Bonucci potrebbe essere una guida importante".

E sabato arriverà la sfida con la Fiorentina, una partita che è sempre molto insidiosa per i bianconeri.

"Esatto, per la Juventus è sempre difficile. Questo, poi, è un periodo particolare per affrontare la Fiorentina: ha cambiato proprietà, ha zero punti in classifica e i bianconeri dovranno andare a Firenze sapendo che ci sarà da battagliare tantissimo per ottenere la terza vittoria di fila".

Nessuno si aspettava una partenza così a rilento della Fiorentina, nonostante la difficoltà delle prime due sfide con Napoli e Genoa. Montella ha inserito tanti giovani nel proprio undici iniziale, secondo te le difficoltà emerse potrebbero giungere anche da qui?

"La Fiorentina ha fatto un mercato improntato sull'acquisto dei giovani, poi è logico che ha cercato di acquisire anche esperienza con gli arrivi di Boateng e Ribery. E' una squadra che si deve costruire e dovrà esser bravo Montella a farlo, la Juventus è una sfida ostica".

Tornando alla Juve, c'è tanta sovrabbondanza come non si vedeva da tanti anni. Che idea ti sei fatto sugli ultimi avvicendamenti?

"In questa rosa c'è davvero tanta qualità, è chiaro che non possono giocare tutti. A me piange il cuore nel veder fuori Mario Mandžukić, perché in questi anni ha fatto grandissime cose. Se vuoi restare alla Juve, devi correre anche questo rischio. E' chiaro che ti puoi e ti devi arrabbiare, ma bisogna rispettare le regole di questo club".

Pjanic, Khedira e Matuidi sono coloro che hanno giocato più minuti nelle prime due sfide. Credi che sarà il trio che sarà in campo per la maggior parte della stagione?

"Io credo che non si può fare a meno di Blaise Matuidi, è un centrocampista completamente diverso dagli altri. Poi ci sarà spazio anche per gli altri, ma il francese per me giocherà tantissime partite".

Eppure Matuidi, a parte esser finito per buona parte della sessione sul mercato, non sembra essere proprio il centrocampista adatto nel gioco di Sarri.

"Però ci vuole un recupera palloni, di un giocatore che riesce a riconquistarla. In questo è un maestro".

Sul fronte attacco, Higuain si è ripreso alla grande. Che ne pensi?

"E' tornato più carico che mai, è importante per Ronaldo avere un giocatore così perché è in grado di giocare molto bene al suo fianco e si scambieranno spesso la palla. Bene Douglas Costa che si è integrato negli schemi di Sarri, mentre ci aspettiamo molto da Dybala che avrà più concorrenza degli altri anni e dovrà esser bravo a non mollare di una virgola".

Magari, in tal senso, la chiacchierata che si è fatto con Del Piero può avergli fatto bene.

"Ho visto lo scambio di battute tra i due. Per me, Alex qualche consiglio buono glielo avrà sicuramente dato".

Come avresti visto Chiesa nel reparto offensivo della 'Vecchia Signora'?

"Federico è un giocatore che sta bene da tutte le parti, per la Juve sarebbe stato fondamentale a sinistra. Ma, a mio parere, è molto bello che un giocatore così possa rimanere alla Fiorentina non come bandiera bensì come un input importante di Commisso nei confronti dei tifosi".

Nel 1999, la bellezza di vent'anni fa, dicesti di non esser rimasto contento di come eri andato via dalla Juventus. Da allora hai più cambiato idea?

"No, questo lo riconfermo anche ora. Non ero più scarso degli altri, avevo sempre dimostrato un grande rendimento e non meritavo quel trattamento. Perché poi ero in scadenza di contratto e loro, purtroppo, scelsero altri giocatori al mio posto".

Si ringrazia Angelo Di Livio per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.