esclusiva tj

Alberto Regazzoni: "Lo Young Boys è la Juventus di Svizzera. Sintetico può creare difficoltà, ma anche vantaggi. Sulla partita del 2007..."

11.12.2018 15:25 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Alberto Regazzoni: "Lo Young Boys è la Juventus di Svizzera. Sintetico può creare difficoltà, ma anche vantaggi. Sulla partita del 2007..."
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Tra il 2007 e il 2010, in 106 presenze, ha timbrato per 94 volte il tabellino. Non male per Alberto Regazzoni, che nei suoi anni allo Young Boys è riuscito a sfidare la Juventus. La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per parlare del match di questa sera e non solo:

Hai giocato per lo Young Boys, che partita ti aspetti?

"Sarà una partita più importante per la Juventus visto che si gioca il primo posto in classifica, per lo Young Boys sarà una sfida molto stimolante. Ci sarà un bellissimo ambiente, tanti italiani che vivono in Svizzera seguiranno il match e per i padroni di casa sarà un'ottima vetrina per mettere in mostra i suoi migliori giovani. I punti per le squadre svizzere sono sempre molto importanti, soprattutto dal lato economico".

Quali tranelli può incontrare la Juventus? Forse potrebbe sottovalutare l'avversario.

"Per un'altra squadra avrei risposto affermativamente, ma la Juventus ha una mentalità tale che non le impone di sottovalutare l'avversario. Sulla carta non c'è storia, ma il sintetico potrebbe metterla in difficoltà vista la mancanza di abitudine da parte dei bianconeri. E lo Young Boys ha i giocatori adatti per metterti in difficoltà come accaduto già in questa edizione di Champions".

Tutti mettono in guardia la Juventus dal sintetico, ma in che modo potrebbe creare delle difficoltà?

"Per via del pallone che rimbalza in maniera differente prendendo molta più velocità. Ho giocato per tre anni in quello stadio, il cambio di corsa è differente rispetto all'erba normale. A Berna c'è un sintetico di nuova generazione, ma le difficoltà ci saranno ugualmente. Ronaldo? Anche lui avrà un momento di adattamento, ma penso che la Juventus si sarà allenata per qualche giorno in vista di questa partita. Però c'è da dire che quando c'è qualità, questa tipologia di campo ti avvantaggia".

Quindi può essere un vantaggio in un certo senso?

"C'è tanta qualità in rosa, è questo quel che conta. Ha una mentalità tosta e sempre sul pezzo, la Juve non si adagerà e non farà l'errore di sottovalutare gli avversari. Per la compagine svizzera, lo stadio è esaurito da tanti mesi e ci sarà un bellissimo ambiente. Non c'è nulla da perdere e i giocatori hanno voglia di affrontare Ronaldo e tutti gli altri campioni bianconeri. Per blasone la miglior squadra resta il Basilea, ma al momento lo Young Boys è la Juventus di Svizzera. Ha uno stadio molto bella e i bianconeri sono già venuti qui a giocare".

Non tutti lo sapranno, ma ti riferisci alla partita dell'ottobre del 2007 in cui l'allora squadra allenata di Ranieri pareggiò contro quella in cui giocavi te.

"Esattamente, è accaduto questo. La Juventus, ai tempi, giocava all'Olimpico di Torino e venne con molta curiosità a visionare il nostro stadio. L'Allianz Stadium è di nuova generazione e assomiglia molto allo Stade de Suisse, ma è più grande. Conservo dei bei ricordi di quell'incontro, c'erano Del Piero, Nedved, Camoranesi e ricordo di essermi confrontato sulla fascia con Birindelli. I ritmi non erano molto alti, era la classica amichevole giocata ad ottobre e le reti di João Paulo e Olivera fissarono il punteggio finale sull'1-1".

Come viene vista la Juventus in Svizzera? Per via di Lichtsteiner ha avuto un aumento di tifosi?

"Il calcio italiano è sempre stato seguitissimo in Svizzera, le squadre più conosciute e tifate sono Juventus, Milan ed Inter. Forse con Lichtsteiner c'è stato più seguito nella Svizzera tedesca, ma i bianconeri vanno oltre confine. C'è una comunità ticinese che non perde mai un incontro. Poi da quando è arrivato Ronaldo, l'appeal è aumentato e spero che il campionato italiano possa tornare agli albori. Lo trovo più divertente perché rispetto a dieci anni fa ci sono squadre che pensano più allo spettacolo che a difendersi, forse è dovuto dall'influsso degli allenatori e dei calciatori stranieri. La Juventus rende il campionato monotono perché vince sempre e sarà inarrestabile ancora per i prossimi anni, ma c'è decisamente più equilibrio".

La Juve è da Champions? Il calcio italiano può tornare a festeggiare?

"Assolutamente sì, è una delle candidate ma molto spesso mi vien da ridere perché penso alla pressione che mettete in Italia a questa squadra. Non è scontato che vinca. In questa competizione basta un tempo sbagliato per rovinare il tuo cammino, non è come in campionato che nell'arco di tante partite hai la possibilità di poter sbagliare. Cristiano Ronaldo ha già vinto e conosce come fare, la mentalità con lui in rosa è cresciuta perché non ci sono molti giocatori della Juventus ad averla vinta. Penso che la squadra italiana sia a livello delle big come Barcellona, Real Madrid e City".

Si ringrazia Alberto Regazzoni per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.