DYBALA, RIMPIANTO NON RIMPIANTO, ALLA JUVE PERO’ SERVIVA UNO COSÌ

Paulo Dybala è uno dei giocatori e delle partenza che hanno fatto discutere di più nella recente storia della Juventus. Il mancato rinnovo è stata una decisione che da sempre lascia aperto il dibattito nel mondo Juve e che si riapre ogni volta che Dybala fa una bella serie di partite. L'argentino contro il Torino ha vinto, praticamente da solo la partita, dimostrandosi ancora un giocatore che fa la differenza, esattamente come faceva a Torino.
Il problema recente di Dybala, infatti, non è mai stata la singola prestazione, ma la condizione fisica ed i frequenti infortuni che ne hanno minato la continuità, prima a Torino, impedendogli di esserci nella fase calda della stagione delle coppe, ad esempio, sia con Sarri che con Pirlo ed infine con Allegri all'ultimo anno.
Questi problemi hanno spinto la Juventus a non rinnovare il contratto a Dybala a quei dieci milioni circa, bonus compresi, che erano stati ipotizzati e promessi. Forse, se i bianconeri si fossero accordati alle cifre, poi offerte dalla Roma, tutto sarebbe stato possibile, ma le strade si sono separate.
RIMPIANTO NON RIMPIANTO, MA.... -Dybala è un rimpianto, quando segna, un non rimpianto quando si fa male,. ma il problema, quello vero è che la Juventus non lo ha sostituito adeguatamente, visto che, quello che poteva essere il sostituto, Federico Chiesa, non è riuscito a raggiungere il livello del predecessore.
A CHI LA PALLA? - la Juventus si interroga, in passato nei finali di partita c'era la possibilità di dare il pallone a chi aveva più classe, da Dybala a Ronaldo, passando per altri campioni che sapevano gestire la situazione. Chi può farlo ora nella Juventus? Nessuno, si è visto benissimo con il Frosinone nel finale, oggi a Torino non c'è più il campione che può gestire il pallone decisivo della gara, in passato c'era, oggi non c'è più.
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