Dai cori insultati contro il Venezia a... Venezia. Vlahovic all'ultima?

Nel due a due di Juventus-Venezia, allo Stadium nel dicembre scorso, si annida il malessere di Dusan Vlahovic. Da quel rigore trasformato al minuto novantacinque, dopo almeno un quarto d'ora di "andate a lavorare" - per non dire di più - sul risultato prima di pareggio e poi di sconfitta casalinga, quella che sarebbe stata la prima per Thiago Motta in campionato, anche se lì la pareggite stava fagocitando punti che ora significherebbero Champions con un turno di anticipo.
Poco importa, perché c'è un match point da non fallire al Penzo. Quello che è successo dopo quel rigore, però, è storia: cori insultati - e anche qualcosa di più becero - il litigio con la Curva, poi derubricata a bagatella nei giorni successivi fra scuse e distinguo, ma da lì in poi Vlahovic non è stato più lo stesso. Se è vero che anche prima non è che brillasse di luce propria, forse perché costretto e rallentato dal peso delle responsabilità perché pagato 23 milioni di euro lordi, dopo è andata molto peggio. Panchine con Motta, ritornato titolare con Tudor e riperso il posto.
Così Vlahovic è all'ultima, contro il Venezia? È probabile, se non dovesse cambiare idea su un contratto maxi, arrivato all'ultimo anno. Come per Rabiot, o De Gea, non è detto che poi sia possibile trovare un ingaggio così alto. Per questo non è poi detto che alla fine non ci sia un accordo, sempre rispedito al mittente negli ultimi mesi.