DA ZERO A DIECI - ZERO AGLI ISTERISMI, DIECI ALLA JOYA DEL SECONDO GOL
La Juventus si regala una grande vittoria, una grande notte e si riprende la vetta. Lo fa con una delle migliori Juventus-Inter degli ultimi anni. Per esempio la scorsa stagione i bianconeri avevano vinto all’andata e pareggiato al ritorno, ma non avevano dato l’impressione di forza vista ieri.
ZERO - agli isterismi, da Conte fuori a Barella in campo. Una serie di tensioni forse create ad hoc, forse per abbassare il livello tecnico della gara e portarlo a quello di una corrida che i nerazzurri potevano anche fare loro.
UNO - come le reti subite, Szczesny rischia in un paio di altre situazioni ma complessivamente la Juventus ha fatto una buona partita anche a livello difensivo. Uno anche come i punti di vantaggio sui nerazzurri, vetta riconquistata.
DUE - come i gol segnati, potevano essere anche di più vista la mole di gioco espressa e le occasioni avute. Una Juventus in HD come non si vedeva da tempo.
TRE - come i punti, di convinzione di conferma del buon lavoro fatto fino ad ora, c’e’ molto da fare ma la strada e’ quella giusta.
QUATTRO - a chi non fa domande scomode a Conte, nessuno che gli fa notare come l’Inter l’anno scorso avesse giocato di più alla pari tra andata e ritorno rispetto a ieri, nessuna domanda sul nervosismo dei suoi, insomma sempre solo elogi.
CINQUE - al fallo sistematico interista. Paradossale che a fine primo tempo l’unico ammonito sia Alex Sandro, i nerazzurri bloccano ogni azione al secondo dribbling con Rocchi che forse doveva tirare fuori qualche cartellino.
SEI - A de Ligt, non fa una brutta prestazione ma l’errore sul rigore poteva incidere in modo pesante, deve crescere ma ha 19 anni, queste partite sono fondamentali per lui.
SETTE - a Cristiano Ronaldo. Non segna ma non gioca male, un periodo sfortunato dove prende pali, portieri e gli annullano gol per fuorigioco di piccola misura. Fa comunque impazzire Godin che alza bandiera bianca.
OTTO - A Bonucci. Senza Chiellini deve guidare la difesa e lo fa in modo egregio, straordinario nelle chiusure e per cattiveria che ci mette, regala anche una magia a centrocampo, stato di grazia.
NOVE - a Pjanic e Sarri ed Higuain. Tanti nove, da Pjanic che tocca 87 palloni magici e vince il duello di centrocampo, a Sarri che azzecca tutto, prende tutto e ci emoziona in conferenza, fino a Higuain che entra e decide la gara.
DIECI - a Dybala e l’azione del gol vittoria.
La Joya non solo segna ma non perde un pallone, fa la differenza, lotta e combina benissimo con Ronaldo. Il voto alto pero va a tutta la squadra perché il gol vittoria e’ qualcosa di meraviglioso. 24 tocchi per aprire la porta al fortino di Conte, li aveva messi tutti dietro, ma non è bastato.