Conferenza integrale - ALESSIO: "Puntiamo al record di Capello. Antonio è un leader. Se resta? Non ha ancora parlato con la società". CARRERA: "Spazio a chi ha giocato meno. In campo per vincere ed entrare nella storia"
Contrariamente alle altre vigilie di campionato, oggi pomeriggio nella sala stampa del Media Center di Vinovo non si è presentato Antonio Conte, ma i suoi più stretti collaboratori: Angelo Alessio e Massimo Carrera hanno risposto alle domande dei cronisti nella conferenza pre Atalanta-Juventus. Ecco le parole dei protagonisti, trascritte integralmente ed in tempo reale da Tuttojuve.com:
Prima domanda scontata: in queste tre partite pensate ancora di battere altri 25 record o darete spazio a chi ha giocato meno, pensando che i Nazionali devono andare in Brasile tra un mesetto. Poi se siete d'accordo con la proposta di Andreazzoli del time-out...
CARRERA: "Sicuramente il mister darà spazio ai giocatori che non hanno avuto tante possibilità, ma che sono stati utilissimi per la conquista dello Scudetto. E' normale che mancano tre partite, arriviamo da otto vittorie consecutive, quindi non sarà facile ma noi andiamo sempre in campo per vincere, come abbiamo fatto domenica contro il Palermo. Quindi ce la giocheremo fino alla fine. Il time-out non so quanto possa essere utile. Ci sono già tanti tempi morti, con punizioni, falli laterali, quindi non penso che sia molto utile".
Cosa si dice ai giocatori in queste occasioni, quando il traguardo è già passato? Si riesce a fissare un altro traguardo, come può essere il record?
ALESSIO: "L'obiettivo è questo, di vincere tutte e tre le partite e di battere il record di Capello. E di finire bene questa stagione trionfante da parte nostra".
CARRERA: "Si cerca di fargli capire che dopo due Scudetti consecutivi vinti - difficilissimo, perchè vincere è facile, ma rivincere è sempre difficile - riuscire a centrare altri traguardi sarebbe importante per un gruppo di uomini che ha fatto delle cose grandissime in questi due anni. Quindi potrebbero entrare ancora di più nella storia e se lo meritano".
Il successo della Juve è anche il successo dello staff. Dal punto di vista individuale, che cosa pensate di aver dato in particolare, ciascuno di voi? E poi se non siete attratti da un'esperienza individuale, magari non adesso, ma in futuro.
ALESSIO: "Per quanto mi riguarda questo è il terzo anno che lavoro con Antonio e sono stati tre anni ottimi: una promozione con il Siena, due campionato vinti e una Supercoppa. Antonio è un vincente, un leader assoluto di questa squadra. Per quanto mi riguarda sono un collaboratore, rimango alle sue direttive. C'è un metodo, un concetto: seguire Antonio per me è un onore, lo ringrazio, perchè sono stati tre anni meravigliosi fin adesso. E continuare così, seguire lui, le sue indicazioni. Per quanto mi riguarda non mi interessa intraprendere una carriera - per quanto auspicabile -, ma rimango fedele ad Antonio e credo che anche lui sia contento del mio contributo".
CARRERA: "Penso che abbia detto tutto lui, siamo uno staff unito, abbiamo avuto la fortuna di giocare tutti e tre nella Juventus, anche assieme, quindi sappiamo cosa significa la mentalità vincente, i sacrifici per vincere, quindi penso che uno staff unito così è anche un mattone per poi riuscire a portare la squadra a esprimersi a certi livelli. Il merito è tutto di Antonio perchè si è rivelato un grandissimo allenatore, ha carisma, personalità, è forte, quindi siamo contenti di stare con lui".
Un ricordo delle vostre due esperienze in panchina, quello più difficile, quello più bello. E poi visto che credo siate stanchi dopo una stagione così intensa, e siamo stanchi anche noi, se ci date la formazione di domani...
CARRERA: "(ride, ndr) La formazione non la sappiamo ancora, manca ancora la rifinitura".
ALESSIO: "I primi due mesi ero squalificato, quindi sono stato con Antonio e Antonio ha sofferto, come ho sofferto io in quei mesi. Gli mancava la panchina, si vedeva che gli mancava la panchina, era un leone in gabbia. Proprio per questo, il modo di preparare la partita durante la settimana era ancora più meticoloso, ancora più puntiglioso, determinato, far ripetere tante volte alcuni concetti, alcune situazioni tattiche, proprio per preparare la squadra a giocare a memoria la partita successiva. Il momento più bello per me è stato sicuramente la prima partita con il Napoli, partita difficilissima, che sentivamo tantissimo e siamo riusciti a vincerla. La prima in cui io ero in panchina, fisicamente, però, come ho detto prima, tutte le indicazioni, tutta la preparazione di questa gara e di tutte le gare, è sempre stata di Antonio, con maggiore rabbia rispetto al solito".
CARRERA: "Per quanto mi riguarda, io ho cercato di riportare quello che in settimana si faceva sul campo quando io ero in panchina, quindi tutte le cose che preparavamo sul campo, che Antonio faceva fare, decidevamo magari andando avanti, pensando già alle sostituzioni che potevano fare le altre squadre. Quindi era tutta una preparazione definitiva, anche i cambi in base agli avversari erano già stabiliti. C'era solo da guidare il gruppo. Momenti bellissimi sono sempre stati tutti, ma lo sono anche ora, perchè quando vinci e quando fai parte della Juventus penso non ci sia un momento più bello dell'altro. E' stato bellissimo stare lì, ma il merito va sicuramente ai ragazzi che in quei due mesiin cui sono ci sono stati io e poi quando è tornato Angelo, sono stati degli uomini, si sono responsabilizzati ed hanno fatto tutte le cose come se ci fosse Antonio a bordo campo".
Volevo sapere se sapete cosa ha in testa Antonio. Se siete sicuri che rimarrà l'anno prossimo.
ALESSIO: "Antonio è un vincente e credo che abbia detto che per migliorarci, per continuare a vincere, bisogna continuare a lavorare e nello stesso tempo a migliorarsi. E quindi vedremo quello che sarà il suo pensiero a breve".
CARRERA: "Sicuramente io so che al 110% non ha parlato ancora con il presidente e con Marotta, quindi anche le considerazioni che sono state fatte oggi sui giornali penso che siano considerazioni fatte soprattutto da giornalisti. Di questo siamo sicuri".
ALESSIO: "Sicurissimi".
CARRERA: "Siamo sicuri che non abbia ancora parlato, poi per il resto sono domande che dovete fare a lui, perchè come ha detto Angelo, è un vincente, vuole sempre migliorarsi. Se vuole questo chiarimento sarà per diventare ancora una squadra più forte. Quindi penso che tutto sommato sia una cosa lecita".
Anche voi avete avuto la sensazione che la squadra dopo due anni così intensi e duri stia cominciando a dare qualche segno di logorio, magari più mentale che fisico. E se quindi bisogna in qualche modo prevenire e dare una rinfrescata alla rosa nel prossimo mercato.
ALESSIO: "Un grande merito va a tutta la squadra, in questi due anni ha fatto cose straordinarie. Veniamo da otto vittorie consecutive in campionato, abbiamo vinto il secondo campionato consecutivo con tre giornate d'anticipo, credo che a questi giocatori vada dato merito per quello che sono riusciti a fare in questi due anni. Segni di logorio non ne vedo, quindi continuiamo così e sicuramente anche in queste tre partite si vedrà quello che questi ragazzi riusciranno a fare".
CARRERA: "Ripeto quello che ha detto lui, a me non sembra che sia una squadra logora, perchè quando va in campo gioca sempre per vincere e quindi bisogna farle solo dei complimenti perchè ha fatto due anni stupendi; quest'anno c'era anche la Champions League in mezzo, quindi penso che una squadra logora non avrebbe vinto il campionato con tre giornate d'anticipo, con undici punti di vantaggio. E' tutt'altro".
Volevo sapere se scherzando avete fatto notare a Conte che la vostra media punti è leggermente superiore alla sua. E poi se vi fa un po' arrabbiare quando dice che nella prima parte dell'anno dice che la squadra andava un po' con le gomme sgonfie, cioè con voi in panchina...
CARRERA: "No, arrabbiare no, perchè sicuramente è anche per la sua assenza che la squadra magari era un po' appagata per quello che aveva fatto l'anno scorso e aveva perso un po' di quella cattiveria, di quella aggressività che poi dopo è stata ritrovata subito. Però, a parte gli scherzi, noi lavoriamo per la Juventus, quindi siamo contenti di quello che abbiamo fatto e basta. La media punti non c'entra perchè abbiamo lavorato per la Juve, quindi abbiamo remato tutti dalla stessa parte".
Da tanti anni si parlava di avere anche nel calcio uno staff con tanti specialisti, per la difesa, per il centrocampo, eccetera. Io ho l'impressione dall'esterno che voi siate un pochino i precursori di questa linea. E' effettivamente così? Poi una battuta per Massimo, che è l'unico allenatore imbattuto della Serie A di questa stagione...
CARRERA: "(ride, ndr) Ne ho giocate poche, quindi non è.... sul fatto dell'imbattibilità, ripeto, siamo stati, tra virgolette, anche fortunati, perchè all'inizio non abbiamo fatto delle grandi partite. Ci sono state due-tre partite in cui abbiamo rischiato anche di perdere e quindi quella è solo una battuta. Fa piacere però ho allenato poco, non ho allenato perchè la squadra durante la settimana era preparata da Antonio, quindi io cercavo solo di portare i suoi concetti e cercavo di portare quello che si faceva durante la settimana. Quindi se c'è uno imbattuto è Antonio, come ha fatto l'anno scorso in tutto il campionato. Il merito è suoi. Per quanto riguarda gli specialisti, quella è una cosa interessante perchè ognuno con le sue esperienze può aiutare i giocatori a cercare di migliorarsi sempre e a cercare di sbagliare il meno possibile con degli accorgimenti che magari un allenatore non riuscirebbe a dare. E' normale che anche noi quando facciamo le cose con i reparti, il concetto è quello che ci dà Antonio, quindi alleniamo secondo il suo concetto il modo di stare in campo".
ALESSIO: "L'allenatore unico è Antonio, c'è un unico allenatore ed è Antonio, noi abbiamo seguito sempre le sue indicazioni. Per quanto riguarda lo staff, c'è un concetto, il concetto di Antonio, noi abbiamo sempre seguito le sue direttive. Anche nel modo di allenarci, nelle varie esercitazioni. Chiaro che si parla prima di quello che bisogna fare, però il concetto rimane sempre di Antonio".
Come testimoni delle partite con il Bayern e come uomini di calcio, quanto manca alla Juve per essere competitiva in Europa? C'è tutto questo divario come si dice o con pochi ritocchi e una maturazione complessiva si può già essere competitivi?
ALESSIO: "La Juventus ha intrapreso un percorso l'anno scorso, un percorso di crescita che ci ha portato l'anno scorso a vincere un campionato incredibile, a riconfermarci quest'anno. In Europa abbiamo visto, a mio avviso, la giusta dimensione. Ora bisogna aspettarsi un ulteriore percorso di crescita, un ulteriore passettino. Per poterlo fare ci vorrà sicuramente del tempo e una mentalità diversa, ma anche - come ha detto Antonio - qualche soluzione".
CARRERA: "Sicuramente il Bayern si è dimostrato una grossa squadra, ha dimostrata sul campo di avere organizzazione, ha giocatori importanti; però se io guardo che il Barcellona ha perso 7-0, noi abbiamo perso 4-0, quindi tutto sommato, ce la possiamo giocare con qualche accorgimento".
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