COMOLLI, PRIMA DIMOSTRAZIONE DI FORZA

Juventus, cambia la strategia: il nuovo corso piace, ma ora parla il campo
La strategia della Juventus è cambiata. Il nuovo corso voluto dal dirigente bianconero Damien Cmolli ha già raccolto consensi, ma come sempre, sarà il campo a dare il verdetto finale. Le scelte di mercato sembrano coerenti e mirate, ma se i nuovi acquisti non si dimostreranno all’altezza, ogni plauso resterà vano e l’errore sarà considerato umano, nonostante le buone intenzioni.
Dopo gli errori del passato, la Juve predica prudenza - Nessun entusiasmo eccessivo: la lezione della scorsa stagione è ancora fresca. La Juventus era partita con grandi proclami, salvo poi dover fare i conti con una realtà ben diversa e con i rimpianti di un’annata deludente. Per questo motivo, oggi si preferisce tenere un profilo basso, valutando partita dopo partita.
Tudor convince, ma la prova Inter sarà decisiva - Il nuovo tecnico Igor Tudor ha iniziato bene, con due vittorie nelle prime due giornate di Serie A. Tuttavia, il vero banco di prova arriverà nel prossimo turno, quando la Juventus affronterà l’Inter in una sfida che, pur non essendo decisiva, sarà molto indicativa. Vincere e staccare i nerazzurri di sei punti dopo appena tre giornate sarebbe un segnale forte per il campionato.
Anche in caso di pareggio o sconfitta, la Juve partirebbe comunque da una posizione di forza, avendo già mostrato solidità e idee chiare. Questo lascia ben sperare per il proseguo della stagione.
Calciomercato Juventus: scelte oculate e niente sprechi - Guardando al mercato, la Juventus ha operato con grande intelligenza. Cmolli ha evitato le classiche trappole del calciomercato italiano, resistendo alle tentazioni e non cedendo a operazioni avventate. A differenza del passato, nessuna risorsa è stata sprecata.
Scelte come il mancato acquisto di Dodô dalla Fiorentina — che avrebbe richiesto un investimento vicino ai 40 milioni di euro — dimostrano una nuova maturità gestionale. Il rischio di un nuovo caso “Nico González” è stato intelligentemente evitato.
Stessa strategia anche per altri profili: evitati giocatori come Comuzzo o le “bombe” di mercato in arrivo da Bologna, come Ndoye, il cui prezzo è risultato simile a quello di giocatori forse più affidabili. Anche l’affare Lucca è stato lasciato da parte, valutando attentamente il rapporto qualità-prezzo.
Juventus: meno proclami, più sostanza - In sintesi, la Juventus 2025-2026 si presenta con meno proclami e più sostanza. Tudor ha portato idee nuove, Comolli ha operato con lucidità sul mercato e la società ha imparato a gestire meglio risorse e aspettative. Ora però, la parola passa al campo: solo i risultati potranno certificare la bontà delle scelte fatte.
Insomma, non si sono date risorse al Calcio italiano e questa è una stranezza, ma dalla parte opposta è anche un aspetto positivo, visto come viene trattata la Juventus.
@pavanmassimo YT TASTIERA VELENOSA