CLIMA TROPICALE
La striscia positiva delle 12 vittorie di fila dei bianconeri si ferma anche se solo parzialmente in quel di Ferrara. Mani nelle mani e via di corsa a festeggiare sotto la curva ferrarese: così hanno reagito dopo il sorprendente ed estenuante 0-0 gli uomini di Semplici che hanno portato a termine la famosa "impresa stagionale" piazzando il classico "pullman" davanti alla porta.
Tuttavia il sorprendente pari, è stato dettato anche da una serata particolarmente storta per i bianconeri di Allegri e di molti suoi interpreti apparsi appesantiti nelle gambe e scarichi nella lucidità mentale dopo un trittico a dir poco dispendioso tra Quarti di Champions assicurati, finale di Coppa Italia agguantata e recupero in campionato contro l'Atalanta.
Lodevole soprattutto il modo aggressivo e concentrato con cui la squadra ferrarese ha approcciato il match; attenzione elevatissima da tutti sin dai primi minuti che ha concesso alla formazione di casa di passare rapidamente dal ruolo di vittima sacrificale a quello di avversario indomito, spavaldo e che non aveva nulla da perdere. Una storia di quelle del tipo "Davide contro Golia".
Il dato abbastanza clamoroso semmai e su cui far affidamento riguarda l'inutilizzabilità dei guantoni di Buffon che fa da spettatore non pagante e non deve compiere nemmeno una parata al riguardo, anche perchè è là dietro che la Spal ha compiuto il capolavoro della stagione.
Madama semmai ha peccato in lucidità e in velocità nel giro palla non riuscendo a sfruttare quello che è uno dei suoi più importanti punti di forza, ovvero le incursioni e le spinte dalle fasce che non hanno mai destato veri problemi agli emiliani, o qualche spiovente utile per Mandzukic dopo il suo ingresso.
Allegri sa benissimo che non può essere positivo lasciare punti contro una squadra che lotta per non retrocedere, e così si spiega la sua furiosa corsa a fine match verso gli spogliatoi, ma è altrettanto consapevole che è molto più semplice "inciampare" contro squadra dal basso profilo che non il contrario. Carenza di stimoli? No, semmai difficoltà di premere sempre sull'acceleratore specie quando si ha davanti un muro umano rintanato nella propria trequarti.
E’ stata anche la legge dei grandi numeri, così dicono, che non si può fare sempre bottino pieno. Eppure questo incontro finito a reti bianche con la Spal ha rappresentato un inciampo non solo inatteso, ma l'occasione di mostrare tutta la bravura di chi ha vinto da sei anni a questa parte e di chi sa reggere l'urto delle difficoltà proprio nel cercare di non rendere "grave" un pari. Perchè se gli effetti negativi si presentano molteplici e in massa, come l'avvicinarsi del Napoli in classifica che gli fa coraggio e gli dà una scossa psicologica rispetto a quando sembrava essere in ginocchio (come testimoniavano le frasi di resa inaspettate e magari "ingannevoli" da parte di Sarri e di Insigne) e come l'impedimento di concentrarsi sulla Champions con la serenità e la forza di chi ha un buon scarto di punti dalla seconda in campionato, i bianconeri dovranno essere caparbi, abili e scaltri nel rileggere e quindi rovesciare la situazione per trarne quanto di meglio possibile dalla notte di Ferrara. Occorrerà recuperare soprattutto la brillantezza nelle gambe e quindi la fluidità del gioco perchè l'unica vera nota positiva è stata proprio Douglas Costa: il solo a tentare le imbucate e a provarci con vera efficacia. Quando parte palla al piede non si può fermare, se non con un fallo. Non a caso ha fatto impazzire gli uomini della Spal mandando in porta Alex Sandro e Mandzukic, che però hanno sciupato e sprecato. Nonostante il pareggio, inoltre salgono a ben dieci le partite di fila in cui la Juventus non subisce gol in campionato, eguagliando il record della Serie A detenuto dagli stessi bianconeri dal gennaio al marzo del 2016.
L’ultima Juve non ci aveva abituati a frenate del genere, perché come noto una volta preso in mano il campionato, non lo aveva più mollato.
Adesso tutto torna prepotentemente in discussione, i bianconeri non possono più sbagliare una partita senza correre il pericolo di trovarsi il Napoli addosso per non rischiare di giocarsi il titolo nello scontro diretto. Ma non dimentichiamoci di un fatto: la Juventus è ancora in testa al campionato, e proprio nel bel mezzo della pressione ha saputo tirare fuori il meglio di sé. Peraltro questa Juve, comunque fortissima, non ha più le alternative di inizio annata soprattutto in avanti, visto che Bernardeschi e Cuadrado sono ancora fermi ai box.
Famosa e impeccabile per la sua ferocia Madama ora è costretta a vestirsi di un altro abito, scomodo e non proprio su misura intriso e cucito da quelle fatiche tipiche di chi è impegnato su tutti i fronti.
Col dato favorevole di una porta rimasta inviolata, occorrerà dunque ricaricare tutte le batterie e recuperare brillantezza durante questa sosta in vista di una Pasqua che non si presenta con i contorni miti della primavera, ma prepotente si preannuncia già infuocata e ricca di emozioni.
E come nel bel mezzo di un clima tropicale, non c'è spazio nè per le mezze stagioni e nè tanto meno per le mezze emozioni.