CHIELLINI SI SCHIERA CON IL CALCIO DEL FUTURO

Giorgio Chiellini non le ha mandate a dire, il capitano bianconero ha detto nettamente la sua su quelle che possono essere le prospettive del calcio di domani e di quello che vogliono i tifosi, vale a dire, grandi match, grandi cornici e grandi sfide internazionali.
Un cambiamento del calcio che non deve penalizzare i tornei nazionali, ma che deve snellirli per dare il giusto spazio a partite che possono attrarre i tifosi verso questo sport.
Il capitano bianconero si sente molto allineato con le idee del presidente, idee forti e che parlano di un calcio che deve attrarre nuovamente i tifosi per riportarli allo stadio e rendere le nuove generazioni assolutamente vicine a questo sport: "Io col presidente Agnelli ne parlo da qualche anno. Il futuro del calcio mondiale va verso una europeizzazione del calcio internazionale. Il giocatore della Juve, come anche i tifosi, vuole sempre più giocare e vedere partite di livello europeo.".
La voglia di internazionalizzazione è a tutti i livelli, per esempio anche nel calcio femminile dove la sfida con il Wolfsburg ha coinvolto molti più tifosi delle sfide classiche di campionato, mostrando che l'interesse si può assolutamente creare.
Il discorso si allarga al numero di squadre della serie A, discorso che a molti darà fastidio ma che va ridotto se il calendario internazionale rimane questo con delle inutili pause delle Nazionali inserite nel bel mezzo della stagione: "Con tutto il rispetto, ma il numero di squadre del campionato italiano è troppo: il numero giusto sarebbe 18 o forse addirittura 16 squadre, ma credo che 18 sia il numero giusto per arrivare a migliorare competitività e aumentare le partite europee magari. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno: credo che le istituzioni, i club e i giocatori debbano incontrarsi per riformare il calendario, creare nuove competizioni, ridare slancio a questo sport che per me rimane il più bello al mondo, ma secondo me è molto migliorabile".
Idee forti, da leader, come Giorgio Chiellini è, da capire, quali saranno le reazioni, alcune negative che hanno condannato le dichiarazioni di Giorgio, semplici considerazioni, da rispettare e eventualmente da condividere, o meno, come tutte le opionioni.