CEFERIN CONTINUA LA GUERRA CONTRO AGNELLI. MA RISCHIA DI CADERE SUL CAMPO

08.06.2021 20:00 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
CEFERIN CONTINUA LA GUERRA CONTRO AGNELLI. MA RISCHIA DI CADERE SUL CAMPO
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Le parole di apertura pronunciate da Agnelli durante la conferenza stampa con cui ha congedato Paratici evidentemente non sono servite. Ceferin continua sulla scia dell'aggressione verbale verso il presidente della Juventus. Ormai ha intrapreso un duello rusticano tutto personale verso il suo ex amico, ritenuto un traditore. “Per me non esiste più. Mi ha mentito fino all'ultimo”, le dichiarazioni in una delle recenti interviste. Il presidente della Uefa è intenzionato a confermare la linea dura, vale a dire esclusione dalla coppe dei bianconeri, del Real Madrid e del Barcellona, i tre club ancora iscritti alla Superlega. In verità sotto il profilo tecnico ne fanno parte anche le 9 società che si sono tirate fuori, ricevendo la sanzione da parte del massimo organismo del calcio europeo: 15 milioni di multa collettiva e il 5% degli introiti derivanti proprio dalla Coppe della prossima stagione. La pratica per uscire dalla Superleague non è stata completata e nel caso ciò avvenisse il rischio di pene pecuniarie sarebbe concreto.

Tornando alle tre ribelli, nel caso in cui la Uefa si pronunciasse in favore dell'esclusione dalle competizioni europee, sarebbe scontato il ricorso al Tas di Losanna, con conseguente sospensiva della pena. Tradotto, la partecipazione alla prossima Champions League è comunque certa, poi si vedrà. Gli esperti di Diritto sportivo ribadiscono però che non esiste alcun reato: la Superlega è un'ipotesi di lavoro e non può esserci sanzione se questa non si concretizza. In sintesi, l'intenzione non può essere punita. Sul campo della giustizia ordinaria, Ceferin ha ricevuto un duro colpo dal Ministero della Giustizia svizzero che ha notificato l'ordinanza del Tribunale Commerciale di Madrid, vietando di fatto a Uefa e Fifa di punire Juve, Real e Barcellona. Come è noto, l'accusa verso le due istituzioni calcistiche è di abuso di posizione dominante, alias violazione della libera concorrenza prevista dal Diritto dell'UE.

In caso sanzioni, le tre società potrebbero quindi ricorrere anche presso il Tribunale della capitale spagnola che valuterebbe i danni e imporrebbe alla Uefa un risarcimento. Ceferin ovviamente potrebbe opporsi e intraprendere una durissima battaglia legale con il rischio di perderla, con conseguente esborso di molti soldi. Sulla testa del numero uno del Governo del calcio europeo, pesa inoltre il giudizio della Corte di Giustizia Europea che ipotizza l'abuso della posizione dominante per impedire la libera concorrenza. Insomma, ci sarebbe la violazione del Diritto dell'Unione Europea. Difficile pensare ad un marcia indietro dell'avvocato sloveno. Ma se aprisse definitivamente il fuoco, il rischio di cadere sul campo di battaglia sarebbe elevato.